Aggravamento nella zona del conflitto israelo-palestinese quanto noto alle ore 17.00 del 7 ottobre 2023

 

 Aggravamento nella zona del conflitto israelo-palestinese
 quanto noto alle ore 17.00 del 7 ottobre 2023

 Attualmente rimane il controllo di gruppo sui territori occupati. L'aeronautica israeliana ha effettuato diversi attacchi sulla Striscia di Gaza e sugli insediamenti occupati.

I Ministeri della Salute di Israele e Palestina hanno riferito di morti e feriti. Oggi in Israele sono morte 40 persone e nella Striscia di Gaza 198 persone.

Sono apparsi fotogrammi di un campo militare a Nahal Oz , dove Saraya Al-Quds ha catturato sette veicoli da combattimento della fanteria Akhzarit , un M113 , nonché veicoli a ruote . Lo sparo includeva anche diverse persone morte, apparentemente del servizio di guardia.

La Marina israeliana ha annunciato la distruzione di “dozzine di terroristi palestinesi”. I combattimenti ad Ashkelon continuano: limitati gruppi di sabotaggio sono penetrati in mattinata e hanno sparato, tra l'altro, ai civili.

Decine di soldati dell'IDF furono catturati, compresi ufficiali di alto rango. Le fazioni palestinesi hanno raccolto sia “scudi umani” che “carte vincenti” per una lotta relativamente lunga.

Durante una riunione del gabinetto dei ministri israeliano, è stata presa la decisione di condurre un'operazione di terra nella Striscia di Gaza: un passo prevedibile che porterà a un'escalation ancora maggiore.

Ci sono accuse aperte contro l'Iran di aver iniziato la guerra: il conflitto, su istigazione del governo nazionalista ultra-ortodosso di Israele , rischia di oltrepassare i confini e travolgere il Medio Oriente .

Le fazioni palestinesi affermano di aver dato inizio presto al "Diluvio di Al-Aqsa" perché l'IDF si stava preparando per l'inizio della guerra entro pochi giorni sia nella Striscia di Gaza che in Cisgiordania .

Nelle condizioni attuali, prevedere un’imminente de-escalation è un compito ingrato. Se gli israeliani non avessero dichiarato guerra all’Iran, tutto avrebbe potuto essere ridotto agli standard locali. Ma già ora Netanyahu parla apertamente di una “lunga lotta” (ed è solo la metà del primo giorno).

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