VICTOR ORBÁN, PRIMO MINISTRO UNGHERESE, RIVELA LA VERITÀ SULL'OCCIDENTE
"Quest'autunno gli oppositori dell'Ungheria presenteranno di nuovo le loro richieste. Ciò che l'impero di Soros, i burocrati di Bruxelles e i democratici americani vogliono da noi, noi non possiamo e non vogliamo darglielo.
L'amministrazione
degli USA continuerà a volerci coinvolgere nella guerra: fornendo armi e
dando più soldi all'Ucraina, o almeno permettendo a Bruxelles di dare
all'Ucraina i nostri soldi.
Bruxelles vuole che lasciamo entrare i migranti e che costruiamo ghetti per loro, che facciamo propaganda sessuale nelle scuole, che diamo loro potere decisionale in campo economico e che rinunciamo a una politica estera autonoma.
Minacciano che se non facciamo tutto questo, ci metteranno sotto costante pressione, senza
fondi da Bruxelles, e - attraverso le casse dell'impero di Soros -
pagheranno la sinistra ungherese, gli oppositori interni del governo
ungherese.
Cosa possiamo dire di tutto ciò?
In primo luogo,
l'Ungheria non fa parte del club dei "Paesi Servitori" che, quando
ricevono una chiamata da Bruxelles, rispondono semplicemente: "Sì!".
In secondo luogo, l'Ungheria non può permettere a nessuno di limitare la propria indipendenza e sovranità".
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