ATTO SENATO
ODG IN ASSEMBLEA SU P.D.L. 9/00897/003
Dati di presentazione dell'atto
Legislatura: 19Seduta di annuncio: 109 del 04/10/2023
Firmatari
Primo firmatario: LOPREIATO ADA
Gruppo: MOVIMENTO 5 STELLE
Data firma: 04/10/2023
Stato iter:
04/10/2023Fasi iter:
DICHIARATO PRECLUSO IL 04/10/2023
CONCLUSO IL 04/10/2023
Ordine del Giorno 9/897/3
mercoledì 4 ottobre 2023, seduta n. 109
Il Senato,
premesso che:
l'atto interviene nell'ambito della disciplina speciale in materia di
intercettazioni attualmente prevista in relazione ai delitti di
criminalità organizzata o di minaccia col mezzo del telefono, che
prevede condizioni meno stringenti per l'autorizzazione e la proroga
delle intercettazioni stesse;
segnatamente, l'articolo 1 intende estendere la suddetta normativa
speciale anche ai delitti, consumati o tentati, di attività organizzate
per il traffico illecito di rifiuti e di sequestro di persona a scopo di
estorsione, o commessi con finalità di terrorismo o avvalendosi delle
condizioni previste dall'articolo 416-bis del codice penale o al fine di
agevolare l'attività delle associazioni di tipo mafioso, allo scopo di
potenziare un importante mezzo di ricerca della prova, quale
l'intercettazione, di cui dispone l'autorità giudiziaria in casi
particolarmente gravi;
l'articolo 2 istituisce le infrastrutture digitali centralizzate per le
intercettazioni, allo scopo di assicurare più elevati e uniformi livelli
di sicurezza, aggiornamento tecnologico, efficienza, economicità e
capacità di risparmio energetico dei sistemi informativi funzionali alle
attività di intercettazione eseguite da ciascun ufficio del pubblico
ministero;
il comma 4 del richiamato articolo specifica che i requisiti tecnici
delle infrastrutture debbano garantire, l'autonomia delle funzioni del
procuratore della Repubblica di direzione, organizzazione e sorveglianza
sulle attività di intercettazione e sui relativi dati, nonché sugli
accessi e sulle operazioni compiute sui dati stessi;
in ragione di un coinvolgimento sempre maggiore della polizia
giudiziaria nell'ambito di attività strettamente tecnologiche, quali ad
esempio la captazione informatica di dati attraverso il cosiddetto
Trojan, appare indispensabile un impegno delle istituzioni per una
formazione costante e per l'aumento delle risorse umane e strumentali
dirette alla gestione del progresso tecnologico;
come emerso nel corso dell'indagine conoscitiva in materia di
intercettazioni per rafforzare la garanzia dei diritti fondamentali
nell'applicazione di tali norme, oltre al rinnovamento della formazione
dei magistrati, è opportuno procedere ad una integrale copertura degli
organici del Ministero della giustizia, così da agire anche sotto il
profilo del settore tecnologico, sempre in un'ottica di tutela dei
diritti derivanti dalle prescrizioni costituzionali e internazionali;
allo stesso modo occorre assicurare una formazione specifica al
personale della polizia giudiziaria sul versante del knowhow tecnologico
ed in generale a tutto il personale coinvolto nell'amministrazione
della giustizia;
la formazione è tanto più necessaria laddove si consideri che, della
selezione delle conversazioni rilevanti ai fini dell'indagine si fa
carico proprio la polizia giudiziaria;
è altresì inderogabile l'assunzione di personale tecnico informatico
qualificato da inserire all'interno degli Uffici Giudiziari (es.
Amministratori di Sistema), che sia in grado di interloquire con i vari
fornitori di servizi, monitorare le attività svolte e cooperare in caso
di incidenti;
come è emerso dalle audizioni e dai sopralluoghi, devono comunque essere
previsti investimenti per adeguare le attuali sale server al fine di
garantire la continuità dei servizi, sia attraverso l'introduzione di
sistemi di backup dati, sia attraverso l'ampliamento della memoria dei
server medesimi;
l'adeguamento infrastrutturale è indispensabile perché non può essere
consentita una " tirannia " informatica sulle norme giuridiche poste a
tutela dei diritti fondamentali e del contrasto alla criminalità;
è necessario superare definitivamente quello che il Procuratore
Nazionale Antimafia e Antiterrorismo ha definito come " subalternità
cognitiva " della macchina giudiziaria, ma anche degli apparati di
polizia nell'impiego a fini di giustizia delle tecnologie digitali;
in questo quadro, occorre intervenire al fine di impedire che le
tecnologie nelle indagini siano totalmente nella disponibilità e
gestione di soggetti privati, e quindi impiegabili solo con il supporto
tecnico di questi ultimi,
impegna il Governo:
a valutare la possibilità di intervenire, con il primo provvedimento
utile, per garantire maggiori risorse da destinare alla formazione
specifica del personale dell'amministrazione della giustizia e delle
forze di polizia giudiziaria deputati allo svolgimento di attività
tecnologiche di captazione di informazioni, così da assicurare in
concreto il rispetto dei diritti fondamentali, superando quella
subalternità tecnologica che vede interessati i suddetti organi.
(numerazione resoconto Senato G1.3)
(9/897/3)
Lopreiato
Classificazione EUROVOC:
EUROVOC (Classificazione automatica provvisoria, in attesa di revisione):prova
formazione professionale
trasformazione tecnologica
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