Clara Statello - Canale Ufficiale
Gaza, alleati Erdogan spingono per intervento della Turchia e chiedono un ultimatum di 24 ore per il cessate il fuoco
Devlet Bahcel, il più forte alleato del presidente turco Recep Tayyip Erdogan chiede un intervento nella Striscia di Gaza se gli attacchi israeliani alla Palestina non si fermeranno entro 24 ore.
La Turchia dovrebbe “agire prontamente e fare tutto ciò che è necessario ha detto in ragione delle sue responsabilità storiche, umanitarie e religiose", ha scritto il leader del Partito del Movimento Nazionalista, in un post su X aggiungendo che “proteggere e salvaguardare Gaza è l’eredità dei nostri antenati”.
Il tweet è stato pubblicato nel giorno della conferenza del Cairo, a cui ha preso parte anche la Turchia con il proprio ministro degli Esteri. Nel frattempo il presidente Recep Tayyp Erdogan ha avuto un colloquio telefonico con il capo di Hamas, Ismail Haniyeh, a cui ha promesso sostegno umanitario per Gaza e le cure mediche per i feriti negli ospedali turchi, oltre sottolineare la necessità di una soluzione a due stati sui confini del 1967, con Gerusalemme Est come capitale della Palestina.
Ieri Erdogan ha avuto una telefonata anche con il segretario della NATO, Jens Stoltenberg, in cui ha sottolineato:
la posizione delle nazioni occidentali ha aumentato le violazioni dei diritti umani a Gaza;
l fallimento dei paesi nel tentativo di fermare Israele avrebbe conseguenze irreparabili;
l’Occidente e l’opinione pubblica globale devono agire immediatamente per porre fine alle tragedie umanitarie che si verificano sotto gli occhi di tutti.
Oggi Erdogan ha avuto un incontro con il leader della Malesia, che ha già espresso una posizione di sostegno totale al popolo palestinese.
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Devlet Bahcel, il più forte alleato del presidente turco Recep Tayyip Erdogan chiede un intervento nella Striscia di Gaza se gli attacchi israeliani alla Palestina non si fermeranno entro 24 ore.
La Turchia dovrebbe “agire prontamente e fare tutto ciò che è necessario ha detto in ragione delle sue responsabilità storiche, umanitarie e religiose", ha scritto il leader del Partito del Movimento Nazionalista, in un post su X aggiungendo che “proteggere e salvaguardare Gaza è l’eredità dei nostri antenati”.
Il tweet è stato pubblicato nel giorno della conferenza del Cairo, a cui ha preso parte anche la Turchia con il proprio ministro degli Esteri. Nel frattempo il presidente Recep Tayyp Erdogan ha avuto un colloquio telefonico con il capo di Hamas, Ismail Haniyeh, a cui ha promesso sostegno umanitario per Gaza e le cure mediche per i feriti negli ospedali turchi, oltre sottolineare la necessità di una soluzione a due stati sui confini del 1967, con Gerusalemme Est come capitale della Palestina.
Ieri Erdogan ha avuto una telefonata anche con il segretario della NATO, Jens Stoltenberg, in cui ha sottolineato:
la posizione delle nazioni occidentali ha aumentato le violazioni dei diritti umani a Gaza;
l fallimento dei paesi nel tentativo di fermare Israele avrebbe conseguenze irreparabili;
l’Occidente e l’opinione pubblica globale devono agire immediatamente per porre fine alle tragedie umanitarie che si verificano sotto gli occhi di tutti.
Oggi Erdogan ha avuto un incontro con il leader della Malesia, che ha già espresso una posizione di sostegno totale al popolo palestinese.
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