Il lavoro, degli imprenditori piccoli e medi come dei dipendenti, è continuamente calpestato e umiliato. Fa barche di soldi solo chi le ha già, al resto della gente si lascia un futuro a base di "wokismo", la garanzia di realizzare ogni capriccio spacciato come diritto e un mezzo chilo a testa quotidiano di blatte e grilli tostati.

 Il lavoro, degli imprenditori piccoli e medi come dei dipendenti, è continuamente calpestato e umiliato. Fa barche di soldi solo chi le ha già, al resto della gente si lascia un futuro a base di "wokismo", la garanzia di realizzare ogni capriccio spacciato come diritto e un mezzo chilo a testa quotidiano di blatte e grilli tostati. I più fortunati potranno gustare la carne sintetica, mentre Gates, Zuckerberg e compagnia continueranno a cibarsi del meglio che il pianeta possa offrire, a volare su aerei privati e a dirci che dobbiamo andare a piedi per non inquinare. Questo finché le masse, in primis quelle occidentali, non riprenderanno coscienza del loro diritto a vivere una vita piena e felice al pari dei loro attuali aguzzini. Altrimenti spetta loro una paga da fame per il resto dell'esistenza ma col privilegio di poter scegliere ogni mattina il genere di appartenenza. Tutti "diritti" che curiosamente, fateci caso, non vanno mai a ledere l'interesse di chi manovra il sistema, come farebbero quelli a una paga dignitosa, alla salute e alla libertà di pensiero e parola.

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