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lunedì 1 gennaio 2024

Alla vigilia della guerra di Crimea del 1854 il poeta russo Fëdor Ivanovic Tiutchev scriveva:

 Alla vigilia della guerra di Crimea del 1854 il poeta russo Fëdor Ivanovic Tiutchev scriveva:

"Da tempo si poteva prevedere che questo odio rabbioso, che da trent'anni, ogni anno in modo sempre più forte, viene alimentato in Occidente contro la Russia, un giorno si sarebbe scatenato. Questo momento è arrivato.
Alla Russia è stato semplicemente offerto il suicidio, la rinuncia alle basi stesse della sua esistenza, il riconoscimento solenne di non essere altro al mondo che un fenomeno selvaggio e brutto, un male che richiede una correzione. ...
...Non c'è più nulla di cui illudersi: la Russia, con ogni probabilità, entrerà in lotta con l'intera Europa.
Come si è arrivati a questo? Come ha fatto l'Impero, che per quarant'anni non ha fatto altro che rinunciare e tradire i propri interessi a vantaggio e a tutela di quelli altrui, a trovarsi improvvisamente di fronte a una vasta cospirazione?
... E questo scontro non è causato solo dall'avaro egoismo dell'Inghilterra, non dalla bassezza della Francia, incarnata dall'avventuriero, e nemmeno dai tedeschi, ma da qualcosa di più generale e fatale.
Questo è l'eterno antagonismo tra ciò che, in mancanza di altre definizioni, deve essere chiamato l'Occidente e l'Oriente..." https://t.me/glavmedia/306503
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"Давно уже можно было предугадать, что эта бешеная ненависть, которая тридцать лет, с каждым годом все сильнее и сильнее, разжигалась на Западе против России, сорвется ко...

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