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giovedì 18 gennaio 2024

È dal 1978 che si batte per la Palestina, con un coraggio e una determinazione che sono pari alla sua grandezza di attrice ed al suo valore, elevatissimo, di donna. Nel tempio del sionismo per eccellenza, Hollywood, utilizzò la vetrina internazionale dell'oscar appena vinto per dedicare il suo premio "a coloro che con fermezza resistono contro un manipolo di teppisti sionisti", spegnendo il sorriso sulle labbra del pubblico, il quale, sorpreso e stizzito, esplose in grida di scherno.

 

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È dal 1978 che si batte per la Palestina, con un coraggio e una determinazione che sono pari alla sua grandezza di attrice ed al suo valore, elevatissimo, di donna. Nel tempio del sionismo per eccellenza, Hollywood, utilizzò la vetrina internazionale dell'oscar appena vinto per dedicare il suo premio "a coloro che con fermezza resistono contro un manipolo di teppisti sionisti", spegnendo il sorriso sulle labbra del pubblico, il quale, sorpreso e stizzito, esplose in grida di scherno.
Oggi, quasi ottantaseienne e malata, ma ancora bellissima di quella bellezza che è riflesso di luce interiore, ribadisce il suo sostegno ai palestinesi, tutti; alla resistenza, tutta; ai prigionieri ed alle prigioniere nelle carceri dell'occupazione, tutti, e si commuove nel ricordarne il più celebre, Marwan Barghouti.
Che la tua vita sia abbastanza lunga da vedere la Palestina libera.
#VanessaRedgrave 

Rossella Ahmad





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