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giovedì 18 gennaio 2024

Gli sviluppi di Dio, Patria e Famiglia. ( a cura di Enrico Corti )

 

Gli sviluppi di Dio, Patria e Famiglia.      

Il ripetersi di Giorgia Meloni con lo slogan “Dio, patria e famiglia“ coniato come una sacra trimurti merita una riflessione approfondita sul rapporto tra il dire e il fare; punto per punto.

            Su Dio; anche in occasione della giornata mondiale del Migrante, del Rifugiato e in altre il Papa ha detto; “come cristiani poniamoci accanto a chi è più vulnerabile perché fugge dalla propria terra, camminando insieme a loro senza pregiudizi e senza paure“.

Sulle divinità o no; da una ricerca condotta dalla Doxa in Italia nel 2014 i cattolici erano il 49,2% della popolazione (con un trend a scendere che solo nell’ultimo decennio è stato del 7%); i non credenti erano il 28,5%; il restane 22,3% credente in altre religioni o agnostico; sostanzialmente, il 50,8% degli italiani non è confessionalmente parimenti fedele come il Presidente del Consiglio. Il fenomeno anticonfessionale riguarda in misura inferiore il Sud rispetto al Nord in virtù dei diversi indici di scolarizzazione; i diplomati al Nord sono il 45% rispetto all’intera popolazione scolastica; al Sud il 16%.

La domanda è; come può pretendere il Presidente del Consiglio di usare strumentalmente il nome di Dio minoranza tra i cittadini come collante e guida di tutti italiani? Ripetendo l’anomalia politica dove con il 14% dei voti, se rapportati agli aventi diritto, la capa di Fratelli d’Italia si ritiene grande maggioranza?

Sulla Patria il Papa ha affermato; “in Italia Il disprezzo è rivolto verso i poveri, gli esclusi, gli emarginati, i disoccupati o chi ha perso tutto; i ricchi si sono auto anestetizzati e non si accorgono degli altri. L’Italia deve cercare grandi politici che abbiano la capacità di fare della politica un'arte e una vocazione nobile“;  mettendosi in giuoco per far prevalere i grandi valori sociali; chi non lo fa è per interessi di poltrona o dei propri agi“.

Come è noto, decine sono i provvedimenti del Governo punitivi per che campa di solo lavoro o pensione; per i cinque milioni che vivono nella povertà; per gli anziani sena diritto alla salute e scacciati di casa. Come ciliegia sull’amara torta, il Governo ha legalizzato la corruzione e gli abusi.

Gli unici patrioti italiani sono stati i partigiani che davanti che davanti ai plotoni d’esecuzione fascisti hanno gridato “W l’Italia“.   

Giorgia Meloni Presidente del Consiglio fa impunemente il contrario di quanto predica lo stesso Papa che senza poteri politici; eserciti e tramontati gli strumenti canonici di scomunica viene trattato dalla Meno come un cavaliere disarcionato.   

Sulla Famiglia; al di là della sua forma, il capo dei cristiani cattolici la interpreta come luogo dove s'impara tutti i giorni ad amare contro l’odio; a uscire da sé stessi in libertà; dove le sofferenze si affrontano sfidando le difficoltà.

Paladina della famiglia tradizionale, Giorgia Meloni è figlia di un concubinato tra capo ufficio (Paolo Meloni) e impiegata amante (Anna Paratore), sposata poi con altra persona; così come fu per la sorella Arianna. In assenza dell’effettivo padre delle sorelle; questa madre militante dell’MSI ha educato le figlie insegnando loro che il Duce è stato un grande statista e ha fatto delle buone cose, come insegnare l’odio verso gli avversari; ecco spiegata la stirpe neofascista della quale Giorgia Meloni ne è degna e immutabile erede.

Sfuggendo al controllo Metoniano, solo recentemente pochi giornali hanno pubblicato che il padre di Giorgia Meloni è stato un mafioso narco trafficante associato al boss Senese; arrestato nel 1995 e condannato a 9 anni di carcere; morto anni nel 2012 a 71 anni.

Se è vero che i figli non possono essere accusati per le colpe dei padri; è vero anche che difendendo tout court la famiglia come l’ha vissuta lei, (aggravata dalla successiva esperienza Gianbruno) si è suicidata con le sue mani; da ciarliera qual è  non gli si può chiedere di stare zitta; è sperabile che almeno cambi lo slogan; non più “Dio, Patria e Famiglia“; ma “Io-Io; la madre; la figlia; la sorella; il cognato e tutto il clan del parentado“.

Enrico Corti

17 gennaio 2024

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