Da stamattina sono tutti impazziti per la foto che l'artista Jorit si è fatto insieme al nemico pubblico numero uno Putin, a Sochi. Jorit oggi affronta l'indignazione mediatica, la stampa in maniera compatta lo rinnega, personaggi vari lo denigrano lo insultano, tutti smemorati di quando a lui erano riservate solo nobili parole. Lo chiamavano "artista" oggi lo chiamano "filoputinianio" perchè la qualità di quello che sei si basa su quanto sei allineato, e sei bravo finché righi dritto, ma appena la tua strada devia, la fitta sassaiola dell'ingiuria non salva nessuno. la verità è che chiediamo ad artisti il cui ruolo cioè l'arte è sempre quello di esprimere un pensiero, una posizione, schierarsi e disturbare di stare sullo sgabello a fare il compitino e il megafono del potente di turno, e invece alla politica (ruolo un pò più pesante dell'artista) si perdona tutto. si perdona soprattutto un passato fatto di grandi ossequi a Putin, un passato di complimenti via tweet per le elezioni del 2018, si perdona la stampa che faceva a gara a scrivere l'articolo più ossequioso verso quello che dal 24 febbraio è diventato il nemico del mondo. Curioso atteggiamento questo, che va in perfetta sintonia con lo stadio malato di questo nostro occidente. in questo video rinfreschiamo un pò la memoria a questi smemorati. convinti che ci sia più diplomazia in una foto di Jorit che nei gesti, totalmente assenti, della nostra politica. #jorit #putin
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