LUNEDÌ 25 MARZO 2024 19.53.14
RICERCA: UOMO TRASMETTE AD ANIMALI IL DOPPIO DEI VIRUS, L'ALTRA FACCIA DELLO SPILLOVER =
ADN1530 7 CRO 0 ADN CRO NAZ RICERCA: UOMO TRASMETTE AD ANIMALI IL DOPPIO DEI VIRUS, L'ALTRA FACCIA DELLO SPILLOVER = Scienziati analizzano 12 mln genomi virali e rovesciano prospettiva, 'antroponosi più frequenti, importante considerarlo' Milano, 25 mar. (Adnkronos Salute) - La rivincita di zibetti, dromedari e pangolini, finiti a turno nel mirino e additati come 'untori' di esseri umani? Che il mondo conosca l'altra faccia dello spillover, un inedito lato oscuro dei salti di specie: la verità è infatti che l'uomo passa più virus agli altri animali di quanti non ne prenda da loro. Un team di scienziati sostiene che possano essere circa il doppio i salti che si ritiene avvengano da esseri umani ad altri animali (fenomeno noto come antroponosi) rispetto al contrario. E' un fatto "ampiamente sottovalutato", spiegano gli esperti che firmano un nuovo studio pubblicato su 'Nature Ecology & Evolution'. Il lavoro condotto da ricercatori dell'University College London (Ucl) si basa sull'analisi di tutte le sequenze del genoma virale pubblicamente disponibili, per ricostruire dove i virus sono passati da un ospite per infettare un'altra specie di vertebrati. E, sorpresa: in realtà sono i virus umani che si diffondono più frequentemente agli animali domestici e selvatici. La maggior parte delle malattie infettive emergenti e riemergenti sono causate da virus che circolano negli animali. Quando questi virus passano dagli animali all'uomo, processo noto come zoonosi, possono causare epidemie come Ebola e pandemie come quelle dell'influenza o Covid-19. Dato l'enorme impatto delle malattie zoonotiche sulla salute pubblica, gli esseri umani sono stati generalmente considerati un serbatoio di virus piuttosto che una fonte, mentre la trasmissione dei virus da uomo ad animale ha ricevuto molta meno attenzione. Il team di scienziati ha dunque rovesciato la prospettiva. Per lo studio, sono stati sviluppati e applicati strumenti metodologici per analizzare i quasi 12 milioni di genomi virali depositati fino ad oggi nei database pubblici. Sfruttando questi dati, gli autori dello studio hanno ricostruito le storie evolutive e i passati salti di ospite in 32 famiglie virali. Da qui la scoperta della predominanza di salti in direzione uomo-animale. Questo modello era coerente nella maggior parte delle famiglie virali considerate. Inoltre, gli esperti hanno trovato ancora più salti da animale ad animale ospite, che non coinvolgevano l'uomo. "Dovremmo considerare gli esseri umani come un nodo in un vasta rete di ospiti che si scambiano incessantemente agenti patogeni, piuttosto che come un bacino di germi zoonotici", osserva Francois Balloux dell'Ucl Genetics Institute, co-autore dello studio. "Esaminando e monitorando la trasmissione dei virus tra animali ed esseri umani, in entrambe le direzioni, possiamo comprendere meglio l'evoluzione virale e, si spera, essere più preparati per futuri focolai ed epidemie di nuove malattie, aiutando allo stesso tempo gli sforzi di conservazione". (segue) (Lus/Adnkronos Salute) ISSN 2465 - 1222 25-MAR-24 19:53 NNNN
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