DOMENICA 12 MAGGIO 2024 16.11.08
== SCHEDA = Anm: la mozione approvata, no a separazione carriere =
== SCHEDA = Anm: la mozione approvata, no a separazione carriere = (AGI) - Palermo, 12 mag. - "L'interpretazione e' l'essenza della giurisdizione. Senza adeguate garanzie di liberta' della interpretazione nessun ordinamento puo' ambire a definirsi democratico. La magistratura italiana si impegna quotidianamente a praticare e a rispettare il principio costituzionale che vuole il giudice soggetto soltanto alla legge e che costituisce il presupposto dell'autonomia e dell'indipendenza della giurisdizione". Inizia cosi' la mozione finale approvata per acclamazione dall'Associazione nazionale magistrati, atto conclusivo del 36esimo congresso svoltosi a Palermo. IPERTROFIA SCADIMENTO E 'BUCHI' NORMATIVI La magistratura italiana "denuncia pubblicamente la condizione di ipertrofia normativa in cui si trova a operare e lo scadimento qualitativo della produzione normativa, sempre piu' spesso improntata alla soluzione del contingente, senza un adeguato sforzo di coerenza sistematica". Cosi' come denuncia "la persistente assenza di una disciplina chiara e puntuale su importanti ambiti che toccano nel profondo le vite dei cittadini". La giurisdizione "non si sottrarra' mai al dovere di rispondere alla domanda di giustizia formulata dai cittadini, anche risolvendo in via interpretativa le aporie del quadro normativo, ispirandosi a prudenza e misura nell'esercitare la sua discrezionalita', ma chiede che altrettanto senso di responsabilita' venga assunto dagli altri poteri dello Stato nel rispondere alle attese dei cittadini". GIUSTIZIA TEMPESTIVA, MA FRENO A INTELLIGENZA ARTIFICIALE La magistratura italiana conferma anche "il suo impegno volto ad assicurare che la risposta alla domanda di giustizia sia sempre piu' tempestiva, ma va mantenuto fermo il principio che l'attivita' del giudicare non puo' mai essere demandate all'intelligenza artificiale, che puo' e deve servire per assicurare piu' efficaci strumenti di organizzazione, non per supplire all'attivita' del giudicare, che e' e deve restare prerogativa esclusivamente umana". (AGI)Red (Segue) 121611 MAG 24 NNNN
DOMENICA 12 MAGGIO 2024 16.11.26
== SCHEDA = Anm: la mozione approvata, no a separazione carriere (2)=
== SCHEDA = Anm: la mozione approvata, no a separazione carriere (2)= (AGI) - Palermo, 12 mag. - LIBERA INTERPRETAZIONE E IMPARZIALITA' Il tema della liberta' dell'interpretazione "e' intimamente connesso con quello della imparzialita' del magistrato. Dell'ampia discrezionalita' immanente all'attivita' interpretativa i magistrati italiani danno quotidianamente conto al popolo, nel cui nome amministrano la giustizia, con le motivazioni dei loro provvedimenti, che costituiscono il cuore pulsante dell'attivita' giurisdizionale". NO A CRITICA FONDATA SULLA RICERCA NELLA VITA PRIVATA DEL MAGISTRATO La dialettica tra i poteri trae alimento dalla critica, che puo' e deve avere a oggetto anche i provvedimenti giudiziari, "ma va ribadito che tale critica deve muovere dal rispetto reciproco, ispirarsi a continenza ed essere sempre motivata e ragionata, nell'interesse dello Stato e della fiducia che tutti i cittadini devono riporre nelle istituzioni democratiche. E' dannosa per le istituzioni una critica che non parta dalle motivazioni del provvedimento giudiziario, e che sia fondata sulla ricerca nella vita privata del magistrato, di dichiarazioni o meri comportamenti che, talvolta travisati e comunicati ad arte, possano dare, all'opinione pubblica, l'impressione di un pregiudizio, di una partigianeria che ne ha guidato la penna". Questo modo di muovere critiche alle decisioni dei giudici "va contrastato con grande fermezza, perche' inquina il dibattito pubblico intorno alla giustizia e genera sfiducia verso la magistratura". DIRITTO ALLA PARTECIPAZIONE AL DIBATTITO PUBBLICO La partecipazione al discorso pubblico, "pur con la cautela imposta dal ruolo, puo' contribuire a una piu' consapevole considerazione delle implicazioni delle scelte che il decisore politico intende assumere, soprattutto quando vengono in rilievo possibili compressioni dei diritti fondamentali, nell'ottica del perseguimento delle finalita' previste dalla Costituzione". (AGI)Red (Segue) 121611 MAG 24 NNNN
DOMENICA 12 MAGGIO 2024 16.11.22
== SCHEDA = Anm: la mozione approvata, no a separazione carriere (3)=
== SCHEDA = Anm: la mozione approvata, no a separazione carriere (3)= (AGI) - Palermo, 12 mag. - La magistratura italiana "ha conquistato un patrimonio di credibilita' e di fiducia presso i cittadini, anche pagando un prezzo di sangue tra i piu' alti al mondo, ed e' consapevole del fatto che esso va difeso nel quotidiano anche con le condotte dei singoli, perche' costituisce un capitale sociale inestimabile". Proprio per questo dobbiamo interrogarci su quali siano i temi, le modalita' e i contenuti piu' idonei a prevenire strumentalizzazioni e a evitare che le nostre voci si confondano con il rumore di fondo di un dibattito, spesso confuso e sgrammaticato, e finiscano per ingenerare ancora piu' confusione e disorientamento nei cittadini". Tra i temi, "certamente" quelli attinenti alla funzione, al ruolo e alle attribuzioni della magistratura, "cosi' come quelli correlati alle leggi sostanziali e processuali che ne governano l'operato, comprese quelle che definiscono, accrescono o restringono il catalogo dei diritti. Ne' possono esserne esclusi i temi che, essendo pertinenti all'equilibrio tra i poteri definito dalla Costituzione, incidono, anche indirettamente, sul ruolo della giurisdizione rispetto agli altri poteri pubblici". Si rivendica, quindi, "l'importanza della partecipazione di tutti i magistrati al dibattito pubblico, non solo in quanto cittadini dotati di pari diritti rispetto agli altri, ma anche come portatori di esperienza, cultura, principi, ispirati ai valori costituzionali ed alla legalita'". NO ALLA SEPARAZIONE DELLE CARRIERE, NESSUNA TRATTATIVA Quanto alle riforme l'Anm ribadisce "la propria intransigente contrarieta' alla separazione delle carriere e al complessivo indebolimento del Csm che ne costituiscono il contenuto principale". L'unicita' della magistratura "e' valore fondante del nostro associazionismo: tale sua caratteristica ontologica e' incompatibile con ogni possibilita' di mediazione e trattativa sugli specifici contenuti delle riforme". La separazione delle carriere "non e' affatto funzionale a garantire la terzieta' del giudice, ma appare piuttosto uno strumento per indebolire in modo sostanziale il ruolo del pubblico ministero e, conseguentemente, la funzione di controllo di legalita' rimessa al giudice e lascia presagire che venga agitata come strumento di ritorsione e minaccia nei confronti della magistratura tutta". (AGI)Red (Segue) 121611 MAG 24 NNNN
DOMENICA 12 MAGGIO 2024 16.11.30
== SCHEDA = Anm: la mozione approvata, no a separazione carriere (4)=
== SCHEDA = Anm: la mozione approvata, no a separazione carriere (4)= (AGI) - Palermo, 12 mag. - Separare giudici e pubblici ministeri "rischia concretamente di attrarre la magistratura requirente nell'orbita del potere politico e del controllo governativo, come avviene, in modo formale o sostanziale, in tutti i Paesi nei quali la magistratura e' separata". Il superamento "dell'unica matrice culturale tra giudici e pubblici ministeri si tradurrebbe inevitabilmente nella rinuncia a valori nevralgici per la democrazia, e innanzitutto all'obiettivo della imparziale ricerca della verita' che il pubblico ministero deve perseguire, come il giudice". (AGI) - Palermo, 12 mag. - Separare il pubblico ministero dal giudice, porterebbe alla istituzione di una figura professionale di 'pubblico persecutore', molto lontana dall'attuale organo dell'accusa, che oggi e' preposto alla ricerca della verita' ed e' garante del rispetto delle prerogative dell'indagato, anche nella fase della raccolta delle prove da parte della polizia giudiziaria". Separare il pubblico ministero dal giudice "avrebbe gravissime ripercussioni sull'obbligatorieta' dell'esercizio dell'azione penale indispensabile per l'attuazione del principio di eguaglianza del cittadino dinanzi alla legge. Alla logica della separazione l'Anm vuole contrapporre la logica della condivisione. La matrice culturale della giurisdizione deve essere strettamente condivisa tra giudici, avvocati e pubblici ministeri". UN CSM PIU' DEBOLE Il Csm "e' l'unico presidio posto dalla Costituzione a tutela dell'autonomia ed indipendenza della magistratura, che e' indispensabile per realizzare l'uguaglianza dei cittadini di fronte alla legge. Le riforme prospettate indebolirebbero fatalmente l'organo di autogoverno dei magistrati, riducendone le competenze, eliminando quelle di maggior rilievo, compromettendone l'autorevolezza e alterando la proporzione tra componenti laici e togati. Tale indebolimento pregiudica la realizzazione dell'uguaglianza formale e sostanziale dei cittadini". MOBILITAZIONE CULTURALE E COMUNICATIVA L'Anm "e' determinata ad assumere ogni utile iniziativa per informare l'opinione pubblica in ordine alla propria argomentata opposizione a tale riforma, ed invita da subito tutti gli iscritti ad una mobilitazione culturale e comunicativa che faccia comprendere i rischi che questa comporta per l'effettiva tutela dei diritti dei cittadini e per la scrupolosa osservanza delle loro garanzie costituzionali". (AGI)Red 121611 MAG 24 NNNN
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