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lunedì 7 ottobre 2024

FARMACI: DA NUOVO ANTI-ALZHEIMER POSSIBILE SVOLTA, DOPPIO ATTACCO A PROTEINA TAU

 

GIOVEDÌ 03 OTTOBRE 2024 10.02.08

FARMACI: DA NUOVO ANTI-ALZHEIMER POSSIBILE SVOLTA, DOPPIO ATTACCO A PROTEINA TAU =

ADN0127 7 CRO 0 ADN CRO NAZ FARMACI: DA NUOVO ANTI-ALZHEIMER POSSIBILE SVOLTA, DOPPIO ATTACCO A PROTEINA TAU = Sviluppata molecola che con un meccanismo inedito potrebbe prevenire la progressione della malattia Milano, 3 ott. (Adnkronos Salute) - (EMBARGO ALLE 13.00) - "Una svolta significativa" nella ricerca di nuovi farmaci anti-Alzheimer. Viene descritta così - sulla rivista 'Alzheimer's & Dementia' - una molecola che per la prima volta riesce a sferrare un doppio attacco alla proteina Tau, una di quella che si accumula nel cervello dei malati, colpendola nei 2 punti chiave per la formazione dei grovigli che soffocano i neuroni. Il composto, un inibitore peptidico sviluppato grazie alla biologia computazionale e battezzato Ri-Ag03, per adesso è stato testato con successo in laboratorio e sui moscerini della frutta. I suoi 'papà' lo studieranno ora nei roditori, con la speranza di passare successivamente alla sperimentazione clinica sull'uomo. La ricerca è coordinata dal Regno Unito. Finanziata da Alzheimer's Society Uk, è guidata dalla Lancaster University in collaborazione con l'università di Southampton e la Nottingham Trent University, mentre fuori Gb hanno partecipato al lavoro il Tokyo Metropolitan Institute of Medical Science in Giappone e lo University of Texas Southwestern Medical Centre negli Usa. "Il nostro studio rappresenta un passo importante verso la creazione di trattamenti in grado di prevenire la progressione di malattie come l'Alzheimer", afferma l'autore principale Anthony Aggidis, ex ricercatore associato post-doc alla Lancaster University e visiting researcher all'ateneo di Southampton. "Colpendo entrambe le aree chiave della proteina Tau - sottolinea - questo approccio unico potrebbe aiutare ad affrontare il crescente impatto della demenza nella società, fornendo una nuova opzione tanto necessaria per il trattamento di queste malattie devastanti". E' "una svolta significativa", dicono gli scienziati. "Una 'prima volta' promettente". Le proteine ​​Tau hanno un ruolo cruciale nel mantenere la struttura e la funzione dei neuroni, ma nella malattia di Alzheimer ​​non funzionano bene e si aggregano: formano lunghe fibrille contorte che poi diventano grovigli neurofibrillari, masse che alla lunga uccidono le cellule cerebrali compromettendo la memoria e il pensiero, alterando il comportamento, fino al declino cognitivo. "Nella proteina Tau ci sono 2 regioni che fanno da 'cerniera' consentendole di aggregarsi", spiega Amritpal Mudher, professore di neuroscienze a Southampton. Mentre i trattamenti messi a punto finora prendono di mira uno o l'altro di questi 2 'punti caldi', Ri-Ag03 li attacca e li blocca entrambi. "Per la prima volta abbiamo un farmaco che inibisce entrambe le regioni" e "questo doppio targeting - prospetta Mudher - apre potenzialmente la strada a terapie più efficaci". Ma anche più tollerate, aggiunge Aggidis: se "gli attuali inibitori dell'aggregazione hanno tanti effetti collaterali perché possono interferire con le funzioni di molte altre proteine, Ri-Ag03 è specificamente progettato contro la proteina Tau", è più mirato e dunque sulla carta più sicuro. (Segue) (Opa/Adnkronos) ISSN 2465 - 1222 03-OTT-24 10:02 NNNN

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