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domenica 13 ottobre 2024

Israele difende la democrazia in Medio Oriente e decide di sparare sui soldati italiani in Libano

 

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Anche tra i BRICS c'è chi fa ricchi affari con Israele

C'è un sottoinsieme di classi dirigenti economicamente filo-israeliane dove non ce lo si aspetterebbe: all'interno del blocco BRICS+. Parliamo di Egitto, Arabia Saudita, Emirati Arabi Uniti e India, elogiati pubblicamente da Netanyahu.

Se questo è un ministro: Salvini va in TV e chiede licenziamento di un professore pro Palestina

Salvini, durante un'apparizione su Rete 4, ha chiesto pubblicamente il licenziamento di Luciano Vasapollo, professore de La Sapienza, per aver definito Israele uno "stato terrorista" durante un'assemblea studentesca. L'intervento di Vasapollo, pronunciato in veste di cittadino e non di docente, è stato distorto dalla trasmissione, sollevando preoccupazioni su libertà d'espressione e maccartismo filo-israeliano.

L'Unione Europea rischia la dissoluzione?

L'Unione Europea, un tempo considerata un baluardo di stabilità, prosperità e cooperazione, sembra oggi attraversare una fase critica che potrebbe portare alla sua disgregazione.



7 ottobre. L'Occidente non ha ancora capito

Il 7 ottobre ha segnato un punto di non ritorno. L'angosciosa sensazione è che né Washington né i leader europei abbiano intenzione di compiere sforzi reali per cercare di arrestare la catastrofe.

Dalle PRIMAVERE ARABE alla TERZA GUERRA LIBANESE - Con Roberto Iannuzzi

Le rivolte avvenute tra il 2010 e il 2011 in Medio Oriente ci permettono di interpretare alcune dinamiche odierne: dalla rivalità intra-sunnita tra Turchia-Qatar vs Arabia Saudita, al ruolo delle dinamiche socio-economiche nella tenuta dei regimi locali.

La reputazione di Israele e dell'Occidente è ai minimi termini – Con Roberto Iannuzzi

Riflessioni sull'anniversario del 7 ottobre e sulla recente evoluzione dei fatti in Medio Oriente: dallo scontro Israele-Iran alla situazione in Libano, all'incursione israeliana contro l'UNIFIL. Dove stiamo andando?


Ucraina. Gli Stati Uniti pronti a cedere.

I Repubblicani chiedono di riconoscere ufficialmente la sconfitta dell’Ucraina e di abbandonare qualsiasi prospettiva di adesione alla NATO per Kiev. La proposta di Pace di Zelensky considerata irrealizzabile. L’Europa chiamata a pagare il prezzo della Pace

“Sono i capitalisti, gli affaristi e i dominatori del mondo che vogliono la guerra” (Mons. Raffaele Nogaro)

L’unica rivoluzione valorosa e oggi indispensabile è la rivoluzione della Pace.

Zelensky a Roma. Meloni pronta a tradirlo se cambia il vento in USA.

La resa dell’Ucraina diventa sempre più una drammatica possibilità


Il presidente di Cuba evoca il significato delle lotte per l'indipendenza

L'Avana, 10 ott (Prensa Latina) Il presidente di Cuba, Miguel Díaz-Canel, ha evocato oggi il significato dell'inizio della lotta per l'indipendenza dalla Spagna, il 10 ottobre 1868.

Cuba ricorda la caduta in combattimento del comandante Ernesto Che Guevara

In tutti gli angoli di Cuba, l'8 ottobre il popolo evoca e rende omaggio a Ernesto Che Guevara, in occasione, in Bolivia, del 57° anniversario della sua cattura e del successivo assassinato.

La resistenza libanese bombarda alcune riunioni dei soldati israeliani

Beirut, 10 ott (Prensa Latina) La Resistenza libanese (Hezbollah) ha bombardato oggi alcune riunioni di soldati israeliani, in risposta all'aggressione sionista e come parte del fronte in sostegno di Gaza e in difesa del Libano.


Non ce lo possiamo permettere

Israele ha dichiarato guerra all'umanità. A parte le prese di posizione politiche di alcuni stati, sempre opportune, la maggior parte dei paesi del mondo non sta facendo nulla e si rende complice di questo spietato crimine israliano. Il mondo multipolare, seppur ricercato, è ancora lontano dall'essere tradotto nella pratica.

Autonomia differenziata: depositate le firme per il referendum

Depositate in Cassazione le firme per il referendum abrogativo della legge Calderoli sull'autonomia differenziata, quattro regioni del Nord hanno già attivato la procedura per la devoluzione ad esse di alcune materie, primo passo per attuare la legge che dividerà l'Italia in due.

L'imperialismo occidentale a guida Usa, la Russia, la Cina e il multipolarismo con Paolo Ferrero

Videointervista al direttore della rivista "Su la testa", esponente della Direzione nazionale del Partito della Rifondazione comunista. con cui cerchiamo di comprendere cosa è oggi l'imperialismo, quali di conseguenza sono le potenze imperialiste e qual è il nemico principale e le contraddizioni secondarie.


Cina 1949 – 2024, tre quarti di secolo di successi grazie alla guida dei marxisti

"Dopo un paio di giorni in cui i nembi si sono alternati a qualche goccia di pioggia, ecco che, come per incanto, la mattina del 1° ottobre 2024 su Pechino splende il sole, sospinto da un portentoso vento fresco come le sue origini mongolo – siberiane. Nei parchi, dalle prime ore dell'alba gruppi di anziani compongono con i loro corpi le meravigliose armonie della ginnastica tradizionale, altri ballano con altrettanta grazia sugli accordi di musiche popolari e alcuni intonano canzoni patriottiche, alternandosi e fondendosi tra donne e uomini. Molte e molti di tutte le età sventolano la bandiera patria, alcune ragazze la portano dipinta sulle guance a forma di cuore con tanto di stelline."

Tra "sanguinari miliziani" e "temibili piovre", che fine ha fatto il giornalismo ticinese?

"Ammetto di non apprezzare la stampa ticinese, tantomeno gli articoli di cronaca internazionale, nei quali il giornalismo di casa nostra sfoggia tutto il suo presappochismo, nonché la sua disonestà e mediocrità intellettuale. Viste le basse aspettative diventa difficile stupirmi in negativo, ma l'odierno editoriale del Corriere del Ticino (https://www.cdt.ch/opinioni/editoriali/benjamin-netanyahu-e-il-duello-con-il-nemico-piu-temibile-365863) ci è riuscito in pieno. Questo pezzo a dir poco orripilante, firmato da Osvaldo Migotto, caposervizio della redazione Mondo del Corriere, è una commemorazione dei fatti del 7 settembre 2023. Tuttavia, più che la tristezza per la sorte delle vittime, nel testo prevale l'odio verso i palestinesi. Un odio atroce, da mascelle serrate e bava alla bocca, che emerge con forza in un linguaggio decisamente esagitato."

Israele si sta divorando dall'interno, per questo vuole la guerra mondiale!

"La meticolosa preparazione del Mossad ha permesso di decapitare uno dei principali partiti politici della resistenza patriottica libanese. Ciò dimostra che il sionismo e l'imperialismo hanno ancora delle cartucce da sparare per difendersi dalle nazioni emergenti: non è permesso quindi né ingenuità né pressapochismo nella lotta finale per la costruzione del mondo multipolare!"



Dall'inizio del massacro a Gaza gli USA hanno dato a Israele armi per 18 miliardi di dollari

Secondo l’ultimo rapporto Costs of War della Brown University di Providence, gli Stati Uniti d’America avrebbero fornito a Israele circa 18 miliardi di dollari in armi solo nell’ultimo anno. A questa cifra si aggiungono quasi 5 miliardi di dollari spesi per le proprie operazioni nella regione, che, sommati ai precedenti, arrivano a un totale di oltre 22 miliardi dollari. Si tratta di una «stima conservativa», afferma lo studio, che, sebbene consideri «i finanziamenti supplementari per le operazioni regionali e i costi aggiuntivi stimati delle operazioni», non include «gli altri costi economici» e le perdite, come per esempio quelle dovute ai rincari sul traffico marittimo sul Mar Rosso.

Le sei zampe di ENI dentro il mondo della cultura italiana

Crotone, Gela, Livorno, Pavia, Potenza, Ravenna, Taranto, Venezia. Quando si tratta del mondo della cultura italiana, il colosso energetico ENI ha le zampe un po’ ovunque. A rimarcarlo è un recente dossier dell’Associazione A Sud redatto in collaborazione con il Centro di Documentazione dei Conflitti Ambientali, che intende svelare le modalità con cui ENI sfrutterebbe i propri progetti culturali per migliorare la propria immagine pubblica e distogliere l’attenzione dalle sue pratiche controverse ed eticamente discutibili nello sfruttamento di petrolio e gas. «L’operazione di ENI è una sofisticata forma di distrazione di massa», denuncia il rapporto: essa «mira a deviare l’attenzione dalle gravi responsabilità ambientali dell’azienda», e «tenta di costruire un’immagine di vicinanza alle comunità locali» attraverso la promozione di «narrazioni di sostenibilità e sostegno alla bellezza artistica» del Belpaese. Eppure, «questa visione nasconde un’eredità tossica lasciata in molti territori italiani».

Nestlé, la multinazionale del cibo spazzatura, fa educazione alimentare (anche in Italia)

Il gruppo Nestlé Italia, insieme a Luiss Business School e Scs Consulting, ha presentato Il nido che condividiamo, il primo studio di impatto sociale che rileva l’apporto dell’azienda in aree che vanno dal supporto alle comunità locali all'educazione alimentare e nutrizionale. L'iniziativa sembra paradossale, considerata la storia e la realtà produttiva della multinazionale svizzera, il cui marchio di fabbrica sono bevande e alimenti insalubri. Eppure, i programmi dell'azienda si occupano di educare decine di migliaia di bambini su questi temi e sull'utilizzo sostenibile dell'acqua (nonostante Nestlé sia una fervente sostenitrice della privatizzazione di questa risorsa), così come di formare neonatologi e pediatri.



BOMBARDAMENTO BASI UNIFIL: INIZIA IL FESTIVAL DELL'IPOCRISIA

"Nessun motivo militare e nessuna giustificazione: è un crimine di guerra, non un errore", tuona Guido Crosetto dopo l'attacco alle basi UNIFIL in libano da parte dell'esercito israeliano.

HAITI: UNA VERGINE AL MESE PER I CAPI DELLE BANDE CRIMINALI

Ad Haiti la fame estrema, l'insicurezza e la povertà assoluta spingono sempre più bambini e adolescenti a entrare a far parte delle numerose bande criminali le quali li sottopongono a qualsiasi tipo di abuso.

KAMALA HARRIS RIVELA QUALE E' IL PRINCIPALE NEMICO DEGLI STATI UNITI

La vicepresidente degli Stati Uniti Kamala Harris e candidata per il Partito Democratico alle prossime elezioni presidenziali negli Stati Uniti ha rivelato qual'è il principale avversario e nemico del suo paese.


Israele difende la democrazia in Medio Oriente e decide di sparare sui soldati italiani in Libano

Inutile nascondersi dietro a un dito: Israele sta difendendo tutti noi e la sua guerra non è altro che l’ennesimo capitolo dell’eterna guerra tra democrazie e dittature, come quella italiana. Giovedì 10 ottobre ore 13 e 39, ANSA: L’Unifil: Israele ha colpito tre nostre basi . Due sono basi italiane; la terza è il quartier generale della missione di pace delle Nazioni Unite: “Secondo l’intelligence militare libanese” riporta l’ANSA “un drone israeliano ha ripetutamente sorvolato la base, poi alcuni colpi hanno preso di mira l’ingresso del bunker dove sono rifugiati i soldati italiani”. Un’ “aggressione deliberata e ripetuta” avrebbe affermato Andrea Tenenti, che è il portavoce della missione ONU.

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