MARTEDÌ 22 OTTOBRE 2024 10.47.27
Sondaggio: il 67% europei teme che voto sia manipolato con la IA
Sondaggio: il 67% europei teme che voto sia manipolato con la IA Secondo il rapporto European Teach Insights della IE University (ANSA) - MADRID, 22 OTT - Il 67% degli europei teme che le elezioni possano essere manipolate con l'intelligenza artificiale, secondo lo studio annuale European Teach Insights del Center for the Governance of Change (Cgc) della spagnola IE University. Secondo il rapporto, il 34% dei giovani europei minori di 35 anni ovvero un giovane europeo su tre, consentirebbe a un'applicazione basata sulla IA di votare al suo posto. Mentre due europei su tre (67%) temono che gli hacker possano alterare i risultati elettorali e il 31% ritiene che la IA abbia già influenzato le proprie decisioni elettorali. Dallo studio emerge che la grande maggioranza degli europei (79%) è a favore dell'IA nei servizi di interesse pubblico, come l'ottimizzazione del traffico o l'aiuto nella ricerca di un lavoro. Ma è contraria al suo uso in contesti sensibili quali, ad esempio, le decisioni relative a questioni personali, come la gestione di affari delicati dal punto di vista legale, ed è più cauta per l'impiego dell'AI nella dichiarazione dei redditi o l'erogazione di sussidi. "È in crescita la preoccupazione del pubblico rispetto a come l'IA possa influenzare i processi elettorali. Se da un lato ancora non esistono prove chiare che mostrino cambiamenti significativi nei risultati elettorali, dall'altro l'IA ha accentuato le preoccupazioni in merito alla disinformazione elettorale e ai deepfake a livello mondiale.", segnala Carlos Luca de Tena, direttore esecutivo del Center for the Governance of Change della IE University, Fra i risultati del sondaggio, tre europei su quattro (75%) sono a favore dell'uso dell'IA nell'ambito di operazioni militari o di polizia, come il riconoscimento facciale o la raccolta di dati biometrici a scopo di sorveglianza. Il rapporto è stato redatto sulla base di interviste a 3.000 cittadini di dieci paesi europei (Germania, Spagna, Estonia, Francia, Italia, Paesi Bassi, Polonia, Regno Unito, Romania e Svezia) con un campione rappresentativo della popolazione adulta. E sulla base di un'analisi qualitativa della percezione di funzionari pubblici, in collaborazione con Apolitical, che ha promosso un dibattito tra i membri della sua rete presente in oltre 100 paesi. (ANSA).
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