Translate

sabato 16 novembre 2024

Atto Camera Interrogazione a risposta scritta 4-03770 presentato da FRATOIANNI Nicola testo di Martedì 12 novembre 2024, seduta n. 380   FRATOIANNI e GRIMALDI. — Al Ministro dell'interno. — Per sapere – premesso che: un articolo del quotidiano la Repubblica dell'11 novembre 2024 solleva un quesito legittimo sul perché non sia stato individuato un luogo fuori dal centro di Bologna per fare svolgere la manifestazione promossa da soggetti di estrema destra come Casapound e la cosiddetta Rete dei Patrioti nonostante la prefettura avesse disposto, in una riunione tenutasi quattro giorni prima dell'evento, di trasferirla in una zona più periferica della città proprio per evitare possibili disordini;

 

            ATTO CAMERA

INTERROGAZIONE A RISPOSTA SCRITTA 4/03770

Dati di presentazione dell'atto
Legislatura: 19
Seduta di annuncio: 380 del 12/11/2024

Firmatari
Primo firmatario: FRATOIANNI NICOLA
Gruppo: ALLEANZA VERDI E SINISTRA
Data firma: 11/11/2024
Elenco dei co-firmatari dell'atto
Nominativo co-firmatario Gruppo Data firma
GRIMALDI MARCO ALLEANZA VERDI E SINISTRA 11/11/2024


Destinatari
Ministero destinatario:
  • MINISTERO DELL'INTERNO
Attuale delegato a rispondere: MINISTERO DELL'INTERNO delegato in data 11/11/2024
Stato iter:
IN CORSO
Atto Camera

Interrogazione a risposta scritta 4-03770
presentato da
FRATOIANNI Nicola
testo di
Martedì 12 novembre 2024, seduta n. 380

  FRATOIANNI e GRIMALDI. — Al Ministro dell'interno. — Per sapere – premesso che:

un articolo del quotidiano la Repubblica dell'11 novembre 2024 solleva un quesito legittimo sul perché non sia stato individuato un luogo fuori dal centro di Bologna per fare svolgere la manifestazione promossa da soggetti di estrema destra come Casapound e la cosiddetta Rete dei Patrioti nonostante la prefettura avesse disposto, in una riunione tenutasi quattro giorni prima dell'evento, di trasferirla in una zona più periferica della città proprio per evitare possibili disordini;

ad oggi, infatti, non è chiaro cosa abbia spinto la prefettura di Bologna a rivedere la decisione assunta il martedì precedente, confermando per il sabato l'originario percorso scelto dagli organizzatori, a pochi metri dalla stazione ferroviaria che fu teatro della strage neofascista del 1980, circostanza vissuta dai bolognesi come una insopportabile provocazione;

l'articolo di Repubblica anticipa un verbale del Comitato provinciale per l'ordine pubblico e la sicurezza, presieduto dal prefetto, a cui partecipano la questura, i rappresentanti delle forze dell'ordine e dei vigili urbani, oltre al sindaco, datato 5 novembre 2024;

secondo quanto riportato da Repubblica nel suddetto verbale si legge: «Dall'attività informativa è emersa la concreta possibilità di attriti tra i manifestanti facenti capo a correnti socio-politiche contrapposte» e, di conseguenza, il prefetto, quel giorno avrebbe disposto di variare la sede della manifestazione incaricando la questura, attraverso i funzionari della Digos, di assumere «opportuni contatti con il cosiddetto movimento dei patrioti al fine di addivenire ad una opportuna modifica del luogo di svolgimento della manifestazione, che dovrebbe avvenire al di fuori del centro storico»;

nel comunicato diffuso dalla prefettura di Bologna nelle ore successive alla manifestazione di sabato 9 novembre 2024 non vi è traccia di questa decisione che sarebbe stata assunta il 5 novembre 2024 e, anzi, nella nota si fa riferimento alla «insussistenza di motivazioni» per vietare la manifestazione e nel passaggio in cui si accenna al tentativo di trasferirla tutto viene ridimensionato all'impatto che la manifestazione avrebbe potuto avere con il consueto affollamento in città durante il week-end;

la prefettura di Bologna, dunque, ad avviso degli interroganti, non ha ancora chiarito per quale motivo sia stata prevista soltanto la riduzione del percorso e della durata della manifestazione quando, quattro giorni prima, era stata ordinata la variazione della piazza per evitare tensioni che, infatti, poi si sono verificate;

hanno destato poi scalpore le immagini circolate nei minuti successivi alla fine della manifestazione che mostrano uno dei leader dei movimenti neofascisti interloquire con tono perentorio con i funzionari responsabili dell'ordine pubblico ottenendo che gli agenti abbassassero gli scudi di protezione;

il sindacato nazionale di polizia Silp Cgil ha giudicato tali immagini inaccettabili, parlando di fatto gravissimo e da stigmatizzare, perché si è data l'idea che le forze dell'ordine obbedissero agli ordini comandati, dai leader della manifestazione, cedendo ad indebite pressioni esterne;

ad avviso degli interroganti chi ha deciso di consentire la manifestazione neofascista della Rete dei Patrioti, per di più nei pressi della stazione di Bologna, non ha tenuto debitamente conto del contesto e del luogo delicato in cui quella manifestazione si sarebbe svolta, ponendo i presupposti per l'intensificarsi di scontri e tensioni –:

se risponda al vero che dalla riunione del Comitato provinciale per l'ordine e la sicurezza tenutosi a Bologna il 5 novembre 2024 fosse emersa la concreta possibilità che la manifestazione della cosiddetta Rete dei Patrioti avrebbe potuto provocare attriti tra i manifestanti facenti capo a correnti «socio-politiche contrapposte» tanto da disporre, tramite la Digos, opportuni contatti con gli organizzatori al fine di addivenire ad una opportuna modifica del luogo di svolgimento della manifestazione, fuori dal centro storico, e per quali motivi ciò non sia poi avvenuto.
(4-03770)

Classificazione EUROVOC:
EUROVOC (Classificazione automatica provvisoria, in attesa di revisione):

amministrazione locale

Repubblica

funzionario

ordine pubblico

polizia locale

stazione ferroviaria

Nessun commento: