da Enrico Corti
| 12:34 (2 ore fa) |
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I salari; i liberal progressisti; Salvini; le zecche; la ghigliottina.
Il 10 giugno 1985 con Referendum si è abrogativa la Scala Mobile sostenendo che ciò avrebbe fermato il processo d’inflazione, anche se avrebbe alterato il potere d’acquisto
dei salari dei lavoratori,
Malgrado ciò, tutti hanno avuto diritto di voto, ivi compresi gli imprenditori in contrapposizione ai loro dipendenti, loro solo vittime del sacrificio. il Referendum obbligava una partecipazione al voto superiore al 50%; a sostegno del “Si“ gli anti-operai propagandavano; “ è estate; andate tutti al mare“.
A sostegno del “SI“ si sono schierati la DC, il PSI (con Bettino Craxi Presidente del Consiglio in testa); il PSDI; il PLI; il PRI; il PRI; la CISL e l’UIL; Giorgio Benvenuto salutò così la sconfitta operaia; “il referendum del 1985 prova che i lavoratori quando è il momento delle scelte sono sempre riformisti». E’ l’inizio del ‘liberal progressismo atlantico dei profitti“, schema a cui poi si sono convertiti in molti; risultato; per ISTAT e IPCA l’Inflazione al 9% del 1969 è sostanzialmente rimasta stabile; dell’’8,7% nel 2022; ma, se riferita all’indice dei prezzi al consumo); ma, considerando il costante aumento dei prezzi per i consumatori abbinato alla diminuzione costante delle retribuzioni, (attualmente ritornate ai bassi livelli del 2009), Dal 1991ad oggi nell’area Ocse la media salariale è aumentata del 32,5%; in Italia dll’1%. Nella realtà, ciò ha conseguito la diminuzione del 12 % del potere d’acquisto salariale; smentendo clamorosamente l’avventurismo dei referendari 1985 per la soppressione della Scala Mobile; i dati sono la controprova che l’andamento dei tassi d’inflazione non dipendono dai salari; ma sono causati dal libero mercato dei profitti governati dalle Borse. E’ questa la controprova che per i Governi (soprattutto per quello in carica) i loro nemici sono i lavoratori; sottopagati e unici tartassati in un paese dove la collante del sistema è data da una rete i cui fili sono la generalità della corruzione, protetta dai padroni del potere economico; politico e istituzionale.
Rimuovendo la grave crisi sociale, economica e industriale che attanaglia il nostro paese; a Giorgia Meloni non basta più alimentare l’odio mentendo su tutto; alla riunione di Baku della Cop29 ha dichiarato che; “la soddisfazione maggiore sta nel rendere possibile alle nuove generazione in un mondo migliore; per ottenere ciò l’Italia deve rafforzarsi scommettendo sulla fusione nucleare perché può essere una svolta storica; l'energia si trasforma da risorsa energetica a arma per poter usare" tutte le soluzioni disponibili, compreso il nucleare“ (l’atomica); sostanzialmente; il guerrafondaismo che sta nel suo DNA la rende inconsciamente (forse) portatrice anche di “una possibile guerra civili patriottica“ Solo questa ideologia su Bologna può fargli dire “a Bologna non c’erano la Camice nere, ma le camice blu della Polizia aggredite dai Centri Sociali della sinistra“; senza nulla dire da antifascista qualè sulle provocazioni fasciste organizzate da Casa Pound alla stazione FS.
Gli ha fatto eco Matteo Salvini definendo i comunisti “zecche rosse criminali“: ho lavorato dall’età di 13 sino ai 70; sono un comunista non disposto a ricevere insulti da un razzista pluri-imputato, che per giunta non ha mai lavorato; il limite è stato superato e i tempi regolamentari sono scaduti; quando l’ANPI approverà la ristrutturazione di Piazzale Loreto, potrà contare sul sottoscritto per l’incarico di far calare la lama della ghigliottina sulla gola di un disumano che vigliaccamente fa una naturale equazione tra delinquente e persona obbligata a fuggire dal suo paese; usando strumentalmente addirittura quel che sostiene d’essere la sua religione. L“ignorante“ non conosce neppure i dati ISTAT; nei primi 10 mesi dell’anno in Italia sono stati commessi 103 femminicidi; i crimini contro le donne in Italia per l’82% sono stati commessi da uomini italiani.
Enrico Corti - 15 novembre 2024
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