GIOVEDÌ 13 FEBBRAIO 2025 16.11.27
Biodiversita': esperti, alcuni habitat danneggiano ecosistemi =
Biodiversita': esperti, alcuni habitat danneggiano ecosistemi = (AGI) - Roma, 13 feb. - (NOTIZIA SOTTO EMBARGO ORE 20:00 DEL 13 FEB.) Il ripristino di determinati habitat in certi paesi della terra potrebbe portare al danneggiamento di importanti ecosistemi in altre parti del mondo, con un risultato netto negativo per la biodiversita' globale. E' quanto emerge da uno studio guidato dall'Universita' di Cambridge e pubblicato su Science. I ricercatori hanno analizzato in che modo la realizzazione di aree protette in alcuni Stati potrebbe influire sulla biodiversita' globale applicando dati reali su cibo e biodiversita' a due ipotetici progetti di conservazione. Hanno scoperto che il ritorno alla natura di una vasta area di piantagioni di soia brasiliane sposterebbe la produzione in nazioni come l'Argentina e gli Stati Uniti, ma poiche' il Brasile e' cosi' importante per la biodiversita', i guadagni in termini di conservazione locale potrebbero essere circa cinque volte maggiori dei danni causati dallo spostamento. Il contrario sarebbe vero se l'equivalente area di terreno agricolo del Regno Unito fosse riconsegnata la natura. In questo caso, la produzione verrebbe spostata in Australia, Germania, Italia e Ucraina. Poiche' il Regno Unito ospita meno specie rispetto agli altri paesi, il danno derivante dalla compensazione potrebbe essere cinque volte maggiore del beneficio locale per la biodiversita' britannica. Gli esperti propongono diversi modi per risolvere il problema. Invitano i governi e il settore della conservazione a prendere molto piu' seriamente la questione della compensazione tra benefici e danni alla biodiversita' globale quando elaborano politiche ambientali a livello nazionale e globale. Sottolineano inoltre che le perdite potrebbero essere ridotte se i progetti di conservazione collaborassero con altri progetti in diverse parti del mondo. C'e' margine per limitare le perdite concentrando la conservazione in aree ad alta biodiversita' ma dove la produzione attuale o potenziale di cibo o legname e' limitata. (AGI)Sci/Mld 131611 FEB 25 NNNN
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