L'ennesima follia guerrafondaia europea: il riarmo tedesco prima di tutto!
Dopo anni in cui Berlino ha imposto all'Europa regole di ferro e austerità spietata, oggi la Germania pretende di riscrivere tutto a proprio vantaggio. La notizia è ufficiale: la Germania ha chiesto alla Commissione europea l'attivazione della clausola di salvaguardia nazionale del Patto di Stabilità e Crescita, per escludere dal conteggio del deficit le spese militari previste per il periodo 2025-2028. Una richiesta prontamente accolta e sostenuta dalla Commissione europea presieduta dalla persona più guerrafondaia della storia dell'UE, Ursula von der Leyen.
Secondo quanto dichiarato da una portavoce del ministero delle Finanze tedesco a LaPresse, "l'aumento della spesa per la difesa è essenziale" e l'attivazione della clausola "consentirà di aumentare la spesa per la difesa nazionale, mantenendo al contempo la sostenibilità fiscale".
Siamo davanti all’ennesima dimostrazione di un’Europa in cui le regole vengono applicate con brutalità ai Paesi del Sud quando si tratta di tagliare servizi pubblici, pensioni e salari, ma vengono prontamente sospese quando servono a rafforzare la macchina militare tedesca o i loro interessi.
Non va dimenticato che le stesse regole oggi considerate "flessibili" hanno devastato l'economia greca, affamato milioni di cittadini, distrutto welfare e diritti sociali in nome di una rigidità presentata allora come inevitabile e non negoziabile. Oggi, di fronte alla necessità del riarmo tedesco, quella stessa rigidità viene spazzata via senza alcuna vergogna.
È un segnale gravissimo. Si sta costruendo un’Europa sempre più guerrafondaia e asservita agli interessi di Berlino, delle aziende che producono armi e dei grandi fondi finanziari, mentre si affossa ogni speranza di una politica fondata sulla solidarietà e sulla pace. Di fronte a questo nuovo scenario, l'unica certezza è che a pagare il prezzo più alto saranno ancora una volta i cittadini europei.
T.me/GiuseppeSalamone
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