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sabato 22 novembre 2025

Manovra: Cgil, senza stop a fiscal drag è colpo a classe media Sindacato, sono protetti i milionari

 


Manovra: Cgil, senza stop a fiscal drag è colpo a classe media

Sindacato, sono protetti i milionari

(ANSA) - ROMA, 22 NOV - "Senza neutralizzare il fiscal drag,

indicizzando l'Irpef all'inflazione, il Governo non aiuta la

cosiddetta classe media, ma ne favorisce, anzi ne determina

l'impoverimento" e protegge "i milionari". Lo afferma la Cgil il

ui ufficio econonomico sottolinea, in una simulazione, come sia

"da un minimo di circa 1,9 mila euro a un massimo di oltre 3,6

mila euro: questo il drenaggio cumulato subìto nel triennio

2023-2025 dai salari compresi tra 28 e 50 mila euro lordi. "I

benefici che la manovra di bilancio 2026 garantirà a queste

fasce di reddito, attraverso la riduzione della seconda aliquota

Irpef dal 35% al 33%, oscillano tra 0 e 440 euro l'anno".   

 Per esempio, "un reddito di 30 mila euro lordi annui ha

subìto nel triennio 2023-2025 un drenaggio fiscale di 2.807 euro

e riceverà dalla riduzione della seconda aliquota Irpef un

beneficio di appena 40 euro all'anno. Nel caso di 35 mila euro

lordi annui, a fronte di un drenaggio di 3.340 euro ci saranno

benefici per solo 140 euro all'anno. Infine, per un reddito di

40 mila euro lordi annui, il drenaggio ammonta a 3.639 euro

contro un beneficio di soltanto 240 euro all'anno.". (ANSA).

22/11/2025 13:53

Manovra:Cgil,senza stop a fiscal drag è colpo a classe media (2)

(ANSA) - ROMA, 22 NOV - "Il Ministro Giorgetti - dichiara il

segretario confederale della Cgil Christian Ferrari - ha tenuto

a sottolineare che con 40mila euro lordi all'anno non si è

ricchi. Lo sappiamo benissimo. Ma non basta dirlo, occorre

assumere decisioni conseguenti, cosa che l'Esecutivo si guarda

bene dal fare. Anzi, la sua politica fiscale va nella direzione

opposta rispetto alla volontà sbandierata di voler sostenere i

redditi medi".    Secondo Ferrari "coloro che invece vengono protetti, senza se

e senza ma, sono i milionari e i miliardari, come dimostra il no

alla nostra proposta di istituire un contributo di solidarietà

pari all'1,3% per i 500mila contribuenti più ricchi. Frutterebbe

26 miliardi di euro. Si è gridato allo scandalo. Molto meglio,

per la Maggioranza, sottrarre surrettiziamente 25 miliardi di

euro a chi vive di salario e di pensione. E utilizzare quelle

risorse non per finanziare la spesa sociale, come pure avevamo

chiesto, ma per uscire prima del previsto dalla procedura di

infrazione, in modo da attivare già l'anno prossimo la Clausola

di Salvaguardia per scomputare dal Patto di Stabilità la spesa

per il riarmo (+23 miliardi nel triennio 2026-2028)".

"Il risultato di questa linea di politica economica è - prosegue

il segretario confederale - sotto gli occhi di tutti: secondo

Bruxelles, saremo l'unico Paese dell'Unione europea con un PIL

inferiore all'1% nel prossimo biennio. E non potrebbe essere

altrimenti, visto che non si rilancia la domanda interna e non

si sostiene, attraverso gli investimenti pubblici, alcuna

politica industriale; l'austerità colpisce sanità, istruzione,

non autosufficienza, politiche abitative, trasporto pubblico,

trasferimenti a Regioni ed Enti Locali e, inoltre, si continua a

fare cassa sulla previdenza, penalizzando le pensioni in essere

e aumentando indiscriminatamente l'età pensionabile.".    

 "C'è chi ci chiede i motivi dello sciopero generale del

prossimo 12 dicembre. Sono quelli appena elencati e ci sembrano

più che sufficienti. Non ci rassegniamo al declino del Paese e

all'impoverimento della stragrande maggioranza dei cittadini

italiani", conclude Ferrari. (ANSA).

22/11/2025 13:54

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