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giovedì 13 novembre 2025

PA: ASPMI, 'INIQUA LA NORMA SULLE TRATTENUTE AUTOMATICHE DELLO STIPENDIO DI STATALI CON DEBITI' =

LAB0029 7 LAV 0 LAB LAV NAZ PA: ASPMI, 'INIQUA LA NORMA SULLE TRATTENUTE AUTOMATICHE DELLO STIPENDIO DI STATALI CON DEBITI' = per l'associazione sindacale professionisti militari il provvedimento colpirà anche migliaia di militari, già gravati da anni di sacrifici e stipendi inadeguati Roma, 13 nov. (Labitalia) - "Dal 1° gennaio 2026 entrerà in vigore una misura che consideriamo profondamente iniqua: i dipendenti pubblici con cartelle esattoriali non pagate superiori a 5.000 euro subiranno trattenute automatiche sullo stipendio fino a un settimo della retribuzione mensile, pari al 14% del salario. Una penalizzazione che riguarderà migliaia di lavoratori della pubblica amministrazione e che, secondo le stime del ministero dell'Economia, produrrà un recupero di appena 36 milioni di euro nel 2026". Così in una nota Francesco Gentile, segretario generale dell'Aspmi, l'associazione sindacale professionisti militari, denuncia ieri "un provvedimento iniquo che colpirà anche migliaia di militari, già gravati da anni di sacrifici e stipendi inadeguati". "Come Aspmi - prosegue Gentile - non consideriamo accettabile che lo Stato scelga di colpire i propri dipendenti per fare cassa, mentre per tutti gli altri contribuenti continuano a valere le regole di sempre: rateizzazioni, sospensioni, moratorie e definizioni agevolate. La nuova norma, prevista dall'articolo 144 del decreto legislativo n. 33 del 24 marzo 2025, estende infatti i controlli anche ai lavoratori con stipendi tra 2.500 e 5.000 euro, obbligando le amministrazioni pubbliche a segnalare chi risulta moroso all'Agenzia della Riscossione e ad avviare immediatamente le procedure di pignoramento". "Denunciamo con forza questa disparità di trattamento. Nel nostro Paese ci sono oltre 22 milioni di contribuenti con debiti fiscali che complessivamente superano i 1.200 miliardi di euro. Tuttavia, la stretta riguarda soltanto gli statali, come se il problema dell'evasione e dell'insolvenza potesse essere risolto sottraendo risorse a chi lavora ogni giorno per garantire il funzionamento delle istituzioni. Riteniamo che una vera giustizia fiscale non possa basarsi su due pesi e due misure, serve equità. Se esistono strumenti di rateizzazione e di definizione agevolata, questi devono valere per tutti, senza distinzioni. Come Aspmi - conclude il segretario generale - non accetteremo che le difficoltà economiche dei lavoratori pubblici diventino il pretesto per nuovi prelievi forzosi". (Red-Lab/Labitalia) ISSN 2499 - 3166 13-NOV-25 10:14  

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