Cassazione: reato vendere Bitcoin senza 'licenza', sono 'prodotti finanziari'
(Il Sole 24 Ore Radiocor) - Roma, 12 dic - La vendita di criptovalute è assimilabile all'offerta di un "prodotto finanziario", ragion per cui può essere effettuata soltanto da soggetti abilitati secondo le prescrizioni del Testo unico della finanza (Tuf): altrimenti scatta il reato di prestazione abusiva di servizi di investimento. Lo ha stabilito la Corte di cassazione, con la sentenza n. 40072 depositata oggi, confermando la condanna di un cittadino cinese a quattro anni e quattro mesi di reclusione (oltre 12mila euro di multa) per il reato di riciclaggio, unificato dal vincolo della continuazione con quello previsto dal Tuf (all'art. 166, co. 1, lett. c)). L'imputato si era difeso sostenendo di svolgere semplicemente un servizio di "compro/vendo USDT/criptovaluta in modo decentralizzato", ossia in un'attività di cambio tra valuta avente corso legale (contanti) e valuta virtuale e viceversa. Una tesi che non ha convinto la Suprema corte.
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(RADIOCOR) 12-12-25 16:21:43 (0435)AVV 5 NNNN
(Il Sole 24 Ore Radiocor) - Roma, 12 dic - La vendita di criptovalute è assimilabile all'offerta di un "prodotto finanziario", ragion per cui può essere effettuata soltanto da soggetti abilitati secondo le prescrizioni del Testo unico della finanza (Tuf): altrimenti scatta il reato di prestazione abusiva di servizi di investimento. Lo ha stabilito la Corte di cassazione, con la sentenza n. 40072 depositata oggi, confermando la condanna di un cittadino cinese a quattro anni e quattro mesi di reclusione (oltre 12mila euro di multa) per il reato di riciclaggio, unificato dal vincolo della continuazione con quello previsto dal Tuf (all'art. 166, co. 1, lett. c)). L'imputato si era difeso sostenendo di svolgere semplicemente un servizio di "compro/vendo USDT/criptovaluta in modo decentralizzato", ossia in un'attività di cambio tra valuta avente corso legale (contanti) e valuta virtuale e viceversa. Una tesi che non ha convinto la Suprema corte.
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Cassazione: reato vendere Bitcoin senza 'licenza', sono 'prodotti finanziari' -2-
Cassazione: reato vendere Bitcoin senza 'licenza', sono 'prodotti finanziari' -2-
(Il Sole 24 Ore Radiocor) - Roma, 12 dic - La II Sezione penale, infatti, sottolinea che "la vendita di bitcoin veniva reclamizzata come una vera e propria proposta di investimento, tanto che si davano informazioni idonee a mettere i risparmiatori in grado di valutare se aderire o meno all'iniziativa, proponendosi l'imputato quale acquirente e gestore per conto di anonimi fornitori di portafogli di moneta virtuale". Confermata anche la confisca della criptovaluta per oltre mezzo milione di euro. Per la Suprema corte la valuta virtuale (che non è il profitto del reato) rappresenta il "prodotto del reato", in quanto "se il denaro contante conferito è l'oggetto materiale della condotta, la criptovaluta ne rappresenta il bene sostitutivo e, dunque, il risultato dell'operazioni di riciclaggio". "La lecita vestizione delle somme provenienti dal delitto presupposto – conclude - costituisce, infatti, il risultato empirico dell'attività delittuosa".
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