Translate

mercoledì 6 ottobre 2010

P.O.N. Sicurezza per lo sviluppo, Obiettivo Convergenza 2007-2013. Obiettivo Operativo 2.7 - Ispettorato Generale di Amministrazione: Progetto "Banca dati buone pratiche per la diffusione, l'interscambio e l'utilizzazione delle buone pratiche amministrative adottate a livello locale nelle Regioni Calabria, Campania, Puglia e Sicilia", approvato il 9 giugno 2010.

Ministero dell'interno
Circ. 24-9-2010 n. 910
P.O.N. Sicurezza per lo sviluppo, Obiettivo Convergenza 2007-2013. Obiettivo Operativo 2.7 - Ispettorato Generale di Amministrazione: Progetto "Banca dati buone pratiche per la diffusione, l'interscambio e l'utilizzazione delle buone pratiche amministrative adottate a livello locale nelle Regioni Calabria, Campania, Puglia e Sicilia", approvato il 9 giugno 2010.
Emanata dal Ministero dell'interno, Ispettorato generale di amministrazione.
Circ. 24 settembre 2010, n. 910 (1).
P.O.N. Sicurezza per lo sviluppo, Obiettivo Convergenza 2007-2013. Obiettivo Operativo 2.7 - Ispettorato Generale di Amministrazione: Progetto "Banca dati buone pratiche per la diffusione, l'interscambio e l'utilizzazione delle buone pratiche amministrative adottate a livello locale nelle Regioni Calabria, Campania, Puglia e Sicilia", approvato il 9 giugno 2010.

(1) Emanata dal Ministero dell'interno, Ispettorato generale di amministrazione.



Signori Prefetti delle regioni Calabria Campania Puglia e Sicilia
Loro sedi
Signori Prefetti delle restanti regioni
Loro sedi
Commissario dello Stato per la regione Sicilia
Palermo
Rappresentante del Governo per la regione Sardegna
Cagliari
Commissario del Governo nella regione Friuli Venezia Giulia
Trieste
Presidente della commissione di coordinamento della regione Valle d'Aosta
Aosta
Commissario del Governo per la provincia autonoma di Trento
Commissario del Governo per la provincia autonoma di Bolzano
Gabinetto del ministro
Sede
Dipartimento per le politiche del personale e dell'amministrazione civile e per le risorse strumentali e finanziarie
Dipartimento della pubblica sicurezza
Dipartimento per gli affari interni e territoriali
Dipartimento per le libertà civili e l'immigrazione
Dipartimento dei vigili del fuoco, del soccorso pubblico e della difesa civile
Loro sedi
Vice Direttore generale della pubblica sicurezza con funzioni vicarie - Autorità di gestione responsabile del programma operativo sicurezza per lo sviluppo obiettivo convergenza 2007-2013
Sede
Presidente dell'organismo indipendente di valutazione della performance
Sede
Direttore dell'agenzia nazionale per i beni sequestrati e confiscati alla criminalità organizzata
Roma
Commissario per il coordinamento delle iniziative di solidarietà per le vittime dei reati di tipo mafioso
Roma
Commissario straordinario del governo per le persone scomparse
Roma
Commissario straordinario del governo per il coordinamento delle iniziative antiracket ed antiusura
Roma












































































































Come è noto, il P.O.N. (Programma Operativo Nazionale) Sicurezza per lo Sviluppo -Obiettivo Convergenza 2007-2013 si propone di migliorare le condizioni di sicurezza nelle regioni Obiettivo Convergenza: Calabria, Campania, Puglia e Sicilia.
Il Programma, che è cofinanziato dall'Unione Europea (50% Fondo Europeo di Sviluppo Regionale - FESR) e dallo Stato italiano, interessa le regioni sopramenzionate - rientranti nell'Obiettivo Convergenza 2007-2013 in ragione del fatto che il loro PIL è inferiore al 75% della media comunitaria - per favorirne la coesione sociale ed economica.
Obiettivo globale del Programma è quello di diffondere migliori condizioni di sicurezza, giustizia e legalità per i cittadini e le imprese, in quelle regioni in cui i fenomeni criminali limitano fortemente lo sviluppo economico. Il P.O.N. Sicurezza, di cui è titolare il Dipartimento della Pubblica Sicurezza, vede la collaborazione di tutte le Forze di Polizia e il coinvolgimento delle realtà istituzionali locali.
In data 9 giugno 2010 è stato approvato il Progetto indicato in oggetto, elaborato e di cui è titolare l'Ispettorato Generale di Amministrazione (I.G.A.), con un budget complessivo di 6.443.250,00 Euro, della durata di 2 anni.

Gli obiettivi generali del Progetto P.O.N. Banca dati "Buone pratiche" dell'I.G.A. sono i seguenti:
- definizione e creazione di un Sistema informatico condiviso tra le Prefetture - UTG delle Regioni CONV., (Campania, Calabria, Puglia e Sicilia) e l'I.G.A., che permetta di rendere conoscibili e replicabili le migliori prassi operative e gestionali, ideate e attuate dalle Prefetture - UTG negli ambiti operativi di propria pertinenza;
- inquadramento del processo di informatizzazione nel più ampio scenario delle attività ispettive svolte dall'I.G.A.;
- focalizzazione del Progetto sugli ambiti operativi riguardanti la sicurezza in senso stretto e, più in generale, sui processi finalizzati a garantire la diffusione della legalità intesa come pre-condizione della sicurezza e dello sviluppo socio-economico;
- pubblicizzazione delle esperienze positive raccolte, per aumentare la consapevolezza dei cittadini sulle attività delle Prefetture - UTG, incidendo così sulla sicurezza percepita.

Il Progetto "Buone Pratiche" si articolerà nelle seguenti attività:
- Attività preparatoria: nel corso di questa attività verrà analizzato il concetto di buona pratica applicabile alla realtà delle Prefetture - UTG e si definirà la metodologia generale per la loro individuazione, rilevazione, valutazione e diffusione, nel contesto più generale delle attività ispettive svolte dall'I.G.A.;
- Realizzazione della Banca dati buone pratiche: nel corso di questa attività verrà realizzato il sistema informatico di supporto all'attuazione della metodologia di rilevazione e valorizzazione delle "buone pratiche"; inoltre, si catalogheranno le fonti informative e si descriveranno l'organizzazione e i processi operativi delle Prefetture - UTG, al fine di costituire un quadro informativo di riferimento completo per le buone pratiche oggetto di studio e di diffusione;
- Potenziamento tecnologico: il sistema informatico, realizzato con l'attività precedente, sarà installato in due nuovi impianti che saranno realizzati presso i CED delle Prefetture - UTG di Bari (impianto primario) e di Napoli (impianto secondario di disaster recovery). Il Progetto prevede inoltre il potenziamento della dotazione tecnologica delle Prefetture - UTG nelle regioni Obiettivo CONV., con 250 postazioni di lavoro attrezzate e con 25 monitor informativi, che permettano la creazione di punti di accesso rivolti ai cittadini, per la diffusione di notizie riguardanti le buone pratiche amministrative attuate sul territorio con il concorso delle Prefetture - UTG;
- Addestramento del personale per l'applicazione della metodologia informatizzata: il Progetto buone pratiche prevede un insieme di sessioni di formazione rivolte al personale delle Prefetture - UTG, con il fine di illustrare, applicandola al contesto operativo di ogni Prefettura e con il supporto del sistema informatico realizzato, la metodologia di individuazione, rilevazione, valutazione e diffusione delle buone pratiche;
- Attività di informazione e comunicazione: il Progetto prevede la predisposizione di un articolato piano informativo e organizzativo, volto ad attuare in tutte le Prefetture - UTG il processo di raccolta, valutazione, documentazione e valorizzazione delle buone pratiche. Tale processo di informazione sarà avviato mediante incontri iniziali di lavoro presso le 5 Prefetture coordinatrici (Catanzaro, Napoli, Palermo, Bari e Catania) delle Regioni Obiettivo CONV., alle quali parteciperanno responsabili dell'I.G.A. e di ogni Prefettura - UTG presente sul territorio di interesse, e alle quali saranno invitati rappresentanti degli enti locali. Tali incontri iniziali permetteranno la costituzione di altrettanti gruppi di lavoro che attueranno su casi concreti individuati in sede locale la metodologia informatizzata di raccolta, valutazione, documentazione e valorizzazione delle buone pratiche. L'attività di ogni gruppo di lavoro si articolerà in incontri operativi in sede locale, realizzazione di eventi di sensibilizzazione presso i comuni capoluoghi di provincia, stipula di convenzioni con altri enti pubblici presenti sul territorio per rendere pubbliche e fruibili le loro buone pratiche. L'attività si completerà con l'organizzazione di un evento conclusivo per la presentazione finale, alle istituzioni e alla cittadinanza, delle buone pratiche individuate e valorizzate.
Sotto il profilo organizzativo, il Progetto sarà guidato dall'I.G.A. con il concorso di responsabili delle Prefetture - UTG coordinatrici dei quattro ambiti regionali.
Le attività svolte in ogni ambito regionale saranno "governate" da un corrispondente Gruppo di coordinamento regionale, al quale parteciperanno responsabili di tutte le Prefetture - UTG presenti sul territorio regionale.
A tal fine, l'I.G.A., al suo interno, ha costituito:
- un team amministrativo, per la gestione di tutti gli aspetti amministrativi inerenti il Progetto;
- un team informatico, per il coordinamento e il monitoraggio di tutte le attività riguardanti lo sviluppo del sistema informatico e la realizzazione degli impianti tecnologici che saranno affidate a soggetti attuatori da selezionare attraverso apposite procedure di gara.

Alla luce di quanto illustrato, ed in relazione all'avvio operativo del Progetto P.O.N. "Buone pratiche" di questo Ispettorato Generale di Amministrazione, si invitano le SS.LL. a voler cortesemente fornire la massima collaborazione.
In particolare, si richiama l'attenzione dei Sigg. Prefetti delle Regioni Calabria, Campania, Puglia e Sicilia, in ispecie delle sedi che saranno oggetto delle imminenti visite ispettive programmate per i mesi di settembre/dicembre c.a. a voler fin d'ora individuare, e possibilmente già nel corso della visita ispettiva comunicare, il referente della Prefettura - UTG per il Progetto P.O.N. di cui trattasi.
Lo stesso dicasi per i Sigg. Prefetti delle Regioni interessate, non oggetto di visita ispettiva, a cui si rivolge l'invito a comunicare entro 20 giorni dalla presente il nominativo del referente locale del Progetto.
Per quanto concerne i Sigg. Prefetti delle sedi capoluogo delle Regioni Conv., si fa riserva di definire, quanto prima, d'intesa con le SS.LL. un calendario degli incontri per delineare il quadro di avanzamento degli step e degli interventi previsti dal Progetto.
In particolare, in vista dei sopradescritti incontri iniziali di lavoro previsti presso le 5 Prefetture - UTG coordinatrici - ai quali parteciperanno responsabili dell'I.G.A., delle Prefetture - UTG dell'ambito regionale di riferimento e gli enti locali, ai fini della costituzione di altrettanti gruppi di lavoro - si invitano i Sigg. Prefetti di Catanzaro, Napoli, Palermo, Bari e Catania, a voler, fin d'ora, attivarsi sotto il profilo organizzativo provvedendo ad invitare i rappresentanti degli enti locali.
Per quanto concerne i restanti Uffici, cui si è portato a conoscenza il Progetto in esame, si invita a segnalare eventuali "Buone pratiche" amministrative che si ritenessero meritevoli di essere utilizzate come modello da valorizzare e replicare in sede locale. A tal fine, oltre alla via ordinaria potranno essere utilizzate le caselle di posta elettronica segreteria.prefettociclosi@intemo.it e belinda.boccia@interno.it.

Il Capo dell'ispettorato generale
Mario Ciclosi

Assegnazione risorse finanziarie da destinare alle istituzioni scolastiche di istruzione secondaria statali e paritarie per gli studenti che hanno conseguito il diploma nell'anno scolastico 2009/2010 con la votazione di 100 e l'attribuzione della lode.

Ministero dell'istruzione, dell'università e della ricerca
Circ. 28-9-2010 n. 83
Assegnazione risorse finanziarie da destinare alle istituzioni scolastiche di istruzione secondaria statali e paritarie per gli studenti che hanno conseguito il diploma nell'anno scolastico 2009/2010 con la votazione di 100 e l'attribuzione della lode.
Emanata dal Ministero dell'istruzione, dell'università e della ricerca, Dipartimento per l'istruzione, Direzione generale per gli ordinamenti scolastici e per l'autonomia scolastica - Ufficio VII.
Circ. 28 settembre 2010, n. 83 (1).
Assegnazione risorse finanziarie da destinare alle istituzioni scolastiche di istruzione secondaria statali e paritarie per gli studenti che hanno conseguito il diploma nell'anno scolastico 2009/2010 con la votazione di 100 e l'attribuzione della lode.

(1) Emanata dal Ministero dell'istruzione, dell'università e della ricerca, Dipartimento per l'istruzione, Direzione generale per gli ordinamenti scolastici e per l'autonomia scolastica - Ufficio VII.


 
Ai
Direttori generali degli uffici scolastici regionali
   
Loro sedi
e, p.c.:
Al
Capo di Gabinetto
   
Sede
 
Al
Capo del dipartimento per l’istruzione
   
Sede
 
Al
Capo del dipartimento per la programmazione
   
Sede
 
Ai
Direttori generali degli uffici dell’amministrazione centrale
   
Sede
 
Ai
Dirigenti scolastici delle istituzioni scolastiche di istruzione secondaria superiore statali e paritarie
   
Loro sedi
 
Ai
Presidenti delle giunte regionali
   
Loro sedi






Si fa riferimento alla Circ. 16 dicembre 2009, n. 98 con la quale questa Direzione generale ha informato le SS.LL. e, fra gli altri, anche i dirigenti scolastici delle istituzioni scolastiche di istruzione secondaria superiore, statali e paritarie, che il Ministro, con decreto del 22 ottobre 2009, aveva definito il programma delle eccellenze per riconoscere i risultati elevati raggiunti dagli studenti nelle procedure di confronto individuate in specifici ambiti disciplinari per l’anno scolastico 2009/2010 e nel superamento degli esami di Stato con la votazione di 100 e l’attribuzione della lode.
Al riguardo, si comunica che, sulla base degli esiti del monitoraggio condotto dalla Direzione generale per i sistemi informativi, si è provveduto a dare esecuzione al dettato dell’art. 5, comma 1, punto II, del sopra citato decreto ministeriale, determinando con provvedimento direttoriale del 15 settembre 2010 l’importo di euro 650,00 (seicentocinquanta) da assegnare pro-capite agli studenti che hanno conseguito il diploma di istruzione secondaria superiore con la votazione di 100 e lode nello scorso anno scolastico e le risorse finanziarie da destinare alle relative istituzioni scolastiche, tramite gli Uffici scolastici regionali, sulla base del numero degli stessi beneficiari individuati per ciascuna regione.
Le SS. LL., pertanto, non appena riceveranno tali fondi, erogati con singoli ordini di accreditamento, provvederanno a loro volta ad assegnare le specifiche risorse finanziarie alle scuole statali e paritarie del proprio territorio sulla base del numero degli alunni meritevoli di cui all’elenco inviato alle SS.LL. per posta elettronica da questa Direzione Generale.
In tale occasione, sarà opportuno suggerire, ai dirigenti scolastici interessati di procedere alla premiazione degli stessi studenti meritevoli, dopo avere individuato una delle forme di incentivo previste dall’art. 4 del decreto legislativo 29 dicembre 2007, n. 262, nel corso di un’apposita cerimonia organizzata con le rappresentanze delle categorie interne ed esterne e delle famiglie.
Si rimane a disposizione per eventuali, ulteriori chiarimenti.
Si informa, infine, che è in corso la rilevazione degli studenti che hanno raggiunto i risultati più elevati nell’ambito della gare e competizioni riguardanti le eccellenze individuate negli specifici ambiti disciplinari con la tabella A allegata al decreto ministeriale del 22 ottobre 2009.

Il Direttore generale
Mario G. Dutto



Allegato

Il Direttore generale

Vista la legge 28 marzo 2003, n. 53, di delega al Governo per la definizione delle norme generali sull'istruzione e dei livelli essenziali delle prestazioni in materia di istruzione e formazione professionale;
Visto il decreto del Presidente della Repubblica 8 marzo 1999, n. 275, avente a oggetto il Regolamento recante norme in materia di autonomia delle istituzioni scolastiche ai sensi dell'art. 21 della legge 15 marzo 1997, n. 59;
Vista la legge 10 marzo 2000, n. 62, recante norme per la parità scolastica e disposizioni sul diritto allo studio ed all'istruzione, e le successive modificazioni;
Vista la legge 11 gennaio 2007, n. 1, con particolare riferimento all'articolo 2, comma 1, lettera d), con la quale il Governo è stato delegato ad adottare decreti legislativi finalizzati, tra l'altro, ad "incentivare l'eccellenza degli studenti, ottenuta a vario titolo sulla base dei percorsi di istruzione";
Visto il decreto legislativo 29 dicembre 2007, n. 262, recante disposizioni per incentivare le eccellenze degli studenti nei percorsi di istruzione superiore delle scuole statali e paritarie;
Vista la legge 23 dicembre 2009, n. 192, di approvazione del bilancio di previsione dello Stato per l'anno finanziario 2010 e, in particolare, lo stato di previsione del Ministero dell'Istruzione dell'Università e della Ricerca;
Visto il D.M. 30 dicembre 2009 del Ministro dell'Economia e delle Finanze, concernente la ripartizione in capitoli delle unità previsionali di base relative al Bilancio di previsione dello Stato per l'anno finanziario 2010;
Visto il D.M. n. 1 del 4 gennaio 2010 con il quale sono state assegnate le risorse finanziarie 2010 ai titolari dei centri di responsabilità amministrativa del Ministero dell'Istruzione, dell'Università e della Ricerca;
Visto il decreto dipartimentale n. 1 del 16 febbraio 2010 con il quale il Capo del Dipartimento per l'istruzione ha affidato al Direttore generale per gli ordinamenti scolastici e per l'autonomia scolastica le risorse finanziarie assegnate con il D.M. n. 1 del 4 gennaio 2010, sopra richiamato, fra cui uno stanziamento di Euro 3.796.578,00, di competenza e di cassa, sul capitolo 1512 - piano gestionale 1 - "incentivi di natura economica finalizzati alla prosecuzione degli studi da assegnare agli studenti che abbiano conseguito risultati scolastici di particolare valore";
Visto il D.M. 22 ottobre 2009, registrato alla Corte dei Conti il 27 novembre 2009, reg. 7, fg. 29, con il quale è stato definito il programma di individuazione delle eccellenze per l'anno scolastico 2009/2010, al fine di riconoscere i risultati più elevati raggiunti dagli studenti delle scuole secondarie di secondo grado statali e paritarie;
Rilevato che con il predetto provvedimento ministeriale del 27 novembre 2009 sono state ripartite le risorse finanziarie di cui allo stanziamento del cap. 1512 in misura indicativa di 1/3 in favore degli studenti risultati vincitori nelle competizioni indicate nella tabella A annessa allo stesso provvedimento e nella misura indicativa di 2/3 per la premiazione degli studenti che hanno ottenuto la votazione di 100 e lode agli esami di Stato conclusivi dei corsi di istruzione secondaria superiore, ferma restando la possibilità di utilizzare indistintamente le predette risorse finanziarie;
Considerato che la quota riservata agli studenti che hanno conseguito la più alta votazione agli esami di Stato dell'anno scolastico 2009/2010 deve essere ripartita proporzionalmente al numero degli studenti rilevati aventi titolo, secondo quanto stabilito dall'art. 5 - punto II - del più volte citato D.M. 27 novembre 2009;
Visto l'elenco degli studenti ripartito per regione che hanno superato l'esame di Stato nell'a.s. 2009/2010 con il punteggio di 100 e lode, inviato dalla Direzione Generale per gli studi, la statistica e i sistemi informativi;
Ritenuto di dover procedere alla determinazione della quota pro-capite spettante a ciascuno studente diplomatosi con il punteggio di 100 e lode nell'a.s. 2009/2010 e di assegnare le risorse finanziarie corrispondenti agli Uffici Scolastici Regionali nel cui ambito territoriale sono collocati gli Istituti frequentati dagli studenti beneficiari;

Decreta

Articolo 1

Entro i limiti dello stanziamento del capitolo 1512 dello stato di previsione del Ministero dell'Istruzione, dell'Università e della Ricerca per l'anno 2010, agli studenti delle Istituzioni scolastiche statali e paritarie che hanno conseguito un punteggio di 100 negli esami di Stato dell'anno scolastico 2009/2010 con l'attribuzione della lode è riconosciuto un incentivo di Euro 650,00 (seicentocinquanta/00) pro-capite.
Resta ferma la possibilità di incrementare il predetto ammontare, qualora dovessero rendersi disponibili ulteriori risorse finanziarie da poter utilizzare a tali fini.

Articolo 2

L'assegnazione delle risorse finanziarie necessarie per la corresponsione dei predetti incentivi è disposta a favore degli Uffici Scolastici Regionali sulla base del piano di ripartizione contenuto nell'allegato A accluso al presente provvedimento, in relazione al numero di studenti beneficiari per ciascuna regione.

Articolo 3

Gli incentivi saranno corrisposti dalle scuole di appartenenza, cui i rispettivi Uffici Scolastici Regionali provvederanno ad assegnare le relative risorse finanziarie, sotto forma di uno dei benefici previsti dall'art. 4 del decreto legislativo 29 dicembre 2007, n. 262, come qui di seguito riportato:
a) benefit e accreditamenti per l'accesso a biblioteche, musei, istituti e luoghi della cultura;
b) ammissione a tirocini formativi;
c) partecipazione ad iniziative formative organizzate da centri scientifici nazionali con destinazione rivolta alla qualità della formazione scolastica;
d) viaggi di istruzione e visite presso centri specialistici;
e) benefici di tipo economico;
f) altre forme di incentivo secondo intese e accordi stabiliti con soggetti pubblici e privati.
Il presente decreto è soggetto ai controlli di legge.

Il Direttore generale
Mario G. Dutto



Allegato A

Ufficio Scolastico Regionale
Numero diplomati con 100 e lode
Quota pro-capite
Risorse finanziarie assegnate (in euro)
       
ABRUZZO
126
650,00
81.900,00
BASILICATA
52
650,00
33.800,00
CALABRIA
375
650,00
243.750,00
CAMPANIA
504
650,00
327.600,00
EMILIA ROMAGNA
351
650,00
228.150,00
FRIULI VENEZIA GIULIA
49
650,00
31.850,00
LAZIO
363
650,00
235.950,00
LIGURIA
78
650,00
50.700,00
LOMBARDIA
278
650,00
180.700,00
MARCHE
157
650,00
102.050,00
MOLISE
21
650,00
13.650,00
PIEMONTE
221
650,00
143.650,00
PUGLIA
656
650,00
426.400,00
SARDEGNA
104
650,00
67.600,00
SICILIA
432
650,00
280.800,00
TOSCANA
199
650,00
129.350,00
UMBRIA
93
650,00
60.450,00
VENETO
232
650,00
150.800,00
   
650,00
 
Totale Italia
4291
650,00
2.789.150,00







D.Lgs. 29 dicembre 2007, n. 262, art. 4

Ciò che appare all'estero

Questo video è stato censurato e non è mai stato trasmesso in tv italiane questo alla faccia di quelle tv che dicono di essere indipentendi. la figura di un rappresentante che fuori dall'italian non puo aprire bocca altrimenti solo con le domante si sente insultato.

"Di Pietro porta in Senato il caso Schifani"


"Il Colle a Maroni: comportati da Ministro" --

Cartellino giallo!


Pedaggi GRA ...."Anche i poliziotti sono arrabbiati per il pedaggio:...."


Violazioni al codice della strada: il termine per pagare la sanzione in misura ridotta è perentorio

Corte di cassazione

Sezione II civile

Sentenza 23 settembre 2010, n. 20084





RITENUTO

che con ricorso depositato in cancelleria il 5 ottobre 2004 ----- ha impugnato la cartella esattoriale n. 0------ emessa dalla E.Tr. s.p.a. e notificata in data 10 settembre 2004 per l'importo di euro 38,69 quale sanzione per violazione al codice della strada, deducendo l'illegittimità della stessa, avendo esso provveduto al pagamento della somma richiesta mediante versamento in conto corrente postale in data 24 settembre 2003;

che, nella resistenza della Prefettura di Reggio Calabria, il Giudice di pace di Gioiosa Jonica, con sentenza n. 95 depositata il 28 febbraio 2005, ha accolto il ricorso;

che per la cassazione della sentenza del Giudice di pace la Prefettura ha proposto ricorso, con atto notificato a mezzo del servizio postale il 14 ottobre 2005, sulla base di un motivo;

che l'intimato non ha svolto attività difensiva in questa sede.

CONSIDERATO

che, preliminarmente, il ricorso è da ritenere ammissibile, avendo il ricorrente prodotto l'avviso di ricevimento del piego raccomandato utilizzato per la notificazione a mezzo del servizio postale;

che l'unico motivo, con il quale si denuncia violazione e falsa applicazione degli artt. 202, 203 e 206 del d.lgs. 30 aprile 1992, n. 285, e dell'art. 389 del d.P.R. 16 dicembre 1992, n. 495, è manifestamente fondato;

che, nel caso di specie, essendo stata contestata immediatamente la violazione dell'art. 152 del codice della strada al C. con verbale del 25 luglio 2003, lo stesso poteva legittimamente effettuare il pagamento in misura ridotta entro il sessantesimo giorno dalla contestazione, ai sensi dell'art. 202, comma 1, del codice della strada, ossia entro il 23 settembre 2003;

che, invece, il pagamento è stato effettuato il 24 settembre 2003, ossia il giorno successivo alla scadenza di legge;

che, pertanto, ha errato il Giudice di pace a ritenere insussistente il credito erariale, pur essendo stata la sanzione amministrativa pagata in data successiva al termine di sessanta giorni previsto dal citato art. 202, comma 1, per il pagamento in misura ridotta (cfr. art. 389, comma 3, del regolamento di esecuzione del codice della strada);

che, infatti, a norma dell'art. 203, comma 3, del codice della strada, qualora non sia avvenuto, nei termini, il pagamento in misura ridotta, il verbale costituisce titolo esecutivo per una somma pari alla metà del massimo della sanzione edittale e per le spese del procedimento, mentre la somma pagata in ritardo dal contravventore va trattenuta come acconto sul totale;

che, pertanto, il ricorso deve essere accolto;

che, cassata la sentenza impugnata, la causa può essere decisa nel merito, ai sensi dell'art. 384 c.p.c., non essendo necessari ulteriori accertamenti di fatto, con il rigetto della proposta opposizione alla cartella esattoriale;

che le spese del giudizio di cassazione - le uniche sulle quali occorre provvedere, non essendosi la Prefettura difesa per il tramite dell'Avvocatura dinanzi al Giudice di pace - vengono liquidate come da dispositivo e seguono la soccombenza.

P.Q.M.

La Corte accoglie il ricorso, cassa la sentenza impugnata e, decidendo nel merito, rigetta la proposta opposizione a cartella esattoriale. Condanna il C. al rimborso delle spese processuali sostenute dall'Amministrazione ricorrente, che liquida in euro 400 per onorari, oltre alle spese prenotate a debito



Pedaggio GRA - Trovato un sito dell'Anas dove si possono mandare commenti e pareri - tutti su questo sito con i nostri commenti "Pedaggi Gra: lettori giornale telematico Anas sono favorevoli"


e mail 2

fax  06-72291412
     06-4456224
     06-4454956
     06-4454948
       06-44700852

INT - Pedaggi Gra: lettori giornale telematico Anas sono favorevoli
Il sì al ticket se serve a migliorare la qualità del servizio
Roma, 1 ott (Il Velino) - È giusto introdurre un ticket per l’utilizzo del Grande raccordo anulare oppure si tratta di un’operazione “iniqua” e “oltraggiosa” come riporta un articolo del Messaggero di oggi? Non tutti gli utenti dell’anello che circonda la Capitale sono contrari tout court alla scelta del governo di pedaggiare le autostrade e i raccordo autostradali gestiti dall’Anas. E molti commenti “positivi” sono arrivati sul sito della redazione del giornale telematico dell’Anas   www.lestradedellinformazione.it , in risposta all’articolo del quotidiano romano a firma di Nino Cirillo rispetto al quale la redazione del sito aveva invitato i lettori ad inviare un commento, specificando che non avrebbe pubblicato “alcuna lettera dai toni insultanti, violenti, prepotenti o provocatori” e aggiungendo che “i nostri lettori debbono saper mantenere quel rapporto tra sobrietà e correttezza che purtroppo manca ad alcuni giornalisti”. La maggior parte dei “navigatori” che ha risposto alla richiesta, si è espressa a favore di un pedaggio come strumento necessario per effettuare una manutenzione adeguata e per migliorare l’infrastruttura autostradale. Ecco, per esempio, Francesco Vitolo che si definisce “forzato del raccordo” dal 1992 e che ammette: “Negli ultimi anni la situazione sul Gra è molto migliorata e il traffico è diventato più fluido, grazie alla terza corsia. Il problema sorge semmai quando ci s’immette sulla viabilità locale, allora son dolori! Quando si è cominciato a parlare di pedaggi, la mia prima reazione, ovviamente, non è stata positiva. Però, pensandoci, non è una cosa sbagliata. Non mi sogno di dare ragione alla Lega, ma è un fatto che a Milano (ma anche a Napoli, dove vado spesso per lavoro), le tangenziali sono a pagamento. E se voi investirete i soldi incassati da noi ‘Forzati del Raccordo’ per la manutenzione e il miglioramento del Gra, allora ben vengano i pedaggi”. Dello stesso tenore anche l’intervento di Mario Alessi di Guidonia che trova “inaccettabile” la campagna “dei politici romani e leghisti sul Grande raccordo anulare e non il pedaggio su un’autostrada che i cittadini della Capitale non pagheranno, se non quando sono diretti verso le autostrade già a pagamento da sempre”.

Pina Roselli di Roma sottolinea che “il giornalista non argomenta la sua affermazione e descrive l’Anas come il personaggio cattivo di un film noire. Vorrei dall’Azienda delle strade una spiegazione. Insomma, questo Gra si paga o non si paga? I caselli creeranno ulteriori file?”. Anche E.C. si rivolge al giornalista del quotidiano romano: “Caro Cirillo, le tasse vanno pagate! Qualcuno l’asfalto del Raccordo lo deve mantenere oppure no? Forse lei non è aggiornato ma il Muro di Berlino è crollato e con lui un certo tipo di politica economica statale, giusta o sbagliata che sia stata. Pagare un eventuale pedaggio ci autorizzerà a criticare o plaudire il servizio usufruito”. Non è contenta di pagare il pedaggio invece Angela Caputi di Roma che però, ammette, di aver capito che “i romani non pagheranno per utilizzare il Gra come collegamento cittadino”. E aggiunge allo stesso tempo, “comunque, trovo giusto far pagare un pedaggio a chi usa una strada e non ricorrere alla tassazione generale, dove tutti pagano e pochi beneficiano”. Antonio si dice invece d’accordo con Cirillo perché considera “inaccettabile far pagare il pedaggio sul Gra, anche se questo può sembrare un paradosso. È sempre stato gratis e non vedo perché debba cambiare”. Per un altro lettore, Paolo Risso, il Gra dovrebbe passare in gestione alla Regione Lazio così “non si pagherà mai il pedaggio. Però mi sorge un dubbio? Ma la Regione Lazio non ha un debito stellare a causa del buco della Sanità?”. Mentre Roberto, milanese, se la prende con i cittadini della Capitale: “Ma i romani non hanno alcun pudore? Io quotidianamente utilizzo la tangenziale di Milano, dove il traffico è il doppio del raccordo di Roma e, naturalmente, pago il pedaggio. Per quale motivo i romani e i calabresi non devono pagare le autostrade? Oltretutto la manutenzione perché deve ricadere anche sul mio portafogli che non vado in Sicilia o alla Garbatella?”.
(red/asp) 1 ott 2010 19:40

Pedaggi Gra, accolto emendamento Pdl Gasbarra: «1.300 km di nuove tasse»

Pd: il governo si vergogni, arriva il pedaggio per i romani