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martedì 25 gennaio 2011

Appello di Scalfaro per la Costituzione



Carissimi,
mi preme farvi conoscere l’appello appena inoltrato (e firmato dal presidente O. L. Scalfaro) dell’Associazione “Salviamo la Costituzione”, di cui faccio parte, perché sia di stimolo anche a tutti noi nel continuare a fare politica in quella giusta direzione.
Vi chiedo, se possibile, di diffonderla come meglio si può anche nei siti nazionali o su facebook.
A presto,
Giuseppe Sunseri

Il 24 gennaio 2011, sotto la presidenza di Oscar Luigi Scalfaro, il Direttivo nazionale dell’associazione “Salviamo la Costituzione” ha approvato all’unanimità il seguente appello:

“Nel 2006 un referendum popolare respinse a grande maggioranza il più grave tentativo di demolire il nostro sistema costituzionale, accentrando tutti i poteri nelle mani del Presidente del Consiglio.
Ignorando il risultato del referendum, lo stesso tentativo di sovversione della Costituzione repubblicana rischia oggi di realizzarsi in fatto, con procedimenti, iniziative e comportamenti che ne mettono in discussione i principi fondamentali: la divisione dei poteri, il ruolo del Parlamento, l’indipendenza della Magistratura, il ruolo del Capo dello Stato.
L’impegno delle istituzioni per risolvere i problemi dei cittadini italiani lascia sempre più il passo alla esasperata ricerca di strumenti ed espedienti per rafforzare i poteri del capo del Governo, garantirgli una totale immunità, asservire il Parlamento ai suoi voleri e interessi personali, emarginare le Istituzioni di garanzia (dal Presidente della Repubblica alla Magistratura), condizionare l’informazione al fine di manipolare le idee e le scelte dei cittadini.
Nei fatti, si restringono sempre più gli spazi di reale partecipazione democratica e l’effettività dei diritti di libertà politica.
Rivolgiamo a tutti coloro che rivestono responsabilità istituzionali un forte appello a rispettare il giuramento di fedeltà alla Costituzione e dunque ad astenersi da scelte e comportamenti che ne violino i principi e a prendere tutte le iniziative necessarie per rimuovere le situazioni di incompatibilità e ristabilire il rispetto dei valori costituzionali.
A tutte le cittadine e i cittadini rivolgiamo l’appello a una forte mobilitazione per la difesa e l’attuazione della Costituzione e a viverne nelle quotidianità lo spirito e i valori.
Solo su queste basi l’Italia può risorgere e risorgerà”.

Il Presidente
Oscar Luigi Scalfaro

Genova, trovato furgone con bombole gas e volantini pro Bin Laden

Genova, trovato furgone con bombole gas e volantini pro Bin Laden
Chiusa a traffico via Lungomare Canepa per intervento artificieri

Genova, 25 gen. (TMNews) - Momenti di tensione oggi nel quartiere
genovese di Sampierdarena per il ritrovamento, all'interno di un
furgone parcheggiato in via Lungomare Canepa, di alcuni volantini
in arabo inneggianti alla guerra santa e a Osama Bin Laden. Sul
mezzo sono state trovate dalla polizia anche alcune bombole di
gas per uso domestico, una delle quali era collegata ad un
fornelletto da campo. Per motivi precauzionali la strada è stata
chiusa al traffico per quasi due ore. In uno dei volantini, che
sono stati sequestrati dagli inquirenti e sono tuttora al vaglio
della Digos, campeggerebbe la foto del capo di Al Quaeda. Sul
posto, oltre ai vigili del fuoco e agli agenti della polizia
scientifica, è intervenuta anche una squadra di artificieri.

Fos/Cro

"Le ferie non godute vanno sempre pagate"

"SE I SINDACATI DI POLIZIA PROTESTANO"

"Radio Padania in Puglia: stop dal ministero"

"Pochi poliziotti e senza mezzi"

Mancanza di rispetto per la polizia

"In polizia troppi sindacalisti trasferiti d'ufficio"

Pubblica Amministrazione: un nuovo attacco al lavoro pubblico. Approvato decreto per stoppare operato Magistratura

Pubblichiamo di seguito  il Comunicato stampa sul Decreto correttivo della riforma della Pubblica Amministrazione approvato il 21 gennaio 2011 dal Consiglio dei Ministri.

“Brunetta si cimenta nell’ennesima prova di forza contro il lavoro”. Così il responsabile del dipartimento Settori pubblici della CGIL Nazionale, Michele Gentile, commenta il primo parziale decreto correttivo della riforma, approvato oggi dal Consiglio dei ministri, per fornire una interpretazione ‘autentica’ della legge Brunetta. “Un provvedimento - spiega il sindacalista - che prova a stoppare l’operato della magistratura che è intervenuta per condannare quelle amministrazioni dello Stato che applicano illegittimamente la riforma Brunetta”.

La norma approvata oggi dal governo, ‘salvo intese successive’, ha l’intento di fornire una interpretazione ‘autentica’ della cosiddetta riforma Brunetta, provando a stoppare l’operato della Magistratura che giustamente è intervenuta, ed interviene, condannando quelle amministrazioni che applicano illegittimamente la riforma, salvaguardando quindi i diritti dei lavoratori pubblici ed il sistema di relazioni sindacali, sanciti dai contratti nazionali e messi in discussione dalla cosiddetta ‘riforma’”. Inoltre,  “il provvedimento è incurante dei problemi anche di titolarità organizzativa del sistema regionale e delle autonomie locali e dei settori della conoscenza, e cioè scuola, università e ricerca. Questa è la fase dell’attacco alle funzioni della Magistratura da parte del Governo, e Brunetta non vuole essere da meno”.

Invece di prendere atto del fallimento della sua legge, messa in discussione dagli stessi colleghi del Ministro (basta vedere quanto sta avvenendo per il Ministero dell’Economia) che si affrettano a non applicarla e che per ironia della sorte non si applica, come per le altre amministrazioni, allo stesso Ministero della Funzione Pubblica, il Ministro Brunetta si cimenta nell’ennesima prova di forza contro il lavoro e contro coloro che vorrebbero amministrazioni veramente funzionanti ed efficaci e che forse oggi si interrogano sui risultati della tanto magnificata riforma Brunetta”. Sarebbe sicuramente più saggio fermarsi con gli atti unilaterali ed aprire finalmente quel tavolo di confronto che si è costantemente negato. Ci auguriamo - conclude - che i successivi passi del provvedimento (le intese, il confronto in Parlamento e il parere della Conferenza delle regioni e delle autonomie locali) blocchi questo provvedimento”.
In allegato decreto correttivo Brunetta. 
fonte: Cgil



Modifica all'articolo 6 della legge 1° aprile 1981, n. 121, concernente la dotazione di personale del Dipartimento della pubblica sicurezza, e delega al Governo in materia di ridefinizione della dipendenza gerarchica e delle funzioni dell'Arma dei carabinieri e del Corpo della guardia di finanza