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giovedì 19 settembre 2019

Meteo, maltempo al Centro-Sud, nel fine settimana temporali

GIOVEDÌ 19 SETTEMBRE 2019 10.05.38


Meteo, maltempo al Centro-Sud, nel fine settimana temporali

Meteo, maltempo al Centro-Sud, nel fine settimana temporali Sul basso Piemonte, ponente ligure, Emilia Romagna e Veneto Roma, 19 set. (askanews) - Un fronte d'aria fredda in discesa dal nord est europeo, ha fatto il suo prepotente ingresso sull'Italia in queste ultime 24 ore portando un deciso peggioramento delle condizioni meteorologiche. Nel corso della giornata, il brutto tempo proseguirà il suo viaggio da nord verso sud andando ad interessare ancora molti settori del nostro Paese. Il team del sito iLMeteo.it avverte che nelle prossime ore sarà ancora elevata l'ingerenza temporalesca sul basso Piemonte, sul ponente ligure, sull'Emilia Romagna ed sul Veneto meridionale. Su queste zone tuttavia, il tempo è comunque destinato a migliorare. Forte maltempo previsto invece al Centro e su alcuni tratti del Sud. A rischio temporali e locali grandinate saranno il sud della Toscana, le Marche, l'Abruzzo, il Molise, il Lazio con rischio temporali anche a Roma. Rovesci temporaleschi con rischio di locali nubifragi colpiranno anche la Puglia con possibili nubifragi sul Gargano e sul barese. Clima fresco su tutta Italia per venti di Bora. Il team del sito iLMeteo.it avvisa che nel corso del weekend giungerà una nuova perturbazione. Se sabato la giornata sarà prevalentemente soleggiata per un temporaneo rinforzo dell'alta pressione, già da domenica un'intensa perturbazione atlantica comincerà ad interessare le regioni occidentali. Piogge e temporali via via più diffusi sospinti da intensi venti di Scirocco andranno ad interessare le coste della Toscana, del Lazio e quindi della Liguria centro-orientale. Red/Cro/Bla 20190919T100521Z  

Maltempo: si va verso l'autunno, clima fresco e pioggia

GIOVEDÌ 19 SETTEMBRE 2019 10.00.30


Maltempo: si va verso l'autunno, clima fresco e pioggia =

(AGI) - Roma, 19 set. - Un fronte d'aria fredda in discesa dal nord est europeo, ha fatto il suo prepotente ingresso sull'Italia in queste ultime 24 ore portando un deciso peggioramento delle condizioni meteorologiche. Nel corso della giornata di giovedi', il brutto tempo proseguira' il suo viaggio da nord verso sud andando ad interessare ancora molti settori del nostro Paese. Il team del sito www.iLMeteo.it avverte che nelle prossime ore sara' ancora elevata l'ingerenza temporalesca sul basso Piemonte, sul ponente ligure, sull'Emilia Romagna ed sul Veneto meridionale. Su queste zone tuttavia, il tempo e' comunque destinato a migliorare. Forte maltempo previsto invece al Centro e su alcuni tratti del Sud.(AGI) Mld (Segue) 191000 SET 19 NNNN GIOVEDÌ 19 SETTEMBRE 2019 10.00.36


Maltempo: si va verso l'autunno, clima fresco e pioggia (2)=

(AGI) - Roma, 19 set. - A rischio temporali e locali grandinate saranno il sud della Toscana, le Marche, l'Abruzzo, il Molise, il Lazio con rischio temporali anche a Roma. Rovesci temporaleschi con rischio di locali nubifragi colpiranno anche la Puglia con possibili nubifragi sul Gargano e sul barese. Clima fresco su tutta Italia per venti di Bora. Il team del sito www.iLMeteo.it avvisa che nel corso del weekend giungera' una nuova perturbazione. Se sabato la giornata sara' prevalentemente soleggiata per un temporaneo rinforzo dell'alta pressione, gia' da domenica un'intensa perturbazione atlantica comincera' ad interessare le regioni occidentali. Piogge e temporali via via piu' diffusi sospinti da intensi venti di Scirocco andranno ad interessare le coste della Toscana, del Lazio e quindi della Liguria centro-orientale. (AGI) Mld 191000 SET 19 NNNN

Governo: Dadone, troveremo i 5 miliardi per contratti degli statali =

GIOVEDÌ 19 SETTEMBRE 2019 08.52.28


Governo: Dadone, troveremo i 5 miliardi per contratti degli statali =

(AGI) - Roma, 19 set. - La cosa piu' importante e' siglare un nuovo patto tra Pubblica amministrazione e societa' civile". Esordisce cosi' in un'intervista a Il Messaggero la neoministra della Pa, la 5 Stelle Fabiana Dadone, appena sbarcata al ministero di Corso Vittorio a Roma, tra i piu' giovani rappresentanti del governo. Dadone sottolinea poi che si tratta di "valorizzare il merito con valutazioni sempre piu' oggettive di dirigenti e dipendenti stimolando la formazione continua" perche' la Pa "non e' una torre d'avorio" e ha bisogno "dell'apporto di tutti, dalle imprese al terzo settore, dai territori ai cittadini stessi". Ed e' anche intenzionata "a promuovere a breve un grande momento di confronto con tutti i portatori di interessi". Ai sindacati che obiettano che non ci sono soldi per i rinnovi contrattuali e che necessitano quasi 5 miliardi di euro, la neoministra risponde che "nell'ultima legge di bilancio e' stato fatto un grosso sforzo, ma questo governo e' pronto a implementare l'impegno con ulteriori risorse". E che comunque ci sono gia' "900 milioni in tre anni per assunzioni straordinarie per 8.400 nuovi posti fino al 2021". A fronte di 56 mila domande di uscita dalla pubblica amministrazione attraverso quota 100 "con 28 mila pensionamenti". Come fronteggiare e coprire i buchi della Pd per le uscite? La ministra Dadone risponde che comunque il 2019 "e' l'anno dello sblocco completo del turn over" e pertanto "stiamo producendo un grande sforzo per quel ringiovanimento che e' assolutamente necessario" per tutta la Pa. Quanto ai programmi dice di non voler fare "riforme draconiane" che "azzerano tutto e ripartono ab origine" perche' "gia' oggi nella Pa c'e' tantissimo da salvare, non bisogna ricominciare da zero"; servono solo "buone pratiche da valorizzare e azioni mirate" per "recuperare una visione che connetta maggiormente la macchina pubblica alla comunita'" perche' "l'amministrazione e' dei cittadini". Quanto alle obiezioni dei sindacati, l'obiettivo e' "trovare i 5 miliardi e li troveremo". (AGI) Rm3/Mld 190852 SET 19 NNNN   

Reintroduzione della denuncia fiscale per la vendita di alcolici


http://www.laboratoriopoliziademocratica.it/ 

Cominciamo bene Conte 2, primo ko - Il voto segreto alla Camera manda sotto i giallo-rossi No all'arresto di Sozzani (Fi)

Repubblica di giovedì 19 settembre 2019, pagina 2

Cominciamo bene Conte 2, primo ko - Il voto segreto alla Camera manda sotto i giallo-rossi No all'arresto di Sozzani (Fi)


di Milella Liana


46 FRANCHI TIRATORI SULL'ALLEANZA Cominciamo bone Conte 2, primo ko Voto segreto, maggioranza subito sotto: negato arresto di un deputato FI Ira 5S: "Solo noi compatti". Malumori nel Pd e attacchi ai nuovi renziani Primo ko per il governo giallo-rosso. Alla Camera, complici 46 franchi tiratori, è stato negato l'arresto per il deputato forzista Sozzani. Vince l'assedi centrodestra supportato dai voti della sinistra di Leu, ma soprattutto da quelli in uscita dal Pd..........

mercoledì 18 settembre 2019

Brexit, Johnson "sorpreso" suo piano non eviti dogana Nordirlanda

MERCOLEDÌ 18 SETTEMBRE 2019 15.54.14


Brexit, Johnson "sorpreso" suo piano non eviti dogana Nordirlanda

Brexit, Johnson "sorpreso" suo piano non eviti dogana Nordirlanda Nel corso del pranzo con Juncker e Barnier Roma, 18 set. (askanews) - Il premier britannico Boris Johnson ha espresso sorpresa parlando con i suoi consiglieri nel corso del pranzo con Jean-Claude Juncker e con il capo negoziatore Ue per la Brexit Michel Barnier quando è stato informato della quantità di controlli che sarebbero necessari in Irlanda al confine anche se venisse applicato il suo piano alternativo di Brexit. Lo riferiscono fonti Ue riportate dal Guardian. Nel corso delle due ore e mezza di incontro in Lussenburgo, definito "positivo" dalle due parti, soprattutto perché si è potuto spiegare direttamente al premier quali siano i punti nodali del divorzio, si è parlato nel dettaglio di come consentire al Nord Irlanda di restare dentro le regole del mercato comune Ue per le merci come alimenti, farmaci e presidi sanitari e fitosanitari. (Segue) Dmo 20190918T155404Z
MERCOLEDÌ 18 SETTEMBRE 2019 15.54.20


Brexit, Johnson "sorpreso" suo piano non eviti dogana Nordirlanda -2-

Brexit, Johnson "sorpreso" suo piano non eviti dogana Nordirlanda -2- Roma, 18 set. (askanews) - Anche se Downing Street ha descritto come "assurda" la ricostruzione del Financial Times secondo cui Johnson avrebbe detto al suo capo negoziatore David Frost e al ministro per la Brexit Stephen Barclay "quindi mi state dicendo che il piano SPS non risolve il problema alla dogana?", fonti Ue che hanno parlato in forma anonima al Guardian confermano che Johnson ha espresso sgomento e sorpresa sulla reale complessità della situazione e che abbia avuto "un assaggio della realtà sentendolo dire dai responsabili Ue". Un diplomatico Ue ha confermato: "Quando la commissione ha illustrato le sfide tecniche e le perduranti necessità di controlli doganali nel caso della proposta britannica, Johnson ha espresso sorpresa rivolgendosi ai suoi consulenti". Dmo 20190918T155411Z  

Gb: Johnson contestato a visita ospedale, "qui per farti pubblicita'" =

MERCOLEDÌ 18 SETTEMBRE 2019 18.38.05

Gb: Johnson contestato a visita ospedale, "qui per farti pubblicita'" =

(AGI) - Londra, 18 set. - Il premier britannico, Boris Johnson, continua a essere contestato pubblicamente all'estero e in patria: la sua visita, oggi, a un ospedale nel nord-est di Londra e' stata 'rovinata' dalla protesta del papa' di una bambina di sette anni, ricoverata nella stessa struttura. Omar Salem - che poi si e' scoperto essere un attivista del maggiore partito d'opposizione, il Labour - ha affrontato di petto il primo ministro, accusandolo di sfruttare il dolore dei malati solo per avere "visibilita' sui media". Il video del confronto sta facendo il giro dei siti e dei social nel Regno Unito. Johnson era in visita al Whipps Cross University Hospital, dove la figlioletta di Salem era stata ricoverata il giorno prima. L'uomo si e' lamentato col premier delle cure tardive ricevute dalla piccola, che - a suo dire - stava "quasi per morire". Denunciando che "non ci sono abbastanza infermiere e dottori", il papa' furioso ha avvertito che "il reparto non e' sicuro per i bambini". "Il sistema sanitario e' stato distrutto e ora lei viene qui per avere visibilita' sulla stampa", lo ha accusato il Salem. Durante quello che alcuni media hanno definito uno "scontro straordinario", Johnson ha negato di essere venuto in visita alla clinica solo per una photo opportunity. Incredulo, il papa' della piccola paziente si e' girato e ha indicato le telecamere che riprendevano il premier: "Intende dire che non ci sono giornalisti qui? Chi sono queste persone?". Mentre lo staff del premier interveniva per calmare la situazione, Johnson si e' difeso dicendo che era li' "proprio per capire cosa si potesse fare" e ha ricordato che il governo ha stanziato miliardi di sterline in piu' per il sistema sanitario pubblico. "Questo non servira' ad aggiustare le cose", ha tagliato corto il papa'. Si tratta dell'ultimo episodio di una serie di contestazioni che hanno caratterizzato gli ultimi appuntamenti pubblici del premier di Londra. Quelle piu' clamorose sono state lunedi' in Lussemburgo, dove i cori anti-Brexit davanti agli uffici del primo ministro del Granducato, nel cui cortile doveva tenersi una conferenza congiunta, hanno spinto BoJo a disertare il punto stampa. (AGI) All 181837 SET 19 NNNN   

ROMA. GIARDINO RICORDA DOMENICO RICCI, CARABINIERE UCCISO IN VIA FANI



MERCOLEDÌ 18 SETTEMBRE 2019 20.10.02


ROMA. GIARDINO RICORDA DOMENICO RICCI, CARABINIERE UCCISO IN VIA FANI

DIR2628 3 POL 0 RR1 N/POL / DIR /TXT ROMA. GIARDINO RICORDA DOMENICO RICCI, CARABINIERE UCCISO IN VIA FANI (DIRE) Roma, 18 set. - La citta' di Roma ricorda l'appuntato dei Carabinieri Domenico Ricci, assassinato con gli altri quattro agenti della scorta di Aldo Moro in via Fani il 16 marzo 1978. Oggi pomeriggio il vicesindaco di Roma con delega alla Crescita culturale Luca Bergamo ha inaugurato insieme al presidente del Municipio V Giovanni Boccuzzi, entrambi i figli, Giovanni e Paolo, e i familiari il giardino tra via Aldo Balma e via Ferruccio Lamborghini dedicato a Domenico Ricci. Domenico Ricci si arruolo' nel 1954 ed era nella scorta di Moro gia' dal 1957. Il giorno dell'agguato delle Br guidava l'auto che conduceva il presidente e, probabilmente, anche per questo fu tra i primi ad essere ucciso. L'appuntato dei Carabinieri fu insignito della medaglia d'oro al Valor Civile "alla memoria", il 16 febbraio 1979 e della medaglia d'oro come vittima del terrorismo nel 2009 dal presidente della Repubblica Giorgio Napolitano. (Red/ Dire) 20:08 18-09-19 NNNN 

ANSA/ Franchi tiratori all'opera,niente arresti per Sozzani




MERCOLEDÌ 18 SETTEMBRE 2019 19.27.14


>>>ANSA/ Franchi tiratori all'opera,niente arresti per Sozzani

ZCZC8616/SXA XPP24067_SXA_QBXB R POL S0A QBXB >>>ANSA/ Franchi tiratori all'opera,niente arresti per Sozzani Da Camera no a procedere contro esponente Fi, l'ira di Di Maio (di Francesco Bongarra') (ANSA) - ROMA, 18 SET - Colpo di scena alla Camera. Al primo voto "pesante" dalla nascita del governo M5S-Pd-Leu, a sorpresa e a voto segreto, l'Aula di Montecitorio nega gli arresti domiciliari per l'azzurro Diego Sozzani. Il voto sovverte diametralmente quello della Giunta per le Autorizzazioni che, lo scorso 31 luglio, aveva deciso, con il Pd e M5s favorevoli, di concedere la misura cautelare nei confronti del deputato forzista, chiesta nell'ambito di un procedimento per finanziamento illecito relativo ad una fattura di diecimila euro. Si staglia l'ombra dei franchi tiratori nella maggioranza. E si scatena l'ira di Luigi Di Maio, che reclama l'abolizione dell'istituto del voto segreto perche' "ognuno deve assumersi le sue responsabilita'". Quando il presidente Roberto Fico comunica il risultato della votazione (235 per la misura cautelare, 309 contro ed un astenuto), nell'Emiciclo esplode la gioia dei deputati di Forza Italia e Lega, mentre la rabbia di quelli M5S fa pendant con l'immobilita' dei parlamentari Dem. Mentre in Transatlantico Sozzani, che decide di non parlare con i cronisti, esulta tra i colleghi che lo abbracciano (non aveva partecipato alla votazione "per non influenzare nessuno", dichiarandosi "devastato psicologicamente" dalla vicenda), subito parte la 'caccia' ai 74 che, schermandosi dietro il voto segreto, hanno fatto la differenza. Secondo la 'vulgata' dominante, a votare contro l'arresto con l'opposizione sarebbero stati i deputati renziani di Italia Viva, che sarebbero 26, ma non solo: scorrendo i tabulati della votazione si ritiene che i franchi tiratori del Pd sarebbero stati in realta' ben 46. Del resto, fra i dem in mattinata non era mancato chi manifestava perplessita' sull'arresto di Sozzani. E quando il forzista, lasciando l'Aula prima del voto, si era proclamato innocente ribadendo di volersi confrontare con la Giustizia "da uomo libero", qualche deputato del Pd, pur se timidamente, e' stato visto associarsi all'applauso dell'opposizione. Dopo il voto, mentre qualcuno tra i M5S prova invano a protestare, i capigruppo dei pentastellati e dei Dem Francesco D'Uva e Graziano Delrio si appartano a lungo per parlare. Poco dopo, pero', D'Uva si affretta a puntualizzare: "Dire che al primo voto la maggioranza non ha tenuto sarebbe sbagliato: in questa votazione non entrava il governo". Anche se Manlio Di Stefano va giu' duro: "Il centrodestra ritrova l'unita' con il voto comune di Fi, Lega e FdI (e parte del PD) sul salvataggio di Sozzani. Sul negarsi alla giustizia sono sempre coesi". E i deputati M5S rivendicano la loro coerenza, sottolineando: "Approfittare del voto segreto non e' bello, non si fa cosi'". Per il Pd Delrio assicura non si e' trattato di un voto sul governo ed e' chiaro che i deputati "hanno votato secondo coscienza". Ma Luigi Di Maio va all'attacco: "Chi ha votato contro l'arresto Di Sozzani dovrebbe risponderne davanti all'opinione pubblica. Il voto segreto va abolito. Ognuno deve assumersi le sue responsabilita'", sbotta, pur ribadendo che quel voto non ha impatti sul governo. FLB 18-SET-19 19:26 NNNN 
MERCOLEDÌ 18 SETTEMBRE 2019 19.06.29 


= IL PUNTO = 49 franchi tiratori su Sozzani. M5s-Pd, no voto su governo = 

(AGI) - Roma, 18 set. - Prima votazione alla Camera dopo la nascita del governo giallorosso e subito nasce un caso franchi tiratori, in tutto almeno 49. Ma M5s e Pd si affrettano ad assicurare che il voto non ha nulla a che fare con la tenuta della maggioranza e, quindi, non avra' alcuna ripercussione sull'alleanza. "Oggi il Parlamento non decideva su un provvedimento governativo o su una decisione assunta collegialmente dall'esecutivo. Oggi decideva su un'indagine specifica, in merito a un singolo parlamentare di Forza Italia e alle sue azioni, individuali, e presumibilmente illecite. Qualcuno dice che il voto odierno 'e' tema di Governo', io rispondo 'e' tema di valori'", scandisce Luigi Di Maio. Tra le fila pentastellate, pero', c'e' chi punta il dito contro i renziani, ancora ufficialmente parte integrante del gruppo Pd, ma da ieri pronti a dar vita al gruppo autonomo Italia viva, la neoformazione politica di Matteo Renzi. Dubbi su come hanno realmente votato i renziani si insinuano anche tra gli ormai ex colleghi di gruppo: diversi deputati dem, sotto anonimato, ritengono infatti che i circa 20 parlamentari del futuro gruppo Italia viva si siano espressi contro la richiesta degli arresti domiciliari nei confronti di Diego Sozzani, esponente di Forza Italia coinvolto nell'inchiesta milanese 'Mensa dei poveri', con l'accusa di finanziamento illecito ai partiti. Per gli azzurri non vi e' dubbio. Anche tra i 5 stelle c'e' chi ha votato contro in difformita' dal gruppo. Scorrendo i tabulati della votazione, risultano 'mancanti' ai si' annunciati da Pd e M5s almeno 49 voti, presumendo pero' che tutto il centrodestra compatto abbia votato contro i domiciliari e che anche i 14 deputati di Leu si siano espressi contro gli arresti nei confronti di Sozzani (il capogruppo ha lasciato liberta' di voto). I voti favorevoli sono stati 235, Pd e M5s contano 327 deputati. Si devono tuttavia escludere le assenze per missione, quindi 'giustificate': 13 M5s e 7 Pd. I deputati che non hanno partecipato al voto, quindi assenti 'non giustificati' sono 13 tra i pentastellati e 10 tra i dem. Dunque, tirando le somme, ai 92 voti che mancano ai numeri di M5s-Pd (327) vanno tolti i 20 deputati in missione, i 23 assenti 'non giustificati'. Il che fa 49 voti che non 'tornano' all'appello. (AGI) Ser (Segue) 181905 SET 19 NNNN 
MERCOLEDÌ 18 SETTEMBRE 2019 19.06.17 


= IL PUNTO = 49 franchi tiratori su Sozzani. M5s-Pd, no voto su governo (2)= 


(AGI) - Roma, 18 set. - Tutto ha inizio a luglio scorso, quando la Giunta per le autorizzazioni della Camera deve esprimersi sulla richiesta all'autorizzazione della misura cautelare degli arresti domiciliari contro Sozzani. Pd e M5s votano a favore. Oggi toccava all'Aula di Montecitorio esprimersi sul caso e M5s e Pd, in dichiarazione di voto, confermano il si' all'arresto. Il voto si svolge a scrutinio segreto e i franchi tiratori entrano in azione: i voti a favore dei domiciliari si fermano a quota 235, i contrari sono 309. La Camera 'salva' Sozzani, che poco prima era intervenuto rivendicando la propria innocenza: "Vi chiedo di potermi difendere e confrontare con i magistrati, di cui ho piena fiducia, da cittadino libero". E scoppia la bagarre: l'esito del voto viene accolto da un lungo e fragoroso applauso del centrodestra. E' a quel punto che il pentastellato Davide Zanichelli prende la parola per contestare il no della Camera ai domiciliari, esprimendo "disappunto" e stigmatizzando il ricorso al voto segreto. Parole che fanno insorgere non solo il centrodestra, ma anche diversi deputati della parte sinistra dell'emiciclo. E' il presidente Roberto Fico a riportare l'ordine, togliendo la parola al 5 stelle in quanto "non e' consentito commentare ile votazioni". Il clima, seppur a fatica, torna sereno, ma e' in Transatlantico che si da' libero sfogo alle congetture e ai sospetti. Di certo c'e' che a M5s e Pd sono mancati circa 90 voti, ma tolte le missioni e i non partecipanti al voto sono 49 i si' spariti nel nulla. Leu ha lasciato liberta' di voto ai suoi 14 deputati e tra i capannelli si da' per scontato che abbiano votato contro i domiciliari. Ma e' in particolare su Pd e M5s che si concentrano le supposizioni: "Sono almeno 15 i 5 stelle che hanno votato contro in difformita' dal gruppo", sostengono alcuni esponenti di Forza Italia. I quali sono convinti anche che tra i franchi tiratori vi siano i 20 deputati renziani di Italia viva. E' verso di loro che puntano il dito anche alcuni deputati Pd: "Tra i voti contrari ci sono sicuramente i renziani". (AGI) Ser (Segue) 181905 SET 19 NNNN 

N. 212 SENTENZA 3 luglio - 12 settembre 2019 Giudizio di legittimita' costituzionale in via incidentale. Sanzioni amministrative - Commercializzazione di prodotti sementieri privi di requisiti o contrari a divieti - Sanzione edittale minima di euro 4.000,00 - Denunciata irragionevolezza intrinseca, disparita' di trattamento, violazione della funzione rieducativa delle sanzioni (anche amministrative) nonche' del principio di ragionevolezza nell'attivita' amministrativa - Non fondatezza delle questioni. - Legge 25 novembre 1971, n. 1096, art. 33, comma 1, come sostituito dall'art. 3, comma 2, lettera c), della legge 3 febbraio 2011, n. 4. - Costituzione, artt. 3, 27, terzo comma, e 97. (GU n.38 del 18-9-2019 )