Inizio pubblicazioni 22 agosto 2003 Notizie flash dall'Italia e dal mondo. DAL 2003 ININTERROTTAMENTE E OLTRE 100MILA INFORMAZIONI TOTALMENTE GRATUITE-
Translate
sabato 20 giugno 2020
Usa: a comizio Trump con maglietta "I Can't Breathe", arrestata =
SABATO 20 GIUGNO 2020 19.33.42
Usa: a comizio Trump con maglietta "I Can't Breathe", arrestata =
(AGI) - New York, 20 giu. - Una donna in possesso del biglietto d'ingresso per l'arena che ospitera' il comizio di Donald Trump e' stata arrestata per aver indossato una maglietta nera con scritto "I Can't Breathe", lo slogan usato in queste settimane dal movimento Black Lives Matter per denunciare la brutalita' della polizia contro gli afroamericani. La donna, bianca, che ha dato nome e cognome ai giornalisti presenti con microfoni e telecamere, definendosi "cittadina degli Stati Uniti", e' stata portata via da un'auto della polizia. Msnbc ha pubblicato un video in cui si vedono due agenti che portano via la donna circondati da fotografi e telecamere. (AGI)Nwy/Zec 201933 GIU 20 NNNN
Usa: a comizio Trump con maglietta "I Can't Breathe", arrestata =
(AGI) - New York, 20 giu. - Una donna in possesso del biglietto d'ingresso per l'arena che ospitera' il comizio di Donald Trump e' stata arrestata per aver indossato una maglietta nera con scritto "I Can't Breathe", lo slogan usato in queste settimane dal movimento Black Lives Matter per denunciare la brutalita' della polizia contro gli afroamericani. La donna, bianca, che ha dato nome e cognome ai giornalisti presenti con microfoni e telecamere, definendosi "cittadina degli Stati Uniti", e' stata portata via da un'auto della polizia. Msnbc ha pubblicato un video in cui si vedono due agenti che portano via la donna circondati da fotografi e telecamere. (AGI)Nwy/Zec 201933 GIU 20 NNNN
Carceri:cellulari in pacchi con soppressate e pentole, indagini =
SABATO 20 GIUGNO 2020 19.07.45
Carceri:cellulari in pacchi con soppressate e pentole, indagini =
(AGI) - Benevento, 20 giu. - Micro telefoni cellulari nascosti all'interno di due soppressate. Gli agenti della polizia penitenziaria del carcere di Benevento ne hanno trovati 4 inseriti nei pregiati salumi, che erano stati 'scavati' per poter contenere telefoni di dimensioni molto ridotte. Durante i controlli dei pacchi che i familiari spediscono ai detenuti, un agente penitenziario ha notato che le soppressate non avevano una consistenza uniforme e non sembravano ben stagionate. Il motivo e' stato presto svelato. Durante gli stessi controlli sono saltate fuori anche 15 sim, nascoste sempre nei pacchi alimentari. Tutto il materiale e' stato sequestrato e sono state avviate le indagini per identificare i responsabili e per individuare i destinatari finali. (AGI)Lil (Segue) 201907 GIU 20 NNNN
Carceri:cellulari in pacchi con soppressate e pentole, indagini =
(AGI) - Benevento, 20 giu. - Micro telefoni cellulari nascosti all'interno di due soppressate. Gli agenti della polizia penitenziaria del carcere di Benevento ne hanno trovati 4 inseriti nei pregiati salumi, che erano stati 'scavati' per poter contenere telefoni di dimensioni molto ridotte. Durante i controlli dei pacchi che i familiari spediscono ai detenuti, un agente penitenziario ha notato che le soppressate non avevano una consistenza uniforme e non sembravano ben stagionate. Il motivo e' stato presto svelato. Durante gli stessi controlli sono saltate fuori anche 15 sim, nascoste sempre nei pacchi alimentari. Tutto il materiale e' stato sequestrato e sono state avviate le indagini per identificare i responsabili e per individuare i destinatari finali. (AGI)Lil (Segue) 201907 GIU 20 NNNN
ANSA/ La giustizia americana si ribella a Trump
SABATO 20 GIUGNO 2020 18.55.50
>>>ANSA/ La giustizia americana si ribella a Trump
ZCZC1254/SXA XAI20172003024_SXA_QBXB R EST S0A QBXB >>>ANSA/ La giustizia americana si ribella a Trump Si' al libro di Bolton. E il procuratore di NY sfida il tycoon (di Claudio Salvalaggio) (ANSA) - WASHINGTON, 20 GIU - Nuovo, clamoroso scontro sulla giustizia in Usa. A soli cinque mesi dalle elezioni, Donald Trump ha deciso improvvisamente di rimpiazzare l'attorney di Manhattan Geoffrey Berman, il potente e popolare procuratore che ha incriminato il suo ex legale factotum Michael Cohen e che sta indagando sul suo avvocato personale Rudy Giuliani. "Si sta dimettendo", ha annunciato il ministro della Giustizia William Barr, che ha comunicato l'intenzione del presidente di sostituirlo con Jay Clayton, il presidente della Sec (l'equivalente della Consob italiana), un avvocato che non ha mai esercitato l'incarico di procuratore. Ma Berman ha replicato subito che non sta lasciando e che non ha alcuna intenzione di farlo, almeno finche' la persona nominata da Trump non verra' confermata al Senato. Anche perche', ha spiegato, lui e' stato nominato da una corte, circostanza che sembra rendere piu' difficile la sua rimozione. Nel frattempo, ha assicurato, le sue indagini proseguiranno "senza ritardi, interruzioni e ostacoli" per perseguire la giustizia "senza paura o favoritismi". Uno schiaffo seguito da quello di un altro giudice, Royce Lamberth, del distretto della capitale, che ha respinto la richiesta dell'amministrazione di bloccare l'imminente uscita del libro dell'ex consigliere per la Sicurezza nazionale John Bolton, con le sue rivelazioni compromettenti per Trump: una vittoria per Bolton, anche se il magistrato gli ha rimproverato di aver "giocato d'azzardo" con la sicurezza nazionale. "Ha violato la legge diffondendo informazioni classificate (in massiccia quantita'). Deve pagare un grande prezzo per questo", ha twittato infuriato il presidente. Ma intanto il temuto 'The Room Where It Happened: A White House Memoir' sara' regolarmente in libreria da martedi'. I dem nel frattempo sono andati all'attacco accusando Barr di politicizzare nuovamente la giustizia, come aveva fatto lanciando la controinchiesta del Russiagate e intervenendo nelle indagini su due alleati del tycoon, Roger Stone e Michael Flynn. Il timore e' che anche in questo caso ci possa anche essere un conflitto di interesse, un'ingerenza politica per bloccare qualche inchiesta scomoda. "L'America fa bene ad aspettarsi il peggio da Will Barr, che ha ripetutamente interferito nelle indagini criminali per conto di Trump", ha twittato Jerry Nadler, presidente della commissione Giustizia della Camera, annunciando che invitera' Berman a testimoniare mercoledi'. "Che cosa sta irritando il presidente Trump? Una precedente azione di questo procuratore o una che e' in corso?", si e' chiesto il leader dei senatori dem Chuck Schumer. Berman, 60 anni, e' peraltro un repubblicano registrato, donatore del partito e della stessa campagna presidenziale di Trump, uno che ha lavorato anche come volontario part-time nel transition team del tycoon e che e' stato intervistato da lui prima di essere nominato nel 2018 come attorney del distretto meridionale di New York. Tra i casi che ha seguito figurano quelli di Natalia Veselnitskaya, l'avvocata russa al centro dell'incontro alla Trump Tower nel Russiagate, da lui incriminata per ostruzione della giustizia in un'altra vicenda; e di Michael Avenatti, l'avvocato della pornostar (e presunta amante di Trump) Stormy Daniels, da lui accusato di estorsione contro la Nike. Altre sue inchieste scottanti sono state quelle contro il defunto finanziere Jeffrey Epstein, incriminato per traffico sessuale di minorenni, e la banca statale turca Halkbank, finita sul banco degli imputati per aver aggirato le sanzioni Usa all'Iran. Ma le indagini piu' vicine al tycoon sono quelle su Cohen, sul suo comitato inaugurale alla Casa Bianca e soprattutto su Giuliani, dopo l'incriminazione di due suoi soci che lo aiutarono nei maneggi ucraini contro i Biden finiti al centro dell'impeachment: Lev Parnas e Igor Fruman, accusati di violazione della legge sulla campagna elettorale per un contributo al tycoon. (ANSA). SAV 20-GIU-20 18:54 NNNN
>>>ANSA/ La giustizia americana si ribella a Trump
ZCZC1254/SXA XAI20172003024_SXA_QBXB R EST S0A QBXB >>>ANSA/ La giustizia americana si ribella a Trump Si' al libro di Bolton. E il procuratore di NY sfida il tycoon (di Claudio Salvalaggio) (ANSA) - WASHINGTON, 20 GIU - Nuovo, clamoroso scontro sulla giustizia in Usa. A soli cinque mesi dalle elezioni, Donald Trump ha deciso improvvisamente di rimpiazzare l'attorney di Manhattan Geoffrey Berman, il potente e popolare procuratore che ha incriminato il suo ex legale factotum Michael Cohen e che sta indagando sul suo avvocato personale Rudy Giuliani. "Si sta dimettendo", ha annunciato il ministro della Giustizia William Barr, che ha comunicato l'intenzione del presidente di sostituirlo con Jay Clayton, il presidente della Sec (l'equivalente della Consob italiana), un avvocato che non ha mai esercitato l'incarico di procuratore. Ma Berman ha replicato subito che non sta lasciando e che non ha alcuna intenzione di farlo, almeno finche' la persona nominata da Trump non verra' confermata al Senato. Anche perche', ha spiegato, lui e' stato nominato da una corte, circostanza che sembra rendere piu' difficile la sua rimozione. Nel frattempo, ha assicurato, le sue indagini proseguiranno "senza ritardi, interruzioni e ostacoli" per perseguire la giustizia "senza paura o favoritismi". Uno schiaffo seguito da quello di un altro giudice, Royce Lamberth, del distretto della capitale, che ha respinto la richiesta dell'amministrazione di bloccare l'imminente uscita del libro dell'ex consigliere per la Sicurezza nazionale John Bolton, con le sue rivelazioni compromettenti per Trump: una vittoria per Bolton, anche se il magistrato gli ha rimproverato di aver "giocato d'azzardo" con la sicurezza nazionale. "Ha violato la legge diffondendo informazioni classificate (in massiccia quantita'). Deve pagare un grande prezzo per questo", ha twittato infuriato il presidente. Ma intanto il temuto 'The Room Where It Happened: A White House Memoir' sara' regolarmente in libreria da martedi'. I dem nel frattempo sono andati all'attacco accusando Barr di politicizzare nuovamente la giustizia, come aveva fatto lanciando la controinchiesta del Russiagate e intervenendo nelle indagini su due alleati del tycoon, Roger Stone e Michael Flynn. Il timore e' che anche in questo caso ci possa anche essere un conflitto di interesse, un'ingerenza politica per bloccare qualche inchiesta scomoda. "L'America fa bene ad aspettarsi il peggio da Will Barr, che ha ripetutamente interferito nelle indagini criminali per conto di Trump", ha twittato Jerry Nadler, presidente della commissione Giustizia della Camera, annunciando che invitera' Berman a testimoniare mercoledi'. "Che cosa sta irritando il presidente Trump? Una precedente azione di questo procuratore o una che e' in corso?", si e' chiesto il leader dei senatori dem Chuck Schumer. Berman, 60 anni, e' peraltro un repubblicano registrato, donatore del partito e della stessa campagna presidenziale di Trump, uno che ha lavorato anche come volontario part-time nel transition team del tycoon e che e' stato intervistato da lui prima di essere nominato nel 2018 come attorney del distretto meridionale di New York. Tra i casi che ha seguito figurano quelli di Natalia Veselnitskaya, l'avvocata russa al centro dell'incontro alla Trump Tower nel Russiagate, da lui incriminata per ostruzione della giustizia in un'altra vicenda; e di Michael Avenatti, l'avvocato della pornostar (e presunta amante di Trump) Stormy Daniels, da lui accusato di estorsione contro la Nike. Altre sue inchieste scottanti sono state quelle contro il defunto finanziere Jeffrey Epstein, incriminato per traffico sessuale di minorenni, e la banca statale turca Halkbank, finita sul banco degli imputati per aver aggirato le sanzioni Usa all'Iran. Ma le indagini piu' vicine al tycoon sono quelle su Cohen, sul suo comitato inaugurale alla Casa Bianca e soprattutto su Giuliani, dopo l'incriminazione di due suoi soci che lo aiutarono nei maneggi ucraini contro i Biden finiti al centro dell'impeachment: Lev Parnas e Igor Fruman, accusati di violazione della legge sulla campagna elettorale per un contributo al tycoon. (ANSA). SAV 20-GIU-20 18:54 NNNN
USA: L'ALLARME DI MICHAEL MOORE, '100MILA A TULSA PER TRUMP, SIAMO NEI GUAI' =
SABATO 20 GIUGNO 2020 18.52.59
USA: L'ALLARME DI MICHAEL MOORE, '100MILA A TULSA PER TRUMP, SIAMO NEI GUAI' =
ADN1158 7 EST 0 ADN EST NAZ USA: L'ALLARME DI MICHAEL MOORE, '100MILA A TULSA PER TRUMP, SIAMO NEI GUAI' = Washington, 20 giu. (Adnkronos) - "Hanno iniziato a fare la fila martedì a Tulsa per il comizio di TRUMP. Sono attese 100.000 persone! TRUMP non ha perso nulla della sua base e sono più famelici che mai. Dormi sul marciapiede per cinque notti solo per entrare per vedere TRUMP? Quella è devozione. Guai a dare per scontato TRUMP, guai a pensare che non possa vincere. Non pensiate che non possa vincere". E' il 'warning' che Michael Moore lancia con un post su Facebook. Il regista, da sempre schierato contro la presidenza TRUMP, evidenzia segnali nella giornata in cui The Donald tornerà ad arringare i suoi sostenitori a Tulsa, in Oklahoma. "Non pensiate che non possa vincere. Non siate presuntuosi dicendo che non può conquistare la Casa Bianca perché, francamente, siete molto simili a voi stessi 4 anni fa, quando dicevate che questo paese non avrebbe piazzato un clown nello Studio Ovale", prosegue. "Quante persone si metterebbero in fila cinque giorni solo per sentire parlare Joe Biden? 12? 5? Nessuna?", dice spostando l'attenzione sul campo dem. "Non pensiate che non abbiamo un problema qui". (Ses/Adnkronos) ISSN 2465 - 1222 20-GIU-20 18:53 NNNN
USA: L'ALLARME DI MICHAEL MOORE, '100MILA A TULSA PER TRUMP, SIAMO NEI GUAI' =
ADN1158 7 EST 0 ADN EST NAZ USA: L'ALLARME DI MICHAEL MOORE, '100MILA A TULSA PER TRUMP, SIAMO NEI GUAI' = Washington, 20 giu. (Adnkronos) - "Hanno iniziato a fare la fila martedì a Tulsa per il comizio di TRUMP. Sono attese 100.000 persone! TRUMP non ha perso nulla della sua base e sono più famelici che mai. Dormi sul marciapiede per cinque notti solo per entrare per vedere TRUMP? Quella è devozione. Guai a dare per scontato TRUMP, guai a pensare che non possa vincere. Non pensiate che non possa vincere". E' il 'warning' che Michael Moore lancia con un post su Facebook. Il regista, da sempre schierato contro la presidenza TRUMP, evidenzia segnali nella giornata in cui The Donald tornerà ad arringare i suoi sostenitori a Tulsa, in Oklahoma. "Non pensiate che non possa vincere. Non siate presuntuosi dicendo che non può conquistare la Casa Bianca perché, francamente, siete molto simili a voi stessi 4 anni fa, quando dicevate che questo paese non avrebbe piazzato un clown nello Studio Ovale", prosegue. "Quante persone si metterebbero in fila cinque giorni solo per sentire parlare Joe Biden? 12? 5? Nessuna?", dice spostando l'attenzione sul campo dem. "Non pensiate che non abbiamo un problema qui". (Ses/Adnkronos) ISSN 2465 - 1222 20-GIU-20 18:53 NNNN
Iscriviti a:
Commenti (Atom)
