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martedì 23 giugno 2020
CORONAVIRUS: TROMBOSI DA LOCKDOWN, BOOM DI CASI CAUSA SEDENTARIETA' =
MARTEDÌ 23 GIUGNO 2020 12.19.36
CORONAVIRUS: TROMBOSI DA LOCKDOWN, BOOM DI CASI CAUSA SEDENTARIETA' =
ADN0586 7 CRO 0 ADN CRO NAZ RLO CORONAVIRUS: TROMBOSI DA LOCKDOWN, BOOM DI CASI CAUSA SEDENTARIETA' = Il chirurgo vascolare del Pini-Cto di Milano, 'ha peggiorato le situazioni già a rischio' Milano, 23 giu. (Adnkronos Salute) - Trombosi da lockdown in agguato dopo i mesi trascorsi in casa, fra scrivania e divano, per contenere i contagi da nuovo coronavirus. "Rispetto al periodo di osservazione clinica pre Covid-19, tra i pazienti dell'Asst Gaetano Pini-Cto ho riscontrato un aumento del verificarsi di complicanze trombotiche arteriose, in particolare in quelli che presentano già alterazioni di alcuni distretti (cerebrale, apparato gastroenterico, degli arti superiori o inferiori o sottoposti a cateterismi arteriosi diretti)". Lo segnala Gabriele Di Luca, chirurgo vascolare dell'azienda socio sanitaria assistenziale di Milano, che punta il dito contro la sedentarietà da reclusione. In alcune delle situazioni osservate dallo specialista, "si è persino giunti a eventi di tipo ischemico e alla gangrena dei distretti più periferici degli arti inferiori (dita dei piedi). Questo perché - spiega Di Luca - gli esiti sono stati difficilmente controllabili con una terapia farmacologica e i pazienti non potevano essere sottoposti a un intervento chirurgico per la grave e importante co-morbidità presente". Per l'esperto, "la causa probabile di questo fenomeno è la riduzione dell'attività fisica e dei movimenti durante il lockdown. Uno stile di vita sedentario e il sovrappeso correlato possono aumentare il rischio di sviluppare una complicanza trombotica a livello degli assi venosi degli arti inferiori e pelvici. Ricordiamoci infatti che il meccanismo scatenato dal rallentamento del ritorno venoso (stasi) è uno dei principali fattori della 'triade di Virchow'", dal nome dello studioso tedesco della seconda metà dell''800 che riassunse i meccanismi del processo trombotico venoso: l'occlusione completa o parziale di un asse venoso si verifica a seguito di danni della parete venosa, o di alterazione dei meccanismi della coagulazione o appunto del rallentamento del ritorno venoso. (segue) (Red-Opa/Adnkronos Salute) ISSN 2465 - 1222 23-GIU-20 12:19 NNNNMARTEDÌ 23 GIUGNO 2020 12.19.36
CORONAVIRUS: TROMBOSI DA LOCKDOWN, BOOM DI CASI CAUSA SEDENTARIETA' (2) =
ADN0587 7 CRO 0 ADN CRO NAZ RLO CORONAVIRUS: TROMBOSI DA LOCKDOWN, BOOM DI CASI CAUSA SEDENTARIETA' (2) = (Adnkronos Salute) - Le cause della trombosi venosa sono diverse e possono concorrere tra loro, aumentando il rischio. Tra queste ci sono l'immobilità, i traumi, le patologie infettive, infiammatorie, tumorali o del sistema coagulatorio, le alterazione ormonali, una malattia iatrogena (provocata cioè dall'uso improprio o eccessivo di uno o più farmaci), malattie autoimmuni, elencano dall'Asst Pini-Cto. "Le conseguenze - chiarisce Di Luca - dipendono dalla gravità della sindrome post flebitica (Spf), ossia dal grado in cui il coagulo di sangue occlude la vena e dai processi secondari alla sua ricanalizzazione. Le conseguenze di tale evento possono causare edemi, lesioni della pelle più o meno gravi che possono peggiorare in ulcere, impotenza funzionale dell'arto, varici complicanze di tipo infiammatorio e infettivo (dette linfangiti di accompagnamento), fino all'embolia polmonare". La trombosi venosa tende ad avere un'incidenza sempre maggiore con l'avanzare dell'età e colpisce le donne più degli uomini (rapporto 3 a 2), complice un quadro ormonale in cui la percentuale di ormoni femminili circolanti è maggiore. "La terapia ormonale - sottolinea il chirurgo vascolare - può in alcuni casi concorrere allo sviluppo di eventi trombotici soprattutto a livello dell'apparato venoso, provocando la riduzione di alcune sostanze prodotte a livello epatico (proteina S e proteina C epatiche) che possiedono proprietà modulanti e di controllo sull'attivazione indiscriminata dei meccanismi della cosiddetta cascata coagulatoria. Le variazioni anche fisiologiche (menarca, gravidanza e menopausa) del tasso percentuale di estrogeni e progestinici circolanti possono inoltre interferire con alcuni fattori e meccanismi del sistema coagulatorio". (Red-Opa/Adnkronos Salute) ISSN 2465 - 1222 23-GIU-20 12:19 NNNN
CORONAVIRUS: TROMBOSI DA LOCKDOWN, BOOM DI CASI CAUSA SEDENTARIETA' =
ADN0586 7 CRO 0 ADN CRO NAZ RLO CORONAVIRUS: TROMBOSI DA LOCKDOWN, BOOM DI CASI CAUSA SEDENTARIETA' = Il chirurgo vascolare del Pini-Cto di Milano, 'ha peggiorato le situazioni già a rischio' Milano, 23 giu. (Adnkronos Salute) - Trombosi da lockdown in agguato dopo i mesi trascorsi in casa, fra scrivania e divano, per contenere i contagi da nuovo coronavirus. "Rispetto al periodo di osservazione clinica pre Covid-19, tra i pazienti dell'Asst Gaetano Pini-Cto ho riscontrato un aumento del verificarsi di complicanze trombotiche arteriose, in particolare in quelli che presentano già alterazioni di alcuni distretti (cerebrale, apparato gastroenterico, degli arti superiori o inferiori o sottoposti a cateterismi arteriosi diretti)". Lo segnala Gabriele Di Luca, chirurgo vascolare dell'azienda socio sanitaria assistenziale di Milano, che punta il dito contro la sedentarietà da reclusione. In alcune delle situazioni osservate dallo specialista, "si è persino giunti a eventi di tipo ischemico e alla gangrena dei distretti più periferici degli arti inferiori (dita dei piedi). Questo perché - spiega Di Luca - gli esiti sono stati difficilmente controllabili con una terapia farmacologica e i pazienti non potevano essere sottoposti a un intervento chirurgico per la grave e importante co-morbidità presente". Per l'esperto, "la causa probabile di questo fenomeno è la riduzione dell'attività fisica e dei movimenti durante il lockdown. Uno stile di vita sedentario e il sovrappeso correlato possono aumentare il rischio di sviluppare una complicanza trombotica a livello degli assi venosi degli arti inferiori e pelvici. Ricordiamoci infatti che il meccanismo scatenato dal rallentamento del ritorno venoso (stasi) è uno dei principali fattori della 'triade di Virchow'", dal nome dello studioso tedesco della seconda metà dell''800 che riassunse i meccanismi del processo trombotico venoso: l'occlusione completa o parziale di un asse venoso si verifica a seguito di danni della parete venosa, o di alterazione dei meccanismi della coagulazione o appunto del rallentamento del ritorno venoso. (segue) (Red-Opa/Adnkronos Salute) ISSN 2465 - 1222 23-GIU-20 12:19 NNNNMARTEDÌ 23 GIUGNO 2020 12.19.36
CORONAVIRUS: TROMBOSI DA LOCKDOWN, BOOM DI CASI CAUSA SEDENTARIETA' (2) =
ADN0587 7 CRO 0 ADN CRO NAZ RLO CORONAVIRUS: TROMBOSI DA LOCKDOWN, BOOM DI CASI CAUSA SEDENTARIETA' (2) = (Adnkronos Salute) - Le cause della trombosi venosa sono diverse e possono concorrere tra loro, aumentando il rischio. Tra queste ci sono l'immobilità, i traumi, le patologie infettive, infiammatorie, tumorali o del sistema coagulatorio, le alterazione ormonali, una malattia iatrogena (provocata cioè dall'uso improprio o eccessivo di uno o più farmaci), malattie autoimmuni, elencano dall'Asst Pini-Cto. "Le conseguenze - chiarisce Di Luca - dipendono dalla gravità della sindrome post flebitica (Spf), ossia dal grado in cui il coagulo di sangue occlude la vena e dai processi secondari alla sua ricanalizzazione. Le conseguenze di tale evento possono causare edemi, lesioni della pelle più o meno gravi che possono peggiorare in ulcere, impotenza funzionale dell'arto, varici complicanze di tipo infiammatorio e infettivo (dette linfangiti di accompagnamento), fino all'embolia polmonare". La trombosi venosa tende ad avere un'incidenza sempre maggiore con l'avanzare dell'età e colpisce le donne più degli uomini (rapporto 3 a 2), complice un quadro ormonale in cui la percentuale di ormoni femminili circolanti è maggiore. "La terapia ormonale - sottolinea il chirurgo vascolare - può in alcuni casi concorrere allo sviluppo di eventi trombotici soprattutto a livello dell'apparato venoso, provocando la riduzione di alcune sostanze prodotte a livello epatico (proteina S e proteina C epatiche) che possiedono proprietà modulanti e di controllo sull'attivazione indiscriminata dei meccanismi della cosiddetta cascata coagulatoria. Le variazioni anche fisiologiche (menarca, gravidanza e menopausa) del tasso percentuale di estrogeni e progestinici circolanti possono inoltre interferire con alcuni fattori e meccanismi del sistema coagulatorio". (Red-Opa/Adnkronos Salute) ISSN 2465 - 1222 23-GIU-20 12:19 NNNN
CORONAVIRUS: 3 GEMELLI POSITIVI IN MESSICO, SOSPETTA TRASMISSIONE IN GRAVIDANZA** =
MARTEDÌ 23 GIUGNO 2020 12.53.24
**CORONAVIRUS: 3 GEMELLI POSITIVI IN MESSICO, SOSPETTA TRASMISSIONE IN GRAVIDANZA** =
ADN0669 7 EST 0 ADN EST NAZ LAM **CORONAVIRUS: 3 GEMELLI POSITIVI IN MESSICO, SOSPETTA TRASMISSIONE IN GRAVIDANZA** = Roma, 23 giu. (Adnkronos Salute) - I medici stanno indagando, in Messico, sul caso di tre neonati gemelli risultati positivi a Covid-19: potrebbe esserci stato un contagio in gravidanza. Il timore è che il virus sia passato dalla mamma ai neonati attraverso la placenta, un caso finora "senza precedenti", secondo le autorità locali. I contagi neonatali, infatti, finora nel mondo ci sono stati ma sono avvenuti dopo la nascita. Due dei gemellini, un maschio e una femmina, sono ricoverati in condizioni stabili in ospedale nello stato di San Luis Potosì, mentre il terzo fratellino presenta problemi respiratori ed è in terapia. Le autorità sanitarie locali hanno fatto sapere che nel mondo non sono stati registrati finora contagi in occasione di nascite multiple, dunque il caso viene indagato. "Sarebbe stato impossibile per" i piccoli "essere stati infettati al momento della nascita", riferisce alla 'Bbc online' Monica Liliana Rangel Martinez, segretario di stato alla Salute. I genitori vengono sottoposti ai test e potrebbero essere asintomatici. I tre gemelli, nati il 17 giugno, sono risultati tutti positivi dal giorno della nascita. (Mal/Adnkronos Salute) ISSN 2465 - 1222 23-GIU-20 12:53 NNNN
**CORONAVIRUS: 3 GEMELLI POSITIVI IN MESSICO, SOSPETTA TRASMISSIONE IN GRAVIDANZA** =
ADN0669 7 EST 0 ADN EST NAZ LAM **CORONAVIRUS: 3 GEMELLI POSITIVI IN MESSICO, SOSPETTA TRASMISSIONE IN GRAVIDANZA** = Roma, 23 giu. (Adnkronos Salute) - I medici stanno indagando, in Messico, sul caso di tre neonati gemelli risultati positivi a Covid-19: potrebbe esserci stato un contagio in gravidanza. Il timore è che il virus sia passato dalla mamma ai neonati attraverso la placenta, un caso finora "senza precedenti", secondo le autorità locali. I contagi neonatali, infatti, finora nel mondo ci sono stati ma sono avvenuti dopo la nascita. Due dei gemellini, un maschio e una femmina, sono ricoverati in condizioni stabili in ospedale nello stato di San Luis Potosì, mentre il terzo fratellino presenta problemi respiratori ed è in terapia. Le autorità sanitarie locali hanno fatto sapere che nel mondo non sono stati registrati finora contagi in occasione di nascite multiple, dunque il caso viene indagato. "Sarebbe stato impossibile per" i piccoli "essere stati infettati al momento della nascita", riferisce alla 'Bbc online' Monica Liliana Rangel Martinez, segretario di stato alla Salute. I genitori vengono sottoposti ai test e potrebbero essere asintomatici. I tre gemelli, nati il 17 giugno, sono risultati tutti positivi dal giorno della nascita. (Mal/Adnkronos Salute) ISSN 2465 - 1222 23-GIU-20 12:53 NNNN
San Raffaele,linee guida riabilitazione post Covid
MARTEDÌ 23 GIUGNO 2020 12.48.23
San Raffaele,linee guida riabilitazione post Covid
ZCZC2933/SX4 XSP20175007245_SX4_QBKN R CRO S04 QBKN San Raffaele,linee guida riabilitazione post Covid Studio su 150 pazienti, due fasi per recuperare funzioni (ANSA) - MILANO, 23 GIU - Superata la fase acuta, i malati di Covid-19 devono affrontare una lunga riabilitazione, che va organizzata in due tempi per recuperare le funzionalita' motorie, respiratorie e neurologiche perse. E' il percorso tracciato dall'ospedale San Raffaele di Milano, primo al mondo a creare un reparto di riabilitazione per i pazienti Covid-19 ancora infettivi, che descrive i risultati ottenuti su 150 pazienti in quattro riviste scientifiche, tra cui Archives of Physical Medicine and Rehabilitation. All'inizio vanno gestite le conseguenze muscolo-scheletriche legate al prolungato allettamento, il ritorno ad un'alimentazione normale e lavorare sulla sfera cognitivo-emotiva, mentre dopo bisogna affrontare problemi di tipo psichiatrico, come disturbi da stress-post traumatico, ansia e depressione, per via del lungo periodo in terapia intensiva. Per questo nel reparto di riabilitazione sono stati coinvolti fisiatri, neurologi, neurochirurghi, pneumologi, neuropsicologi, psichiatri, cardiologi, otorinolaringoiatri, fisioterapisti e nutrizionisti. "Un'esperienza di gestione interdisciplinare e integrata che ci ha permesso di delineare le linee guida internazionale per la riabilitazione in questi pazienti," spiega Sandro Iannaccone, direttore del Dipartimento di Riabilitazione. "Con il nostro esempio dimostriamo che per affrontare l'emergenza Covid-19 anche le unita' di riabilitazione hanno bisogno di maggiore attenzione e necessitano di essere organizzate seguendo specifiche esigenze cliniche e organizzative". Visto che tutti i pazienti ricoverati erano ancora infettivi, e si trattava principalmente di persone di eta' avanzata, in sovrappeso o con piu' malattie croniche, la maggior parte degli esami e' stata fatta in contemporanea alla riabilitazione, organizzata secondo un programma a misura del paziente. Una volta dimessi i pazienti hanno potuto continuare la riabilitazione anche a casa con video-visite e teleconsulti online. L'ospedale ha anche organizzato un percorso di follow up con diversi controlli per 6 mesi. (ANSA). Y85-GTT 23-GIU-20 12:47 NNNN
San Raffaele,linee guida riabilitazione post Covid
ZCZC2933/SX4 XSP20175007245_SX4_QBKN R CRO S04 QBKN San Raffaele,linee guida riabilitazione post Covid Studio su 150 pazienti, due fasi per recuperare funzioni (ANSA) - MILANO, 23 GIU - Superata la fase acuta, i malati di Covid-19 devono affrontare una lunga riabilitazione, che va organizzata in due tempi per recuperare le funzionalita' motorie, respiratorie e neurologiche perse. E' il percorso tracciato dall'ospedale San Raffaele di Milano, primo al mondo a creare un reparto di riabilitazione per i pazienti Covid-19 ancora infettivi, che descrive i risultati ottenuti su 150 pazienti in quattro riviste scientifiche, tra cui Archives of Physical Medicine and Rehabilitation. All'inizio vanno gestite le conseguenze muscolo-scheletriche legate al prolungato allettamento, il ritorno ad un'alimentazione normale e lavorare sulla sfera cognitivo-emotiva, mentre dopo bisogna affrontare problemi di tipo psichiatrico, come disturbi da stress-post traumatico, ansia e depressione, per via del lungo periodo in terapia intensiva. Per questo nel reparto di riabilitazione sono stati coinvolti fisiatri, neurologi, neurochirurghi, pneumologi, neuropsicologi, psichiatri, cardiologi, otorinolaringoiatri, fisioterapisti e nutrizionisti. "Un'esperienza di gestione interdisciplinare e integrata che ci ha permesso di delineare le linee guida internazionale per la riabilitazione in questi pazienti," spiega Sandro Iannaccone, direttore del Dipartimento di Riabilitazione. "Con il nostro esempio dimostriamo che per affrontare l'emergenza Covid-19 anche le unita' di riabilitazione hanno bisogno di maggiore attenzione e necessitano di essere organizzate seguendo specifiche esigenze cliniche e organizzative". Visto che tutti i pazienti ricoverati erano ancora infettivi, e si trattava principalmente di persone di eta' avanzata, in sovrappeso o con piu' malattie croniche, la maggior parte degli esami e' stata fatta in contemporanea alla riabilitazione, organizzata secondo un programma a misura del paziente. Una volta dimessi i pazienti hanno potuto continuare la riabilitazione anche a casa con video-visite e teleconsulti online. L'ospedale ha anche organizzato un percorso di follow up con diversi controlli per 6 mesi. (ANSA). Y85-GTT 23-GIU-20 12:47 NNNN
Dipendenti pubblici in prima linea per Covid,oggi loro festa
MARTEDÌ 23 GIUGNO 2020 12.50.30
Dipendenti pubblici in prima linea per Covid,oggi loro festa
ZCZC2952/SXB XSP20175007254_SXB_QBXB R CRO S0B QBXB Dipendenti pubblici in prima linea per Covid,oggi loro festa Da trasporti a forze dell'ordine UN onora il servizio pubblico (ANSA) - ROMA, 23 GIU - Le Nazioni Unite celebrano oggi, 23 giugno, la Giornata del servizio pubblico, "per onorare le donne e gli uomini che stanno rischiando la vita e la salute per fornire servizi pubblici essenziali nel corso della pandemia di Covid-19". Che si tratti di assistenza sanitaria o di fornitura di servizi essenziali come servizi sociali, istruzione, consegna postale, trasporti, forze dell'ordine e altro ancora, si legge sul portale dell'Organizzazione Mondiale della Sanita' (Oms), "i dipendenti pubblici a livello globale hanno continuato a lavorare nella comunita' mentre molte persone erano chiuse in casa, rischiando la loro vita per permettere alle nostre di continuare". Oggi pomeriggio, un evento virtuale riunira' rappresentanti istituzionali provenienti da diverse parti del mondo per discutere dell'importanza della continua fornitura di servizi pubblici durante i periodi di pandemia. L'occasione servira' ad esaminare i vari approcci adottati dai paesi durante la crisi e a gestire meglio tali sfide in futuro. Durante l'evento, che sara' trasmesso dalle 15 sulla Web Tv delle Nazioni Unite (webtv.un.org) si esibira' anche l'Orchestra delle Nazioni Unite. (ANSA). YQX-SEC 23-GIU-20 12:49 NNNN
Dipendenti pubblici in prima linea per Covid,oggi loro festa
ZCZC2952/SXB XSP20175007254_SXB_QBXB R CRO S0B QBXB Dipendenti pubblici in prima linea per Covid,oggi loro festa Da trasporti a forze dell'ordine UN onora il servizio pubblico (ANSA) - ROMA, 23 GIU - Le Nazioni Unite celebrano oggi, 23 giugno, la Giornata del servizio pubblico, "per onorare le donne e gli uomini che stanno rischiando la vita e la salute per fornire servizi pubblici essenziali nel corso della pandemia di Covid-19". Che si tratti di assistenza sanitaria o di fornitura di servizi essenziali come servizi sociali, istruzione, consegna postale, trasporti, forze dell'ordine e altro ancora, si legge sul portale dell'Organizzazione Mondiale della Sanita' (Oms), "i dipendenti pubblici a livello globale hanno continuato a lavorare nella comunita' mentre molte persone erano chiuse in casa, rischiando la loro vita per permettere alle nostre di continuare". Oggi pomeriggio, un evento virtuale riunira' rappresentanti istituzionali provenienti da diverse parti del mondo per discutere dell'importanza della continua fornitura di servizi pubblici durante i periodi di pandemia. L'occasione servira' ad esaminare i vari approcci adottati dai paesi durante la crisi e a gestire meglio tali sfide in futuro. Durante l'evento, che sara' trasmesso dalle 15 sulla Web Tv delle Nazioni Unite (webtv.un.org) si esibira' anche l'Orchestra delle Nazioni Unite. (ANSA). YQX-SEC 23-GIU-20 12:49 NNNN
MILANO: 20 GHIRI MORTI NEL BAGAGLIAIO, DUE DENUNCIATI PER UCCISIONE DI ANIMALI =
MARTEDÌ 23 GIUGNO 2020 12.39.41
MILANO: 20 GHIRI MORTI NEL BAGAGLIAIO, DUE DENUNCIATI PER UCCISIONE DI ANIMALI =
ADN0630 7 CRO 0 ADN CRO RLO NAZ RLO MILANO: 20 GHIRI MORTI NEL BAGAGLIAIO, DUE DENUNCIATI PER UCCISIONE DI ANIMALI = Milano, 23 giu. (Adnkronos) - I carabinieri della compagnia di Legnano, in provincia di Milano, hanno deferito in stato di libertà per il reato di uccisione di animali nei cui confronti la caccia non è consentita con mezzi non consentiti due cittadini italiani, rispettivamente classe 1969 e 1978. Durante un controllo della circolazione, i militari hanno controllato la vettura con a bordo le due persone in questione. Nel bagagliaio dell'auto i carabinieri hanno trovato 20 ghiri morti e 70 tagliole utilizzate per la loro cattura. Le tagliole sono state sequestrate e i ghiri affidati all'Ufficio di Parabiago del Distretto veterinario Ovest milanese della Ats Milano Città metropolitana. (Red-Gat/Adnkronos) ISSN 2465 - 1222 23-GIU-20 12:39 NNNN
MILANO: 20 GHIRI MORTI NEL BAGAGLIAIO, DUE DENUNCIATI PER UCCISIONE DI ANIMALI =
ADN0630 7 CRO 0 ADN CRO RLO NAZ RLO MILANO: 20 GHIRI MORTI NEL BAGAGLIAIO, DUE DENUNCIATI PER UCCISIONE DI ANIMALI = Milano, 23 giu. (Adnkronos) - I carabinieri della compagnia di Legnano, in provincia di Milano, hanno deferito in stato di libertà per il reato di uccisione di animali nei cui confronti la caccia non è consentita con mezzi non consentiti due cittadini italiani, rispettivamente classe 1969 e 1978. Durante un controllo della circolazione, i militari hanno controllato la vettura con a bordo le due persone in questione. Nel bagagliaio dell'auto i carabinieri hanno trovato 20 ghiri morti e 70 tagliole utilizzate per la loro cattura. Le tagliole sono state sequestrate e i ghiri affidati all'Ufficio di Parabiago del Distretto veterinario Ovest milanese della Ats Milano Città metropolitana. (Red-Gat/Adnkronos) ISSN 2465 - 1222 23-GIU-20 12:39 NNNN
STRAGE USTICA: L''ATTACCO NON ORTODOSSO' AL DC 9, 'SFIAMMATA' ASSASSINA IN CABINA, MISSILE E ALA SPEZZATA =
GIOVEDÌ 18 GIUGNO 2020 22.15.42
STRAGE USTICA: L''ATTACCO NON ORTODOSSO' AL DC 9, 'SFIAMMATA' ASSASSINA IN CABINA, MISSILE E ALA SPEZZATA =
ADN2219 7 CRO 0 ADN CRO NAZ STRAGE USTICA: L''ATTACCO NON ORTODOSSO' AL DC 9, 'SFIAMMATA' ASSASSINA IN CABINA, MISSILE E ALA SPEZZATA = Nel libro di Cucchiarelli, l'inedito 'accecamento' 40 anni fa del Dc 9 con i retrobooster di un aereo miltare Roma, 18 giu. (Adnkronos) - La sera del 27 giugno 1980 il Dc 9 Itavia diretto da Bologna a Palermo finisce al centro di un'azione militare, anzi di un "attacco non ortodosso" che lo farà inabissare al largo di Ustica: nel libro del giornalista e scrittore Paolo Cucchiarelli "Ustica&Bologna - Attacco all'Italia' in uscita il 25 giugno per i tipi de La nave di Teseo e che l'Adnkronos ha potuto leggere in anteprima, emergono per la prima volta dettagli decisivi nello scenario costato la vita a 81 persone. Dettagli, va detto, in assoluta controtendenza rispetto a quanto emerso da perizie e interrogatori nei tre gradi del processo conclusosi in cassazione con l'assoluzione dei generali dell'aeronautica imputati. Nel libro, frutto di anni di analisi, ricostruzioni, interviste e sopralluoghi, un aereo militare straniero assume per i radar l'identità di un finto Air Malta, raggiunge il velivolo civile, lo supera e con i retro-booster ne 'sfiamma' il muso e la cabina di pilotaggio, 'fondendo' la plancia dei comandi e i sistemi di comunicazione. Uno dei piloti fa solo in tempo a dire "Gua...", espressione di cui pochi giorni fa Rainews 24 ha fornito la versione intelligibile della scatola nera: "Guarda cos'è?". Da quel momento l'aereo è cieco e non può comunicare. Ma il finto 'Air Malta' non è solo. C'è anche un Mig 23 libico di 'scorta' perché, secondo quanto emerso dall'inchiesta, quel volo civile andava protetto, scortato, per la presenza a bordo di uranio, destinato a Gheddafi in Libia ma anche al Pakistan (presenza non confermata da sentenze della magistratura, che però non considerano le operazioni successive di recupero di materiale effettuato sul fondale). Un missile viene lanciato dal Mig 23 e colpisce il bersaglio sbagliato perché il finto air Malta ha fatto in tempo a dileguarsi. Anche questa tesi del missile, va ricordata, è crollata al processo così come la caduta del mig libico avvenuta non in contemporanea con il giorno della strage. Ci sono altri aerei, Mig 21 (non libici, ma "vengono dalla Sardegna dov'erano in addestramento molti piloti libici, alcuni dei quali legati al circuito di Edward Wilson e Frank Terpil, due ex agenti Cia") e ancora F-104 italiani e Phantom. Il Dc 9 è accecato, colpito, ma ancora in volo, finché arriva l'urto dall'alto verso il basso sull'ala sinistra, che così si spezza, del serbatoio (ritrovato in fondo al mare, e riprodotto in fotografia) di milleduecento chili "di un aereo militare Usa o almeno utilizzato prevalentemente dagli aerei militari americani". (segue) (Fan/Adnkronos) ISSN 2465 - 1222 18-GIU-20 22:15 NNNN
STRAGE USTICA: L''ATTACCO NON ORTODOSSO' AL DC 9, 'SFIAMMATA' ASSASSINA IN CABINA, MISSILE E ALA SPEZZATA =
ADN2219 7 CRO 0 ADN CRO NAZ STRAGE USTICA: L''ATTACCO NON ORTODOSSO' AL DC 9, 'SFIAMMATA' ASSASSINA IN CABINA, MISSILE E ALA SPEZZATA = Nel libro di Cucchiarelli, l'inedito 'accecamento' 40 anni fa del Dc 9 con i retrobooster di un aereo miltare Roma, 18 giu. (Adnkronos) - La sera del 27 giugno 1980 il Dc 9 Itavia diretto da Bologna a Palermo finisce al centro di un'azione militare, anzi di un "attacco non ortodosso" che lo farà inabissare al largo di Ustica: nel libro del giornalista e scrittore Paolo Cucchiarelli "Ustica&Bologna - Attacco all'Italia' in uscita il 25 giugno per i tipi de La nave di Teseo e che l'Adnkronos ha potuto leggere in anteprima, emergono per la prima volta dettagli decisivi nello scenario costato la vita a 81 persone. Dettagli, va detto, in assoluta controtendenza rispetto a quanto emerso da perizie e interrogatori nei tre gradi del processo conclusosi in cassazione con l'assoluzione dei generali dell'aeronautica imputati. Nel libro, frutto di anni di analisi, ricostruzioni, interviste e sopralluoghi, un aereo militare straniero assume per i radar l'identità di un finto Air Malta, raggiunge il velivolo civile, lo supera e con i retro-booster ne 'sfiamma' il muso e la cabina di pilotaggio, 'fondendo' la plancia dei comandi e i sistemi di comunicazione. Uno dei piloti fa solo in tempo a dire "Gua...", espressione di cui pochi giorni fa Rainews 24 ha fornito la versione intelligibile della scatola nera: "Guarda cos'è?". Da quel momento l'aereo è cieco e non può comunicare. Ma il finto 'Air Malta' non è solo. C'è anche un Mig 23 libico di 'scorta' perché, secondo quanto emerso dall'inchiesta, quel volo civile andava protetto, scortato, per la presenza a bordo di uranio, destinato a Gheddafi in Libia ma anche al Pakistan (presenza non confermata da sentenze della magistratura, che però non considerano le operazioni successive di recupero di materiale effettuato sul fondale). Un missile viene lanciato dal Mig 23 e colpisce il bersaglio sbagliato perché il finto air Malta ha fatto in tempo a dileguarsi. Anche questa tesi del missile, va ricordata, è crollata al processo così come la caduta del mig libico avvenuta non in contemporanea con il giorno della strage. Ci sono altri aerei, Mig 21 (non libici, ma "vengono dalla Sardegna dov'erano in addestramento molti piloti libici, alcuni dei quali legati al circuito di Edward Wilson e Frank Terpil, due ex agenti Cia") e ancora F-104 italiani e Phantom. Il Dc 9 è accecato, colpito, ma ancora in volo, finché arriva l'urto dall'alto verso il basso sull'ala sinistra, che così si spezza, del serbatoio (ritrovato in fondo al mare, e riprodotto in fotografia) di milleduecento chili "di un aereo militare Usa o almeno utilizzato prevalentemente dagli aerei militari americani". (segue) (Fan/Adnkronos) ISSN 2465 - 1222 18-GIU-20 22:15 NNNN
ANNI PIOMBO. 40 ANNI FA MARIO AMATO UCCISO DAI FASCISTI: CERIMONIA A ROMA
MARTEDÌ 23 GIUGNO 2020 11.31.05
ANNI PIOMBO. 40 ANNI FA MARIO AMATO UCCISO DAI FASCISTI: CERIMONIA A ROMA
DIR0563 3 CRO 0 RR1 N/POL / DIR /TXT ANNI PIOMBO. 40 ANNI FA MARIO AMATO UCCISO DAI FASCISTI: CERIMONIA A ROMA BONAFEDE, BERGAMO E CAUDO A COMMEMORAZIONE CON AMICI E PARENTI GIUDICE (DIRE) Roma, 23 giu. - Sono passati 40 anni dal giorno in cui Mario Amato, giudice palermitano all'epoca sostituto procuratore della Repubblica di Roma, venne assassinato a sangue freddo, con un colpo di pistola alla nuca esploso alle sue spalle da due esponenti dei Nuclei armati rivoluzionari, mentre attendeva l'autobus che avrebbe dovuto portarlo nel suo ufficio a piazzale Clodio a indagare sui faldoni delle inchieste sul terrorismo nero nel Lazio. Il 23 giugno 1980, a poche settimane dalla strage di Bologna, Amato venne lasciato esangue a terra all'incrocio tra viale Jonio e via Monte Rocchetta, tra i quartieri di Val Melaina, Tufello e Montesacro, a poche centinaia di metri da dove risalendo lo stesso 'fil noir', solo quattro mesi prima nello stesso anno, l'eversione aveva spezzato un'altra vita, quella giovanissima di Valerio Verbano. E proprio su quell'incrocio, dove oggi c'e' una stele in sua memoria, Mario Amato e' stato ricordato stamattina con una cerimonia commemorativa: a rendergli onore numerose autorita', tra le quali il ministro della Giustizia, Alfonso Bonafede, il procuratore generale della Corte di Cassazione, Giovanni Salvi, il vicesindaco di Roma, Luca Bergamo che ha posto una corona a nome del Campidoglio e il presidente del III Municipio, Giovanni Caudo, ma anche Paolo Bolognesi, presidente dell'Associazione Familiari vittime della strage del 2 agosto 1980, Marco Damilano, direttore de L'Espresso e tanti cittadini della zona, compreso chi quella mattinata di quarant'anni fa se la ricorda bene, e i congiunti del magistrato, come la moglie. (SEGUE) (Mgn/ Dire) 11:29 23-06-20 NNNNMARTEDÌ 23 GIUGNO 2020 12.13.34
ANNI PIOMBO. ITALIA VIVA ROMA: UNITI NEL RICORDO AMATO A 40 ANNI DA UCCISIONE
DIR0794 3 POL 0 RR1 N/POL / DIR /TXT ANNI PIOMBO. ITALIA VIVA ROMA: UNITI NEL RICORDO AMATO A 40 ANNI DA UCCISIONE (DIRE) Roma, 23 giu. - "A quarant'anni dalla sua scomparsa, ci uniamo nel ricordo del giudice Mario AMATO brutalmente assassinato il 23 giugno del 1980 da un commando dei NAR in viale Jonio 272 nei pressi della fermata dove era solito prendere l'autobus a Montesacro". Cosi' in una nota Francesca Leoncini, assessore al Commercio, Personale e Sicurezza del III Municipio di Roma e i due coordinatori di Italia Viva Roma Marco Cappa ed Eleonora De Santis. "Il ricordo di Mario AMATO- conclude la nota- ucciso per le sue inchieste cruciali sul terrorismo nero, sia un esempio per tutti i cittadini, soprattutto i piu' giovani, e le istituzioni nell'intento di perseguire sempre verita' e giustizia. Oggi ci uniamo ai familiari del giudice AMATO nella cerimonia di commemorazione presso il monumento che lo ricorda in viale Jonio insieme ai cittadini e alle Autorita'". (Red/ Dire) 12:12 23-06-20 NNNN
Coronavirus: in Usa oltre 8 milioni di casi fantasma a marzo
MARTEDÌ 23 GIUGNO 2020 12.22.14
Coronavirus: in Usa oltre 8 milioni di casi fantasma a marzo
ZCZC2652/SXB XSP20175007141_SXB_QBXB R EST S0B QBXB Coronavirus: in Usa oltre 8 milioni di casi fantasma a marzo Studio, all'inizio contagio due volte piu' veloce del previsto (ANSA) - MILANO, 23 GIU - Sarebbero stati oltre 8,7 milioni, e non 100.000, i casi reali di Covid-19 all'inizio dell'epidemia negli Stati Uniti: il loro numero, 80 volte maggiore rispetto a quello stimato, sarebbe raddoppiato con una velocita' due volte superiore al previsto. A indicarlo e' uno studio della Penn State University pubblicato sulla rivista Science Translational Medicine. I ricercatori hanno analizzato i dati raccolti nelle ultime tre settimane di marzo dal sistema di sorveglianza per le sindromi simil-influenzali dei Centri di controllo e prevenzione delle malattie (Cdc). "Abbiamo esaminato per ogni Stato i casi simil-influenzali, in modo da stimare il numero di quelli non attribuibili all'influenza che andavano oltre la media stagionale", spiega uno degli autori dello studio, Justin Silverman. "Se si sottraggono al conto, restano i casi che non possono essere spiegati con l'influenza o le normali variazioni stagionali dei patogeni che attaccano l'apparato respiratorio". Questi casi 'fantasma', perfettamente sovrapponibili con la diffusione del coronavirus negli Stati Uniti, sarebbero piu' di 8,7 milioni, contro i 100.000 casi riportati dai numeri ufficiali. "All'inizio non credevo che le nostre stime fossero corrette - ammette Silverman - ma poi abbiamo realizzato che dopo il primo caso riportato nello Stato di Washington il 15 gennaio, i decessi negli Usa sono raddoppiati ogni tre giorni, in linea con le nostre stime del tasso di infezione". I ricercatori hanno anche calcolato il tasso pro capite di infezione, osservando che nelle aree dove era piu' alto si e' verificata un'impennata di sindromi simil-influenzali. I risultati mostrano tassi di infezione piu' alti di quelli stimati inizialmente, ma in linea con quanto sta emergendo dai test sierologici. Nello stato di New York, per esempio, il modello suggerisce che almeno il 9% della popolazione fosse gia' stata infettata a fine marzo. I test sierologici condotti su 3.000 residenti hanno trovato un tasso di infezione pari al 13,9%, con 2,7 milioni di abitanti contagiati. (ANSA). Y25-SEC 23-GIU-20 12:21 NNNN
Coronavirus: in Usa oltre 8 milioni di casi fantasma a marzo
ZCZC2652/SXB XSP20175007141_SXB_QBXB R EST S0B QBXB Coronavirus: in Usa oltre 8 milioni di casi fantasma a marzo Studio, all'inizio contagio due volte piu' veloce del previsto (ANSA) - MILANO, 23 GIU - Sarebbero stati oltre 8,7 milioni, e non 100.000, i casi reali di Covid-19 all'inizio dell'epidemia negli Stati Uniti: il loro numero, 80 volte maggiore rispetto a quello stimato, sarebbe raddoppiato con una velocita' due volte superiore al previsto. A indicarlo e' uno studio della Penn State University pubblicato sulla rivista Science Translational Medicine. I ricercatori hanno analizzato i dati raccolti nelle ultime tre settimane di marzo dal sistema di sorveglianza per le sindromi simil-influenzali dei Centri di controllo e prevenzione delle malattie (Cdc). "Abbiamo esaminato per ogni Stato i casi simil-influenzali, in modo da stimare il numero di quelli non attribuibili all'influenza che andavano oltre la media stagionale", spiega uno degli autori dello studio, Justin Silverman. "Se si sottraggono al conto, restano i casi che non possono essere spiegati con l'influenza o le normali variazioni stagionali dei patogeni che attaccano l'apparato respiratorio". Questi casi 'fantasma', perfettamente sovrapponibili con la diffusione del coronavirus negli Stati Uniti, sarebbero piu' di 8,7 milioni, contro i 100.000 casi riportati dai numeri ufficiali. "All'inizio non credevo che le nostre stime fossero corrette - ammette Silverman - ma poi abbiamo realizzato che dopo il primo caso riportato nello Stato di Washington il 15 gennaio, i decessi negli Usa sono raddoppiati ogni tre giorni, in linea con le nostre stime del tasso di infezione". I ricercatori hanno anche calcolato il tasso pro capite di infezione, osservando che nelle aree dove era piu' alto si e' verificata un'impennata di sindromi simil-influenzali. I risultati mostrano tassi di infezione piu' alti di quelli stimati inizialmente, ma in linea con quanto sta emergendo dai test sierologici. Nello stato di New York, per esempio, il modello suggerisce che almeno il 9% della popolazione fosse gia' stata infettata a fine marzo. I test sierologici condotti su 3.000 residenti hanno trovato un tasso di infezione pari al 13,9%, con 2,7 milioni di abitanti contagiati. (ANSA). Y25-SEC 23-GIU-20 12:21 NNNN
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