Translate

martedì 23 giugno 2020

Germania: nuovo lockdown locale,ora confinate 560 mila persone =

MARTEDÌ 23 GIUGNO 2020 16.26.41

= Germania: nuovo lockdown locale,ora confinate 560 mila persone =

(AGI/AFP) - Berlino, 23 giu. - La Germania ha decretato un secondo lockdown locale nell'Ovest del Paese, in un distretto di 200 mila abitanti, per evitare una seconda ondata di Covid-19 dopo la scoperta di un focolaio in un mattatoio. Le autorita' regionali della Renania Settentrionale-Vestfalia avevano gia' annunciato in precedenza un parziale confinamento nel vicino distretto di Gutersloh, dove vivono 360 mila persone e dove oltre 1.500 dipendenti di un macello sono stati infettati dal virus. (AGI)Bra 231625 GIU 20 NNNN

CORONAVIRUS: LO STUDIO, IN ITALIA FATTORE GEOGRAFICO HA CONDIZIONATO EPIDEMIA =

MARTEDÌ 23 GIUGNO 2020 14.29.01


CORONAVIRUS: LO STUDIO, IN ITALIA FATTORE GEOGRAFICO HA CONDIZIONATO EPIDEMIA =

ADN0988 7 CRO 0 ADN CRO NAZ CORONAVIRUS: LO STUDIO, IN ITALIA FATTORE GEOGRAFICO HA CONDIZIONATO EPIDEMIA = Nostro Paese è nella fascia del pianeta dove si è verificato il 90% delle infezioni Roma, 23 giu. (Adnkronos Salute) - Nelle regioni del Nord esisterebbero "condizioni ambientali che negli scorsi due mesi hanno reso aggressiva e mortale l'infezione da coronavirus che è risultata assai più leggera nelle altre regioni d'Italia, dove questo 'fattore geografico' diminuisce fino ad un minimo. La qualità di queste condizioni ambientali, tragicamente sfavorevoli nel Settentrione, non sono ancora note". Sono le conclusioni a cui è arrivato lo studio firmato da Roberto Ronchetti, professore emerito di Pediatria dell'Università Sapienza di Roma e da Francesco Ronchetti, medico dell'ospedale Parodi di Colleferro, in fase di pubblicazione su un numero speciale delle rivista 'Epidemiologia e Prevenzione'. "A livello mondiale esiste una fascia geografica, compresa circa tra 30° e 50° di latitudine Nord, nella quale assieme ad epidemie lievi, si è verificato il 90% delle epidemie classificate come gravi: la pianura Padana e l'intera Italia appartengono a quella zona geografica", prosegue la ricerca. "Non è la prima volta che una tale associazione tra patologia virale e geografia viene ipotizzata a livello epidemiologico - avverte lo studio - Al momento della nostra richiesta di pubblicazione ed ancora oggi queste osservazioni epidemiologiche sulla relazione clima-infezione non sono state pubblicate. Dopo quasi tre mesi, molte epidemie nel pianeta si sono sviluppate e molte si sono concluse per cui è il momento di tentare la conferma dell'esistenza di un mal definito 'fattore geografico' in grado di condizionare la gravità delle infezioni causate dal nuovo virus". "Lo studio - osservano i due ricercatori - ha utilizzato le curve epidemiologiche di tutte le regioni italiane per tentare di capire se, in una nazione compresa nella già citata fascia 30°-50° latitudine Nord le curve epidemiche appaiono uniformi oppure sotto l'influenza di un fattore geografico". (segue) (Com-Frm/Adnkronos Salute) ISSN 2465 - 1222 23-GIU-20 14:28 NNNNMARTEDÌ 23 GIUGNO 2020 14.29.01

CORONAVIRUS: LO STUDIO, IN ITALIA FATTORE GEOGRAFICO HA CONDIZIONATO EPIDEMIA (2) =

ADN0989 7 CRO 0 ADN CRO NAZ CORONAVIRUS: LO STUDIO, IN ITALIA FATTORE GEOGRAFICO HA CONDIZIONATO EPIDEMIA (2) = (Adnkronos Salute) - "I dati riportati inequivocabilmente stabiliscono che l'epidemia da coronavirus che ha colpito l'Italia ha una gravità estrema al Nord, gravità che progressivamente diminuisce scendendo verso le regioni meridionali. A questo punto si deve, ovviamente, rispondere al quesito del perché il Nord ha pagato un prezzo estremamente superiore all'infezione di un virus che, in modo simultaneo, dopo il suo sbarco in Lombardia, ha generato curve epidemiche in ogni area del nostro paese - affermano Roberto Ronchetti e Francesco Ronchetti - Sembra fin dall'inizio doversi escludere l'ipotesi che il virus, sperimentato al Nord, sia in qualche modo diverso, più infettivo, più aggressivo, con capacità letali diverse dal virus che invece ha colpito le popolazioni meridionali". "In nessuna delle oltre 350 epidemie che si sono verificate nel pianeta, mai è stata avanzata l'ipotesi che il virus, diffusosi a livello mondiale nell'arco di due-tre mesi, abbia presentato mutazioni così importanti da modificarne in modo significativo le sue capacità infettive. Contro l'ipotesi di differenze tra il virus che ha colpito Nord e Sud sta il fatto assai importante che la diminuzione della gravità dell'epidemia è progressiva per cui se il virus fosse diverso nelle varie località dovremmo immaginare numerose modificazioni che giustifichino la gravità progressivamente differente in ogni regione", spiegano i due ricercatori. "Poiché in Italia le politiche di contenimento dell'infezione sono state regolate in modo identico da decreti dell'autorità nazionale, non si può avanzare l'ipotesi che tali misure possano spiegare la discrepanza della gravità delle epidemie - osservano - Dobbiamo ammettere che l'ipotesi più ragionevole è che, nelle nostre regioni del Nord, esistano condizioni ambientali che negli scorsi due mesi hanno reso aggressiva e mortale l'infezione da virus al Nord che è risultata assai più leggera nelle altre regioni d'Italia dove questo ''fattore geografico'' diminuisca fino ad un minimo". (segue) (Com-Frm/Adnkronos Salute) ISSN 2465 - 1222 23-GIU-20 14:28 NNNNMARTEDÌ 23 GIUGNO 2020 14.29.01

CORONAVIRUS: LO STUDIO, IN ITALIA FATTORE GEOGRAFICO HA CONDIZIONATO EPIDEMIA (3) =

ADN0990 7 CRO 0 ADN CRO NAZ CORONAVIRUS: LO STUDIO, IN ITALIA FATTORE GEOGRAFICO HA CONDIZIONATO EPIDEMIA (3) = (Adnkronos Salute) - "Negli stessi giorni in cui abbiamo sottoposto per la pubblicazione il nostro articolo, altri autori iraniani-statunitensi hanno messo in rete un 'pre-print', con osservazioni analoghe alle nostre, attribuendo alla temperatura e all'umidità, il fatto che, nella fascia 30°-50° di latitudine Nord il virus possa essere molto più pericoloso". "La ricerca scientifica farà certamente luce sulla natura del fattore geografico che abbiamo descritto. Riteniamo tuttavia che sia difficile immaginare che ci siano a breve progressi tali che ci mettano in grado di rimuovere il pericolo territoriale, prima che nel dicembre-gennaio prossimo venturo il virus - concludono - come tutti i virus respiratori, farà la sua nuova comparsa. È urgente, quindi, imparare dagli eventi degli ultimi tre mesi, quello che abbiamo sbagliato e che cosa avremmo dovuto fare in modo differente". (Com-Frm/Adnkronos Salute) ISSN 2465 - 1222 23-GIU-20 14:28 NNNN

MEDICINA: MALATTIE CUORE PRIMO KILLER PER LE DONNE, ANCORA MENO TRATTATE =

MARTEDÌ 23 GIUGNO 2020 15.11.53


MEDICINA: MALATTIE CUORE PRIMO KILLER PER LE DONNE, ANCORA MENO TRATTATE =

ADN1081 7 CRO 0 ADN CRO NAZ MEDICINA: MALATTIE CUORE PRIMO KILLER PER LE DONNE, ANCORA MENO TRATTATE = Roma, 23 giu. (Adnkronos Salute) - Nonostante le malattie cardiovascolari siano la prima causa di morte nelle donne di tutto il mondo e la loro incidenza nella popolazione femminile più alta che tra gli uomini, la cardiologia - intesa come ricerca, scienza e attività clinica - è da sempre declinata al maschile e le donne sono ancora studiate e trattate molto meno degli uomini, con risultati inferiori a quelli del genere maschile. Da questa considerazione è nato il meeting online 'La forza del cuore delle donne', ideato e promosso da Leda Galiuto nell'ambito delle attività della Scuola di specializzazione in Cardiologia dell'Università Cattolica, campus di Roma. "Il metodo Gemelli - afferma Galiuto, dell'Unità di Terapia intensiva cardiologica della Fondazione Policlinico Gemelli Irccs - consiste nell'approccio multidisciplinare alla ricerca, cura e didattica di un problema di Salute complesso, inteso non come una singola malattia, ma una malattia d'organo in un organismo specifico: il cuore delle donne. Il gruppo di lavoro del Policlinico Gemelli - continua Galiuto - è molto attivo anche dal punto di vista divulgativo, attività cruciale per fare non solo informazione, ma anche e soprattutto prevenzione. Bisogna far sapere alle donne che il proprio cuore può ammalarsi tanto quanto quello degli uomini". Il Policlinico Gemelli ha attivato molti progetti di ricerca in quest'ambito che riguardano la sindrome da crepacuore, di cui il Gemelli è opinion leader internazionale, con la sua caratterizzazione clinica cardiologica, integrata all'approccio psicologico, psichiatrico, neurobiologico e psicoterapico. (segue) (Red-Mal/Adnkronos Salute) ISSN 2465 - 1222 23-GIU-20 15:11 NNNNMARTEDÌ 23 GIUGNO 2020 15.11.53

MEDICINA: MALATTIE CUORE PRIMO KILLER PER LE DONNE, ANCORA MENO TRATTATE (2) =

ADN1082 7 CRO 0 ADN CRO NAZ MEDICINA: MALATTIE CUORE PRIMO KILLER PER LE DONNE, ANCORA MENO TRATTATE (2) = (Adnkronos Salute) - Particolare attenzione è rivolta alla prevenzione al femminile, dal momento che il cuore delle donne, anatomicamente identico a quello degli uomini, ma sottoposto a variazioni cicliche ormonali, riconosce sia fattori di rischio simili a quelli degli uomini, sia fattori di rischio peculiari del sesso femminile. Anche la riabilitazione ha le sue peculiarità 'in rosa', dal momento che le donne che hanno subito un evento cardiovascolare o un intervento cardiochirurgico iniziano la riabilitazione cardiologica partendo da una condizione funzionale più compromessa. Durante il percorso riabilitativo migliorano tanto quanto gli uomini, ma non riescono a raggiungere gli stessi livelli di performance dopo simile percorso. Infine anche la nutrizione personalizzata al femminile è argomento di grande interesse scientifico, clinico e divulgativo del gruppo di lavoro del Policlinico Gemelli, per condizioni patologiche come l'anoressia, o fisiologiche come sport, gravidanza e allattamento. (Red-Mal/Adnkronos Salute) ISSN 2465 - 1222 23-GIU-20 15:11 NNNN

Sicurezza: Soro, riconoscimento facciale puo' limitare diritti =


Gdf Napoli, in 56 prendevano reddito cittadinanza indebito


Francia: picchio' manifestante, agente condannato a 18 mesi =


Con auto genitori, 17enne investe CC e danneggia 5 veicoli


Milano, intascava soldi multe arrestato: agente Polizia Locale


CORONAVIRUS: TROMBOSI DA LOCKDOWN, BOOM DI CASI CAUSA SEDENTARIETA' =

MARTEDÌ 23 GIUGNO 2020 12.19.36

CORONAVIRUS: TROMBOSI DA LOCKDOWN, BOOM DI CASI CAUSA SEDENTARIETA' =

ADN0586 7 CRO 0 ADN CRO NAZ RLO CORONAVIRUS: TROMBOSI DA LOCKDOWN, BOOM DI CASI CAUSA SEDENTARIETA' = Il chirurgo vascolare del Pini-Cto di Milano, 'ha peggiorato le situazioni già a rischio' Milano, 23 giu. (Adnkronos Salute) - Trombosi da lockdown in agguato dopo i mesi trascorsi in casa, fra scrivania e divano, per contenere i contagi da nuovo coronavirus. "Rispetto al periodo di osservazione clinica pre Covid-19, tra i pazienti dell'Asst Gaetano Pini-Cto ho riscontrato un aumento del verificarsi di complicanze trombotiche arteriose, in particolare in quelli che presentano già alterazioni di alcuni distretti (cerebrale, apparato gastroenterico, degli arti superiori o inferiori o sottoposti a cateterismi arteriosi diretti)". Lo segnala Gabriele Di Luca, chirurgo vascolare dell'azienda socio sanitaria assistenziale di Milano, che punta il dito contro la sedentarietà da reclusione. In alcune delle situazioni osservate dallo specialista, "si è persino giunti a eventi di tipo ischemico e alla gangrena dei distretti più periferici degli arti inferiori (dita dei piedi). Questo perché - spiega Di Luca - gli esiti sono stati difficilmente controllabili con una terapia farmacologica e i pazienti non potevano essere sottoposti a un intervento chirurgico per la grave e importante co-morbidità presente". Per l'esperto, "la causa probabile di questo fenomeno è la riduzione dell'attività fisica e dei movimenti durante il lockdown. Uno stile di vita sedentario e il sovrappeso correlato possono aumentare il rischio di sviluppare una complicanza trombotica a livello degli assi venosi degli arti inferiori e pelvici. Ricordiamoci infatti che il meccanismo scatenato dal rallentamento del ritorno venoso (stasi) è uno dei principali fattori della 'triade di Virchow'", dal nome dello studioso tedesco della seconda metà dell''800 che riassunse i meccanismi del processo trombotico venoso: l'occlusione completa o parziale di un asse venoso si verifica a seguito di danni della parete venosa, o di alterazione dei meccanismi della coagulazione o appunto del rallentamento del ritorno venoso. (segue) (Red-Opa/Adnkronos Salute) ISSN 2465 - 1222 23-GIU-20 12:19 NNNNMARTEDÌ 23 GIUGNO 2020 12.19.36

CORONAVIRUS: TROMBOSI DA LOCKDOWN, BOOM DI CASI CAUSA SEDENTARIETA' (2) =

ADN0587 7 CRO 0 ADN CRO NAZ RLO CORONAVIRUS: TROMBOSI DA LOCKDOWN, BOOM DI CASI CAUSA SEDENTARIETA' (2) = (Adnkronos Salute) - Le cause della trombosi venosa sono diverse e possono concorrere tra loro, aumentando il rischio. Tra queste ci sono l'immobilità, i traumi, le patologie infettive, infiammatorie, tumorali o del sistema coagulatorio, le alterazione ormonali, una malattia iatrogena (provocata cioè dall'uso improprio o eccessivo di uno o più farmaci), malattie autoimmuni, elencano dall'Asst Pini-Cto. "Le conseguenze - chiarisce Di Luca - dipendono dalla gravità della sindrome post flebitica (Spf), ossia dal grado in cui il coagulo di sangue occlude la vena e dai processi secondari alla sua ricanalizzazione. Le conseguenze di tale evento possono causare edemi, lesioni della pelle più o meno gravi che possono peggiorare in ulcere, impotenza funzionale dell'arto, varici complicanze di tipo infiammatorio e infettivo (dette linfangiti di accompagnamento), fino all'embolia polmonare". La trombosi venosa tende ad avere un'incidenza sempre maggiore con l'avanzare dell'età e colpisce le donne più degli uomini (rapporto 3 a 2), complice un quadro ormonale in cui la percentuale di ormoni femminili circolanti è maggiore. "La terapia ormonale - sottolinea il chirurgo vascolare - può in alcuni casi concorrere allo sviluppo di eventi trombotici soprattutto a livello dell'apparato venoso, provocando la riduzione di alcune sostanze prodotte a livello epatico (proteina S e proteina C epatiche) che possiedono proprietà modulanti e di controllo sull'attivazione indiscriminata dei meccanismi della cosiddetta cascata coagulatoria. Le variazioni anche fisiologiche (menarca, gravidanza e menopausa) del tasso percentuale di estrogeni e progestinici circolanti possono inoltre interferire con alcuni fattori e meccanismi del sistema coagulatorio". (Red-Opa/Adnkronos Salute) ISSN 2465 - 1222 23-GIU-20 12:19 NNNN

CORONAVIRUS: 3 GEMELLI POSITIVI IN MESSICO, SOSPETTA TRASMISSIONE IN GRAVIDANZA** =

MARTEDÌ 23 GIUGNO 2020 12.53.24


**CORONAVIRUS: 3 GEMELLI POSITIVI IN MESSICO, SOSPETTA TRASMISSIONE IN GRAVIDANZA** =

ADN0669 7 EST 0 ADN EST NAZ LAM **CORONAVIRUS: 3 GEMELLI POSITIVI IN MESSICO, SOSPETTA TRASMISSIONE IN GRAVIDANZA** = Roma, 23 giu. (Adnkronos Salute) - I medici stanno indagando, in Messico, sul caso di tre neonati gemelli risultati positivi a Covid-19: potrebbe esserci stato un contagio in gravidanza. Il timore è che il virus sia passato dalla mamma ai neonati attraverso la placenta, un caso finora "senza precedenti", secondo le autorità locali. I contagi neonatali, infatti, finora nel mondo ci sono stati ma sono avvenuti dopo la nascita. Due dei gemellini, un maschio e una femmina, sono ricoverati in condizioni stabili in ospedale nello stato di San Luis Potosì, mentre il terzo fratellino presenta problemi respiratori ed è in terapia. Le autorità sanitarie locali hanno fatto sapere che nel mondo non sono stati registrati finora contagi in occasione di nascite multiple, dunque il caso viene indagato. "Sarebbe stato impossibile per" i piccoli "essere stati infettati al momento della nascita", riferisce alla 'Bbc online' Monica Liliana Rangel Martinez, segretario di stato alla Salute. I genitori vengono sottoposti ai test e potrebbero essere asintomatici. I tre gemelli, nati il 17 giugno, sono risultati tutti positivi dal giorno della nascita. (Mal/Adnkronos Salute) ISSN 2465 - 1222 23-GIU-20 12:53 NNNN