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martedì 18 marzo 2025
Tar 2025-in merito al trasferimento del ricorrente nel contesto dell'Esercito Italiano evidenzia alcuni punti cruciali che meritano di essere approfonditi. In primo luogo, la decisione di accogliere il ricorso si fonda sull'applicazione dell'art. 42 bis del d.lgs. 151/2001, che riconosce un diritto fondamentale per i genitori con figli minori di tre anni, permettendo loro di richiedere un trasferimento per motivi familiari. Questa norma rappresenta un importante strumento di conciliazione tra vita lavorativa e vita familiare, e la sua corretta applicazione è essenziale per garantire il benessere dei militari e delle loro famiglie. La mancanza di prove concrete da parte dell'Amministrazione riguardo alla presunta impossibilità di trasferimento del ricorrente mette in discussione la validità delle sue argomentazioni.
lunedì 17 marzo 2025
La sentenza della Cassazione n. 5936 del 2025 offre un'importante riflessione sui limiti della libertà di espressione dei dipendenti, in particolare in contesti lavorativi, e sul rapporto tra comportamenti individuali e conseguenze disciplinari. Il caso specifico riguarda un post considerato offensivo e razzista nei confronti di un team leader di Fendi, condiviso tra dipendenti tramite WhatsApp.
La sentenza della Cassazione n. 10410 del 2025 affronta il delicato tema della tenuità del fatto nel contesto del reato di furto in abitazione, stabilendo un principio giuridico di notevole rilevanza. In particolare, la Corte ha chiarito che il furto in abitazione, in quanto reato contro il patrimonio e la sicurezza personale degli individui, non può essere considerato un reato di lieve entità, e pertanto non può “beneficiare” della causa di non punibilità per tenuità del fatto.
La Cassazione n. 10421 del 2025 offre un'importante chiarificazione in materia di reato continuato, evidenziando l'obbligo di dimostrare l'unicità del disegno criminoso per poter configurare tale fattispecie. Questo principio si colloca nell'ambito della necessità di una rigorosa analisi dei fatti e delle condotte degli imputati, al fine di stabilire se esista un vincolo di continuità tra le varie azioni delittuose e se queste possano essere ricondotte a un medesimo intento criminoso.
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