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lunedì 27 ottobre 2025

🔴 I PICCOLI AL JOLANI DI GAZA
Che Israele avesse buoni rapporti con l'Isis, è cosa nota dai tempi della guerra imbastita dalla CIA contro Assad; gli israeliani curavano nei propri ospedali i feriti dello Stato Islamico (che infatti non ha mai colpito Israele, nemmeno per sbaglio), e lo stesso Netanyahu li andava a trovare in favore di telecamera. E, ovviamente, i rapporti con l'ANP sono sempre stati quelli tipici padrone-servo. Non stupisce affatto, quindi, che Tel Aviv abbia approfittato del periodo in cui imperversava nella Striscia di Gaza, per mettere in piedi delle bande politico-criminali di collaborazionisti, cui affidare il compito di creare caos e contrastare la Resistenza; né tantomeno stupisce che l'abbiano fatto ricorrendo appunto ad uomini legati all'Isis ed all'ANP, oltre che alla criminalità palestinese. Del resto, questa è una delle tante cose che hanno appreso dai nazisti, che nel ghetto di Varsavia avevano messo in piedi una sorta di milizia ebraica al servizio della Gestapo.
Dell'esistenza di queste bande, il mondo è venuto a conoscenza quando - scattata la tregua - le forze della Resistenza hanno potuto dedicare loro la meritata attenzione, giustiziandone e catturandone a decine. Esattamente quello che fecero gli ebrei polacchi appena scattò la rivolta del ghetto. Solo che la stampa occidentale ha cercato di definire queste bande criminali come 'dissidenti', cosa che nemmeno i media nazisti avrebbero mai osato dire dei loro kapò.
Questi bande hanno sinora agito sotto la copertura dell'IDF, e tutt'ora hanno le proprie basi oltre la 'linea gialla', ben al riparo dei carri armati israeliani, ma durante soprattutto l'ultimo anno si sono specializzate nella collaborazione con i servizi israeliani per individuare i combattenti palestinesi, e soprattutto in lucrose attività criminali come il contrabbando, il mercato nero, l'usura ed il cambio di valuta, oltre che nel saccheggio (e successiva rivendita) degli aiuti alimentari.
Fondamentalmente sono quattro, rispettivamente guidate da Yasser Abu Shabab (Isis), Rami Khalas, Ashraf al Mansi e Hossam al-Astal (ANP). La banda di Abu Shabab, un ex-detenuto evaso a seguito del bombardamento israeliano sul carcere dove era prigioniero, opera a Rafah, un'area sotto totale controllo israeliano; quella di al-Astal a Khan Yunis, mentre le altre due operano nell'area di Gaza City. Tutte queste bande, oltre alla protezione israeliana, ricevono dall'IDF armi e munizioni - in genere quelle che l'esercito recupera dagli scontri con la Resistenza. Inoltre, oltre ai proventi delle attività criminali, ricevono finanziamenti dagli Emirati Arabi Uniti (la peggiore entità araba della regione, un vero e proprio agente di destabilizzazione in servizio permanente), oltre che mezzi come pick-up ed auto. Il tutto, ovviamente, attraverso i valichi controllati dall'IDF.
Queste bande criminali, comunque, evidentemente ispirate dal successo del loro omologo siriano Al Jolani (ex tagliagole dell'Isis e di Al Qaeda, diventato inopinatamente presidente della Siria), hanno ora addirittura ambizioni politiche. Avendo compreso l'aria che tira, ed avendo chiaro - anche su imbeccata dei servizi israeliani - in quale direzione si cerca di far evolvere la situazione, ritengono che si stia aprendo una finestra di opportunità per passare dal ruolo di criminali a quello di forze di sicurezza collaborazioniste.
Come ha detto a Sky News al-Astal, riferendosi anche agli altri capibanda, "abbiamo un progetto ufficiale. Siamo tutti a favore della 'Nuova Gaza'. Presto otterremo il pieno controllo della Striscia di Gaza e ci riuniremo sotto un unico ombrello".
Il disegno - alquanto ambizioso - è quello di assumere un ruolo politico-militare nella Gaza immaginata a Washington, sfruttando la copertura politica (ed i fondi) degli Emirati, e quella militare di Tel Aviv. Quanto sarà effettivamente praticabile, anche solo il tentativo, è tutta da vedere.

🟥🟥🟥 𝐬𝐞𝐠𝐮𝐢𝐦𝐢 𝐬𝐮 𝐓𝐞𝐥𝐞𝐠𝐫𝐚𝐦!
Zelensky just told Axios that sanctions alone won't move Russia, he needs Tomahawks to "pressure" Putin. Meanwhile, Russia flies a nuclear-powered cruise missile, Burevestnik 14,000 km undetected. Who's escalating, and who's quietly winning?

 In a desperate Axios interview, Zelensky all but begged Trump for long-range missiles, claiming they wouldn't need to be fired, just shown.

"If Putin doesn't stop, we need something to stop him… We speak not only about Tomahawks."

He called the new U.S. sanctions "helpful," but admitted they're not enough. He wants Trump to pile on, to make Putin "feel pressure."

Here's the problem: you don't beg for leverage when you're winning. Yet Zelensky claims to be winning?

Behind the scenes, Zelensky offered to freeze the front lines, a de facto admission that Ukraine's AFU has collapsed. He's trying to spin defeat as strategic, but the truth is clear, NATO's Wunderwaffe have all failed, and Kiev is out of time, men, and miracles.

Trump, for his part, flip-flopped, he cancelled his summit with Putin, a summit Russia wasn't in need of. Imposed new sanctions on Russian oil. But still refused to send Tomahawks, for now aware that crossing Putin's red line might not trigger another press release… it might trigger Burevestnik and Orshenik.

"If Russian territory is hit with such a weapon, the response will be very serious — if not, as they say, overwhelming." — President Vladimir Putin, Oct 23

And then it was confirmed, Burevestnik flew.

The Burevestnik, nuclear-powered, radar-evading, unlimited range, soared over 14,000 km in a test flight days, and confirmed after Putin's warning.

"This is a unique product that no one else in the world has," Putin said.

Chief of the General Staff Valery Gerasimov confirmed the missile executed flawless horizontal and vertical maneuvers, remaining undetectable to air defenses.

"It is capable of striking highly protected targets at any distance with guaranteed accuracy."

Translation? No Western radar can see it.
No Western system can stop it. And it's no longer experimental.

The West talks about escalation like it's a press release. Russia answers with hardware. Not to fight — but to end the conversation before it begins.

The Burevestnik isn't a provocation. It's a absolute deterrence, if this was an age of reason and sanity. A geopolitical silencer. A message written in physics. Range, unlimited. Detection: impossible. Time left for bluffing, zero. 

Zelensky talks like a man playing poker with borrowed chips. Trump is trapped between neocon war hawks and his instincts for diplomacy. London and the EU push the neocon objective of suicidal escalation.
And Moscow? It just redefined deterrence, calmly, completely, and on a nuclear engine.

This isn't escalation. It's gravity, trying to regain control.

The Axios interview is just the latest episode of Western panic, a fallen proxy whispering through elite media while Ukraine bleeds. Zelensky isn't seeking peace. He's seeking permission to keep sacrificing his country in someone else's war. And the West applauds it, because admitting Russia is winning would mean admitting NATO has been defeated. But on the ground, that truth is no longer negotiable. Russia isn't just outlasting the collective West, but dismantling it, piece by piece, while its enemies hold press conferences to mask retreat.

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++ Cc sparò a Capodanno, archiviato per legittima difesa ++
Accolta la richiesta della Procura di Rimini
   (ANSA) - RIMINI, 27 OTT - La gip del Tribunale di Rimini,
Raffaella Ceccarelli, ha disposto l'archiviazione dell'indagine
per omicidio colposo a carico del luogotenente dei carabinieri,
Luciano Masini, comandante della stazione di Verucchio che la
notte di capodanno uccise un 23enne egiziano, Muhammad Abdallah
Abd Hamid Sitta. Accolta la richiesta della Procura di Rimini,
che a giugno aveva chiuso le indagini arrivando alla conclusione
che quella sera il carabiniere agì per legittima difesa: non
ebbe alternative, fu costretto a sparare, per tutelare la
propria incolumità e quindi uccise il giovane, dopo che questi
aveva accoltellato e ferito 4 persone. (ANSA).
27/10/2025 15:42
Una nuova specie di ape scoperta nel nord Sardegna
Ricerca degli entomologi dell'Università Roma Tre
   (ANSA) - LA MADDALENA, 27 OTT - Nel corso di ricerche sugli
insetti impollinatori dell'isola di Culuccia, nella Sardegna
nord orientale, un gruppo di entomologi dell'Università degli
Studi Roma Tre ha scoperto una nuova specie di ape selvatica
"Andrena culucciae" il cui nome è dedicato al luogo dove è stata
trovata.    Lo studio, pubblicato sul "Journal of Hymenoptera Research",
è stato condotto nell'ambito della tesi magistrale di Matteo
Annessi del corso di laurea in Biodiversità e Gestione degli
Ecosistemi e attualmente dottorando sempre presso il
Dipartimento di Scienze, Dipartimento di Eccellenza italiano,
dell'Università degli Studi Roma Tre.    Le raccolte sul campo e le analisi morfologiche e genetiche
in laboratorio sono state svolte sotto la supervisione del prof.
Andrea Di Giulio, entomologo, e della dott.ssa Alessandra
Riccieri, ricercatrice.    Lo studio si inserisce in una convenzione, iniziata nel 2022,
tra il Dipartimento di Scienze dell'Università Roma Tre
(responsabile il prof. Di Giulio) e l'Osservatorio Naturalistico
dell'Isola di Culuccia (responsabile la dott.ssa Sabrina Rossi,
BIRU Srl Agricola). "Quando ho raccolto nel maggio 2022 i primi
e pochi individui di ape, ho notato alcune differenze rispetto
alle specie affini - racconta il dottorando Annessi - così,
speranzoso ed emozionato per una possibile nuova scoperta, sono
tornato l'anno successivo per raccoglierne altri e capire,
grazie a diverse analisi in laboratorio, se si trattasse davvero
di una specie mai descritta prima".    Il risultato è stato ottenuto grazie all'uso combinato di
tecniche tassonomiche tradizionali e moderne, tra cui
microscopia ottica, microscopia elettronica a scansione e
analisi genetiche. "L'integrazione di più tecniche è oggi
fondamentale per la descrizione della biodiversità e combinare
analisi molecolari e morfologiche è importantissimo" spiega la
ricercatrice Riccieri.    Andrena culucciae è un'ape solitaria, di dimensioni
medio-grandi, caratterizzata da una colorazione nera in entrambi
i sessi e appartenente alla famiglia delle Andrenidae (Apoidea:
Anthophila). Ciò che la distingue dalle specie affini sono
alcuni caratteri morfologici specifici, in particolare la
struttura degli organi genitali maschili e la colorazione delle
zampe nelle femmine. E' stata osservata principalmente nel
periodo tardo-primaverile (maggio-giugno), sui fiori di Armeria
pungens nella vegetazione dunale della penisola di Culuccia, ma
è stata rinvenuta anche su piante di altre famiglie ad indicare
che si tratta di una specie in grado di nutrirsi su diverse
specie vegetali. (ANSA).
27/10/2025 13:20
Media, 'Israele costringe palestinese ad abbattere la sua casa'
Vicino a Gerusalemme. Altri due edifici demoliti in Galilea
   (ANSA) - ROMA, 27 OTT - Le autorità israeliane hanno
costretto stamattina un cittadino palestinese di Gerusalemme a
demolire la sua casa nella città di Al-Issawiya, villaggio
vicino a Gerusalemme Est. Lo scrive l'agenzia palestinese Wafa,
che sottolinea come le autorità costringono i cittadini
palestinesi, soprattutto nella Gerusalemme occupata, a demolire
autonomamente le proprie case, con il pretesto di non avere un
permesso. Coloro che si rifiutano di farlo vengono sottoposti a
demolizione con bulldozer, imponendo costi esorbitanti al
proprietario.    Le autorità israeliane hanno inoltre demolito due case in
costruzione nel quartiere Rashid della città di Kaabiya, nella
regione della Galilea, all'interno dei Territori del 1948, con
il pretesto, scrive la Wafa, che fossero state costruite senza
permesso di costruzione.    Secondo fonti locali, le squadre di demolizione della polizia
israeliana hanno fatto irruzione nella città, hanno isolato
l'area e hanno impedito ai residenti di avvicinarsi. Hanno
notato che le due case erano in piedi da oltre 60 anni.
Almeno altre 12 case nello stesso quartiere sono a rischio di
demolizione.    Sempre a quanto riferisce Wafa le forze israeliane hanno
impedito agli agricoltori di raggiungere le loro terre nella
città di Sinjil, a nord di Ramallah, per la raccolta delle
olive. (ANSA).
27/10/2025 11:03
Cremlino a Trump, 'sui missili seguiamo interessi nazionali'
Tycoon aveva giudicato 'non appropriato' il test del Burevestnik
   (Vedi: 'Trump, il test del missile russo...' delle 7.29)
   (ANSA) - MOSCA, 27 OTT - La posizione di Donald Trump "è
importante", ma "la Russia e il presidente della Russia, prima
di tutto, si fanno guidare dai propri interessi nazionali". E'
questa la risposta data dal portavoce del Cremlino Dmitry
Peskov, citato dall'agenzia Interfax, al commento del presidente
americano, che aveva giudicato "non appropriato" l'annuncio di
Mosca del test del nuovo missile a propulsione nucleare
Burevestnik.    Vladimir Putin "dovrebbe far cessare la guerra...invece di
testare missili", ha detto Trump. Secondo la Tass, inoltre, il
capo della Casa Bianca, durante il volo da Kuala Lumpur a Tokyo,
ha affermato che gli Usa non hanno bisogno di nuovi missili
perché i russi sanno che "abbiamo un sottomarino nucleare, il
più grande al mondo, davanti alle loro coste".    Peskov ha comunque giudicato che il test missilistico non
avrà un impatto negativo sulle relazioni con gli Stati Uniti.
"Non c'è nulla - ha detto, citato ancora dalla Tass  - che possa
o debba mettere sotto pressione le relazioni tra Mosca e
Washington, tanto più che queste relazioni sono a un livello
minimo". "Finora - ha aggiunto Peskov - si sono appena
intravisti i primi timidi sforzi per far uscire queste relazioni
dallo stato di torpore precedente". (ANSA).
27/10/2025 11:24

Ranucci,in guerra si usano bombe contro media,in pace le querele