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mercoledì 5 novembre 2025

NTW Press - Oggi è mercoledì 5 novembre 2025: fatti storici, compleanni famosi, frasi e immagini per dire buongiorno

NTW Press - Oggi è mercoledì 5 novembre 2025: fatti storici, compleanni famosi, frasi e immagini per dire buongiorno

Oggi è mercoledì 5 novembre 2025: fatti storici, compleanni famosi, frasi e immagini per dire buongiorno

Storie, aneddoti e curiosità sulla data di oggi



Mercoledì 05 Novembre 2025 03:03

Forza, la parte più dura della settimana è alle spalle! Oggi è mercoledì 5 novembre 2025 e serve la giusta carica per iniziare la giornata. Ma mentre bevete il vostro caffè, ecco per voi qualche curiosità del giorno prima di affrontare la giornata (in copertina, il Monoply, pubblicato dalla Parker Brothers il 5 novembre 1935).

Oggi è mercoledì 5 novembre 2025: fatti storici

Ripercorriamo alcuni fatti storici avvenuti il 5 novembre.

333 a.C. – Battaglia di Isso, le forze di Alessandro Magno, sovrano di Macedonia, affrontarono e sconfissero i Persiani di Dario III

1605 – Congiura delle polveri: un complotto di Guy Fawkes per far saltare in aria il Parlamento inglese viene sventato quando Sir Thomas Knyvet, un giudice di pace, trova Fawkes in una cantina sotto l'edificio del parlamento

1688 – Inizia la Gloriosa rivoluzione: Guglielmo d'Orange sbarca a Brixham

1872 – Suffragio femminile: in violazione della legge, la suffragetta Susan B. Anthony vota per la prima volta (verrà multata di 100 dollari)

1876 – Italia: si svolgono le elezioni politiche generali per la XIVª legislatura. Il risultato porta al potere la sinistra parlamentare per la prima volta dalla fondazione del regno.

1895 – George B. Selden ottiene il primo brevetto statunitense per un'automobile

1930 – Sinclair Lewis ottiene il premio Nobel per la letteratura

1935 – La Parker Brothers pubblica il gioco da tavolo Monopoly

1943 – In piena seconda guerra mondiale, un veicolo aereo non meglio identificato lancia quattro bombe a Città del Vaticano, Stato neutrale durante il conflitto

1974 – Si apre a Roma la Conferenza mondiale sull'alimentazione, organizzata dall'Organizzazione delle Nazioni Unite con la partecipazione dei delegati di 130 nazioni, di numerose organizzazioni "inter" e "non" governative e più di 1200 giornalisti provenienti da quasi tutti i Paesi. La Conferenza tiene i suoi lavori fino al giorno 16 novembre

1987 – Apartheid: in Sudafrica, Govan Mbeki viene rilasciato dopo aver passato 24 anni nella prigione di Robben Island. Era stato condannato all'ergastolo per tradimento contro il governo sudafricano della minoranza bianca

1989 – Muore il grande pianista Vladimir Horowitz

1994 – Il quarantacinquenne George Foreman diventa il più vecchio campione mondiale di pugilato nei pesi massimi, mandando k.o. Michael Moorer

1996 – Nelle elezioni presidenziali statunitensi il presidente uscente democratico Bill Clinton batte lo sfidante repubblicano Bob Dole

2006 – Saddam Hussein, ex dittatore dell'Iraq, viene condannato a morte nel processo di primo grado

2007 – Android, il sistema operativo mobile viene presentato da Google. Nel 2013 conterà più di 900 milioni di attivazioni

2024 – Nelle elezioni presidenziali statunitensi il candidato repubblicano Donald Trump batte la vicepresidente uscente Kamala Harris, tornando in carica per la seconda volta, a distanza di otto anni dal primo mandato.

Compleanni famosi del 5 novembre

Nate il 5 novembre  numerose celebrità, tra cui:

Bryan Adams (1959) – Cantante e cantautore canadese

Matthew McConaughey (1969) – Attore statunitense, vincitore di un Premio Oscar

Art Garfunkel (1941) – Cantautore e attore statunitense, famoso per il duo Simon & Garfunkel

Vivien Leigh (1913) – Attrice britannica, vincitrice di due Premi Oscar (ad esempio per Via col vento).

Sean Combs (Puff Daddy, P. Diddy) (1969) – Rapper, produttore e imprenditore statunitense

Vittorio De Scalzi (1949) – Musicista italiano, voce e chitarra dei New Trolls.

​​Buongiorno buon mercoledì 5 novembre 2025: frasi

Se volete iniziare con il piede giusto la giornata e dedicate una frase per dire buongiorno a coloro a cui volete bene oggi, mercoledì 5 novembre 2025:

🌞 Buon mercoledì! Che la tua giornata sia piena di sorrisi e piccole gioie.

Metà settimana è arrivata! Forza e coraggio, buon mercoledì! 💪✨

Un caffè, un sorriso e tanta energia: buon mercoledì a te! ☕😊

Che il mercoledì ti porti luce, serenità e buone notizie. ☀️📬

Buon mercoledì! Oggi scegli la gentilezza, sempre. 💖

Il mercoledì è il ponte verso il weekend… tieni duro! 🚶‍♂️🏞️

Un pensiero positivo può cambiare la giornata: buon mercoledì! 🌼

Mercoledì: il giorno perfetto per fermarsi un attimo e respirare. Buona giornata! 🌬️🌿

Ti auguro un mercoledì leggero come una carezza e dolce come un abbraccio. 🤗

Sorridi, è mercoledì! Ogni giorno è un'opportunità nuova. 🌟

Che il tuo mercoledì sia pieno di belle sorprese! 🎁✨

Buongiorno e buon mercoledì! Che oggi tu possa trovare un motivo per essere grato. 🙏

Metà settimana: sei già oltre la salita! Buon mercoledì! 🧗‍♀️

Buon mercoledì! Prenditi un momento per te e ricarica l'anima. 🕯️📖

Lascia entrare la luce nel tuo cuore… buon mercoledì! 💫🌸

Buongiorno buon mercoledì 5 novembre 2025: immagini gratis da inviare via WhatsApp

Se invece preferite inviare un'immagine potete scegliere tra una di quelle che vi proponiamo qui sotto per augurare buona giornata.

(Per chi guarda da cellulare tenete premuto sull'immagine scelta e cliccate "condividi")

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"Se la Russia dovrà pagare per la ricostruzione dell'Ucraina, Israele dovrà fare lo stesso per Gaza?". Il giornalista italiano Gabriele Nunziati è stato licenziato dall'Agenzia Nova dieci giorni dopo aver posto questa domanda alla portavoce della Commissione Europea Paula Pinho. Secondo quanto ricostruito da Fanpage.it, il quesito risale al 13 ottobre e non aveva portato a una risposta nel merito: "La sua è una domanda molto interessante che però non vorrei commentare in questo momento".

Il 27 ottobre, si legge ancora sul sito, al giornalista viene recapitata una lettera di interruzione del rapporto di collaborazione: "Dopo la mia domanda, ho ricevuto delle telefonate da parte dei miei superiori. I toni erano abbastanza tesi. Poi è arrivata la lettera di interruzione del rapporto di collaborazione", ha spiegato Nunziati a Fanpage.

Sulla questione è intervenuta anche l'Agenzia Nova, che ha replicato all'articolo: "Quanto riferito risponde solo parzialmente al vero. Gabriele Nunziati, nostro collaboratore, ha posto alla portavoce della Commissione Europea una domanda tecnicamente sbagliata. Quel che è peggio, il video relativo alla sua domanda è stato ripreso e rilanciato da canali Telegram nazionalisti russi e dai media legati all'Islam politico in funzione anti-europea, creando imbarazzo all'agenzia, in quanto fonte primaria attentissima alla propria indipendenza e all'oggettività delle informazioni trasmesse. È evidente che il rapporto di fiducia con il collaboratore, in questo contesto, sia venuto a cessare".


Non si fanno domande "sbagliate".
Puniscine uno per educarne cento.

🔴 Per ricevere tutti gli aggiornamenti segui Giorgio Bianchi Photojournalist
Mosca, sviluppiamo armi come scudo contro le 'teste calde'

   (ANSA) - MOSCA, 05 NOV - "La Russia sta sviluppando
sistematicamente armamenti progettati per garantire in modo
affidabile la sicurezza del nostro Paese, garantire
prevedibilità e fungere da scudo affidabile contro le teste
calde che non solo rilasciano dichiarazioni sconsiderate, ma
sono anche potenzialmente pronte a compiere azioni
sconsiderate": lo ha dichiarato il portavoce del Cremlino,
Dmitri Peskov, ripreso dalla Tass, riferendosi ai test dei
missili Burevestnik e Poseidon che Mosca ha dichiarato di aver
eseguito nelle scorse settimane. (ANSA).
05/11/2025 11:12h

Australia: Expo armamenti, proteste contro compagnie israeliane
Anche sussidiaria australiana. Arresti e feriti
   (ANSA) - SYDNEY, 05 NOV - Scontri fra polizia e manifestanti,
con diversi arresti e alcuni feriti, ieri all'apertura a Sydney
dell'Indo-Pacific International Maritime Exposition
nell'International Maritime Exposition a Sydney, tra le critiche
alla partecipazione delle maggiori compagnie israeliane di
armamenti. Tra queste una sussidiaria australiana della più
grande compagnia israeliana di armamenti, Elbit Systems, e la
compagnia di proprietà statale Rafael Advanced Defense Systems.    La polizia riferisce che stava creando una zona di esclusione
quando gli agenti sono stati aggrediti da manifestanti, respinti
utilizzando spray urticante. Gli organizzatori del Palestine
Action Group hanno tuttavia respinto la versione, sostenendo di
essere stati aggrediti dagli agenti appena giunti sul posto.    "La polizia ci ha subito attaccato da tutte le direzioni…
hanno immediatamente cominciato a usare spray urticante,
Lanciandosi a cavallo sulle persone", ha detto ai giornalisti
Josh Lees, organizzatore del Palestine Action Group. "Circa 50
manifestanti, me incluso, sono stati colpiti direttamente con
forti spruzzi urticanti". Una giovane ha riferito di essersi
fratturata un ginocchio mentre cercava di evitare che altri
manifestanti le cadessero addosso ed è stata ricoverata in
ospedale.    Il Palestine Action Group aveva pubblicizzato i suoi piani di
ostacolare la conferenza, ma decine di agenti, a piedi e a
cavallo, di prima mattina hanno circondato il centro espositivo
per prevenire disagi o interruzioni all'evento. (ANSA).
05/11/2025 10:07
RIPRODUZIONE RISERVATA

Cassazione 2025 – la sentenza della Suprema Corte relativa al diritto di libero accesso al mare si basa su un principio fondamentale del diritto italiano che tutela il diritto di tutti di accedere alle risorse naturali, tra cui il mare, anche in presenza di concessioni private.

 


Guarda "Iran e Russia promettono di spazzare via ogni attacco! | Scott Ritter e Andrei Martyanov" su YouTube

Guarda "Venezuela sotto assedio: il piano USA spiegato da Jeffrey Sachs" su YouTube

martedì 4 novembre 2025

Guarda "Zakharova risponde per le rime: "L'Italia arma un governo terrorista"- Dietro il Sipario - Talk show" su YouTube

PETROLIO VENEZUELA: PER CAPIRE TRUMP BISOGNA SAPERE COSA ACCADE IN GUYANA 
di Alessandro Orsini
Per capire ciò che accade in Venezuela, occorre comprendere ciò che accade in Guyana, uno Stato di circa 800.000 abitanti, capitale Georgetown, che confina con Maduro. Nel 2015, gli Stati Uniti hanno scoperto un grande giacimento petrolifero nell'Essequibo, una regione della Guyana rivendicata dal Venezuela. ExxonMobil, colosso petrolifero americano, ha rapidamente assunto la guida dell'estrazione dell'oro nero. L'Essequibo rappresenta due terzi del territorio della Guyana. Oltre al petrolio, è ricco di oro (miniera di Omai), bauxite, diamanti, uranio, manganese e altri minerali.
Il 1° marzo 2025, Irfaan Ali, presidente guyanese, ha denunciato lo sconfinamento di una nave di Maduro nella regione dell'Essequibo. Delcy Rodríguez, vice di Maduro, ha negato. Il 27 marzo 2025, Marco Rubio, segretario di Stato americano, si è recato a Georgetown, dove ha tenuto una conferenza stampa con il presidente Irfaan Ali. Nell'occasione, Hugh Todd, ministro degli Esteri guyanese, ha firmato un'intesa con la Casa Bianca sulla sicurezza, con cui Trump è stato nominato, in sostanza, protettore ufficiale della Guyana. Il giorno prima della firma, Mauricio Claver-Carone, inviato di Trump per l'America Latina, aveva detto che la Guyana era sulla via di superare Qatar e Kuwait come maggiore produttore di petrolio pro capite al mondo. Torno per un attimo alla prima amministrazione di Trump per dimostrare che il narcotraffico è una scusa. L'11 luglio 2018, il Washington Post pubblicava un articolo contro l'intenzione di Trump di invadere il Venezuela: "La pericolosa fantasia venezuelana di Trump". Trump aveva addirittura indicato ai suoi consiglieri due modelli di invasione per rovesciare Maduro: l'invasione dello Stato insulare di Grenada del 25 ottobre 1983 sotto Ronald Reagan (Operation Urgent Fury), e l'invasione di Panama del 20 dicembre 1989 sotto George W. Bush (Operation Just Cause). Il 29 gennaio 2019, il consigliere alla Sicurezza nazionale di Trump, John R. Bolton, uscì da una riunione alla Casa Bianca con un foglio sotto il braccio rivolto alle telecamere. I giornalisti fotografarono il foglio manoscritto con il numero di soldati americani (5.000) da inviare in Colombia, stretto alleato degli Stati Uniti. Il narcotraffico non c'entrava niente. Trump voleva piazzare un suo burattino, Juan Guaidó, al posto di Maduro per impossessarsi del Paese. Siccome un'invasione via mare sarebbe stata problematica, Trump pensava di inviare i soldati in Colombia e da lì sfondare il fronte, ma adesso i rapporti tra Trump e la Colombia sono tesi: il 24 ottobre scorso, Trump ha sanzionato il presidente, Gustavo Petro. Quindi, Trump deve risolvere il problema per mare.
Nel suo libro, The Room Where It Happened (2020), Bolton ha rivelato che Trump gli disse: "Sarebbe figo invadere il Venezuela". Perché? Se gli Stati Uniti riuscissero a instaurare un governo fantoccio in Venezuela, raggiungerebbero obiettivi geopolitici notevoli, giacché il Venezuela è seduto sul più grande giacimento petrolifero della Terra. Il rapporto tra gli Stati Uniti e la Guyana è già un rapporto di dominio e di subordinazione, come quello che esiste tra la Casa Bianca e l'Italia. Trump vorrebbe piazzare una Giorgia Meloni al posto di Maduro per trasformare il Venezuela in uno Stato satellite, unendo il petrolio guyanese a quello venezuelano. In tal modo, gli Stati Uniti acquisirebbero nuove quote di potere mondiale a scapito della Cina. Se la Cina ha bisogno di petrolio, gli Stati Uniti hanno bisogno di controllare i produttori di petrolio. Gli obiettivi prioritari che Trump vuole raggiungere in Venezuela sono numerosi. La lotta al narcotraffico non è tra questi.

Guarda "Odifreddi da Parenzo: l'Europa pensi all'Europa, non all'Ucraina" su YouTube