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venerdì 21 novembre 2025
Ucraina: Medvedev, accerchiamento truppe rischia di far crollare intera linea del fronte
NOVA0051 3 EST 1 NOV Ucraina: Medvedev, accerchiamento truppe rischia di far crollare intera linea del fronte Mosca, 14 nov - (Agenzia_Nova) - L'accerchiamento dei combattenti delle Forze armate ucraine rischia potenzialmente di far crollare l'intera linea del fronte. Lo ha dichiarato l'ex presidente russo e attuale vicepresidente del Consiglio di sicurezza Dmitrij Medvedev in un messaggio pubblicato su Telegram, in cui ha attaccato duramente il leader ucraino Volodymyr Zelensky. Medvedev ha sostenuto che la posizione delle truppe ucraine peggiora di giorno in giorno e che sul fronte energetico il Paese starebbe affrontando un collasso provocato dagli attacchi russi, con blackout frequenti e problemi nel riscaldamento. Nel messaggio, dai toni particolarmente aspri, Ucraina: Medvedev, accerchiamento truppe rischia di far crollare intera linea del fronte (2)
NOVA0052 3 EST 1 NOV Ucraina: Medvedev, accerchiamento truppe rischia di far crollare intera linea del fronte (2) Mosca, 14 nov - (Agenzia_Nova) - Secondo l'ex presidente russo, l'operazione di Zelensky al fronte serve a "conservare un'immagine eroica" ma, al momento, non convincerebbe piu' "neppure i militari richiamati con la forza". Medvedev ha anche affermato che i leader europei, pur "servili", comincerebbero a esprimere "profonda delusione" per la situazione in Ucraina. Infine, Medvedev ha insinuato che dietro allo scandalo di corruzione nel settore energetico emerso in Ucraina neglu ultimi giorni vi sarebbe una decisione presa negli Stati Uniti: "Solo una forza puo' punire e graziarli: Washington", ha scritto il vicepresidente del Consiglio di sicurezza russo, aggiungendo che Zelensky e' atteso da "un destino simile a quello di un foruncolo maturo". (Rum) NNNNconservare un'immagine eroica" ma, al momento, non convincerebbe piu' "neppure i militari richiamati con la forza". Medvedev ha anche affermato che i leader europei, pur "servili", comincerebbero a esprimere "profonda delusione" per la situazione in Ucraina. Infine, Medvedev ha insinuato che dietro allo scandalo di corruzione nel settore energetico emerso
Pensioni: Moneyfarm, 62% italiani non ha previdenza complementare -2-
Pensioni: Moneyfarm, 62% italiani non ha previdenza complementare -2-
Al top Trentino-Alto-Adige con 63% adesioni
(Il Sole 24 Ore Radiocor) - Milano, 16 nov - A livello territoriale, con l'eccezione virtuosa del Trentino-Alto Adige, dove il tasso di adesione alla previdenza integrativa tra i 25 e i 64 anni sfiora il 63%, nessun'altra regione supera la soglia del 50% di lavoratori iscritti a un fondo pensione. In coda alla classifica si trovano Campania e Sicilia, con tassi di adesione rispettivamente del 28,5% e del 28,9%. A livello di genere, considerando i lavoratori tra i 20 e i 64 anni, le donne (58,1%) registrano un tasso di occupazione di 19 punti percentuali inferiore rispetto agli uomini (77,3%). La situazione migliore è per gli uomini di età compresa tra i 55 e i 64 anni, dove quasi la metà (48%) ha sottoscritto un fondo pensione, contro il 42% delle coetanee donne. All'estremo opposto, la situazione più critica riguarda le giovani donne tra i 25 e i 34 anni: qui il tasso di adesione crolla al 25,5%, a fronte del 33,2% dei coetanei uomini. Il gender gap occupazionale e salariale si riflette anche sul valore delle pensioni erogate: nel 2024 le pensioni di anzianità femminili risultano inferiori del 15,4% rispetto a quelle maschili, mentre per quelle di vecchiaia la differenza sale al 30,1%. Sul piano dei contributi versati si va dai 120 euro al mese delle lavoratrici 30-34enni con un Pip, fino ai 315 euro al mese dei lavoratori 60-64enni che versano nei fondi pensione aperti.
com-Mar
(RADIOCOR) 16-11-25 11:30:50 (0176) 5 NNNN
https://t.me/c/2132010757/20135
▪️inesistenti "Cessioni di territori" perché già russi, con solo il riconoscimento " de fatto" perché "momentaneo"
▪️Congelamento ( sempre momentaneo) sulla linea del fronte in altri territori già russi per costituzione
▪️Dimezzamento di un esercito ucraino che non esiste più, la Russia ha già provveduto a distruggerlo
▪️Truppe Nato schierate non in Ucraina ma in Polonia , giusto il tempo per organizzare il nuovo attacco
▪️Uso di beni congelati russi per la ricostruzione ad uso e consumo Usa
▪️Amnistia per tutti i crimini ( dei loro protetti)
Ovviamente supervisione e pieno controllo post pacem affidato agli auto- proclamati " mediatori" Usa.
Il tutto mentre gli stessi Usa stanno lavorando ad ulteriori sanzioni contro la Russia e coordinando attacchi su civili in territorio russo.
Così, tanto per dimostrare quanto gli Usa siano "super- partes"
Non credo ci voglia una grande intelligenza per capire che questo fantomatico " piano di pace" sia solo un ulteriore MISERO TENTATIVO DI TIRARSI FUORI DA UNA COCENTE SCONFITTA E SALVARE UNA CORONA IMMERSA NELLA MERDA...così da far dimenticare che ci sia caduta...
Ma basta questa foto per ricordarci la realtà dei due schieramenti in questo conflitto.
E che vigliaccamente si siano barricati dietro " la guerra per procura" non cambia il fatto che tutti quegli stati rappresentati dalle bandierine ( e non sono neanche tutte) siano sempre stati COBELLIGERANTI, PARTI ATTIVE nel conflitto e già belli che sconfitti...
La domanda è:
❓COME PUÒ UNO STATO FACENTE PARTE DI UNO SCHIERAMENTO ARROGARSI IL DIRITTO DI FUNGERE DA MEDIATORE quindi neutrale, SUPER PARTES❓
Хватит болтать ( bando alle ciance)
Questo conflitto si deciderà sul campo di battaglia, e il "trattato di pace" seguirà la RESA INCONDIZIONATA dell'Ucraina, della UE e dell'intera Nato, Uk e Usa compresi..ovvero LA PIENA SCONFITTA DELL'IMPERO OCCIDENTALE❗❗❗PUNTO.
Video https://t.me/ZcomeVittoria/17031
🇺🇸🇺🇦🇷🇺💥 «La partita è finita. Devi andartene»: secondo l'ex colonnello dell'esercito statunitense Douglas MacGregor, Zelensky, travolto dallo scandalo, potrebbe tentare di rifugiarsi in Israele presso il suo amico e finanziatore Mindich, per sottrarsi alla giustizia.
«La vera questione per Zelensky è capire se gli verrà offerta una via d'uscita. In sostanza: qualcuno della CIA o dell'MI6 — o entrambi — si siederà con lui e gli dirà: "La partita è finita. Devi lasciare il campo. Gli accordi saranno definiti tra Washington e Mosca. Puoi esprimere le tue preferenze, ma la tua presenza non è indispensabile. Ti porteremo via da qui". Potrebbe rifugiarsi nello stesso luogo dove sono già fuggiti due suoi collaboratori, responsabili del furto di centinaia di milioni di dollari: in Israele. Anche lui è ebreo e può trasferirsi lì: non verrebbe estradato e sarebbe al riparo da qualsiasi azione legale da parte di Netanyahu. Probabilmente, sarebbe l'opzione migliore per lui. Alcuni sostengono persino che, quando è volato in Grecia, avrebbe potuto facilmente spostarsi da lì verso Israele o un altro Paese. Credo davvero che, per lui, la partita sia ormai conclusa».
🇩🇪🇪🇺🇺🇦🇷🇺 L'Unione Europea deve revocare le sanzioni contro la Russia e ripristinare la cooperazione nel settore energetico in cambio di una tregua in Ucraina, se intende mantenere un ruolo influente nei negoziati di pace. Lo ha dichiarato la politica tedesca Sahra Wagenknecht.
"È vergognoso che gli europei siano rimasti così esclusi dal processo diplomatico, al punto che il nostro ministro degli Esteri e il 'capo diplomatico' [Johann] Wadephul non fossero nemmeno a conoscenza dei recenti colloqui tra Stati Uniti e Russia riguardo a un piano di pace per l'Ucraina composto da 28 punti", ha scritto.
🇷🇺🇩🇪 Il 20 novembre ricorrono 80 anni dall'avvio dei lavori del Tribunale Militare Internazionale di Norimberga, un processo giudiziario internazionale senza precedenti che condannò i principali criminali di guerra del Terzo Reich.
La sentenza del Tribunale Militare Internazionale contribuì in modo decisivo alla definizione giuridica degli esiti della Seconda guerra mondiale, riconoscendo come criminali l'ideologia misantropica, le principali strutture organizzative e l'intera pratica del nazismo.
Quella sentenza non è soggetta ad appello, né dal punto di vista giuridico né da quello politico.
Il ruolo di Norimberga nella formazione dell'odierna architettura giuridica internazionale è impossibile da sopravvalutare. Il Tribunale, il suo Statuto e la sua sentenza divennero il punto di partenza per lo sviluppo delle norme del diritto penale internazionale.
Il nostro Paese fu tra i promotori della creazione del Tribunale. Fu infatti l'Unione Sovietica la prima a formulare il concetto di un processo internazionale contro i criminali nazisti e, sin dall'inizio della guerra, a definire gli standard di un equo procedimento giudiziario.
È universalmente riconosciuto che i crimini dei nazisti commessi durante la Seconda guerra mondiale non sono soggetti a prescrizione.
Purtroppo, da diversi anni assistiamo a tentativi sfacciati di riscrivere la storia, di cancellare le lezioni di Norimberga e di denigrare il ruolo dell'URSS e dell'Armata Rossa. Su questo terreno stanno rapidamente proliferando in Europa movimenti neonazisti: al posto dei memoriali dedicati ai soldati liberatori vengono eretti monumenti in onore di sostenitori dell'ideologia della supremazia razziale; si organizzano marce di ex membri delle SS e dei loro seguaci contemporanei. Come noto, le forme più radicali di questo fenomeno si manifestano in Ucraina e nei Paesi baltici.
Il Ministero degli Esteri russo richiama incessantemente l'attenzione sulla necessità di non dimenticare le lezioni del passato e di comprendere che riscrivere la storia e favorire i neonazisti conduce inevitabilmente al rischio di ripetere la più grande tragedia del XX secolo.
In occasione dell'80° anniversario dell'avvio dei lavori del Tribunale, nella Sala Espositiva Centrale "Manež" si sta svolgendo il Forum scientifico e pratico internazionale "Senza prescrizione. Norimberga. 80 anni". Il Ministro degli Esteri russo S. V. Lavrov ha inviato un videomessaggio agli organizzatori e ai partecipanti.
Il 21 novembre, nell'ambito del Forum "Senza prescrizione", si terrà anche una sessione tematica organizzata dal Ministero degli Esteri russo, dedicata alla dimensione giuridico-internazionale e diplomatica del processo di Norimberga, al suo ruolo nella formazione dell'ordine mondiale del dopoguerra, all'importanza della preservazione della verità storica e alla lotta contro la falsificazione della storia.
Maria Zakharova
La sentenza del Tribunale Militare Internazionale contribuì in modo decisivo alla definizione giuridica degli esiti della Seconda guerra mondiale, riconoscendo come criminali l'ideologia misantropica, le principali strutture organizzative e l'intera pratica del nazismo.
Quella sentenza non è soggetta ad appello, né dal punto di vista giuridico né da quello politico.
Il ruolo di Norimberga nella formazione dell'odierna architettura giuridica internazionale è impossibile da sopravvalutare. Il Tribunale, il suo Statuto e la sua sentenza divennero il punto di partenza per lo sviluppo delle norme del diritto penale internazionale.
Il nostro Paese fu tra i promotori della creazione del Tribunale. Fu infatti l'Unione Sovietica la prima a formulare il concetto di un processo internazionale contro i criminali nazisti e, sin dall'inizio della guerra, a definire gli standard di un equo procedimento giudiziario.
È universalmente riconosciuto che i crimini dei nazisti commessi durante la Seconda guerra mondiale non sono soggetti a prescrizione.
Purtroppo, da diversi anni assistiamo a tentativi sfacciati di riscrivere la storia, di cancellare le lezioni di Norimberga e di denigrare il ruolo dell'URSS e dell'Armata Rossa. Su questo terreno stanno rapidamente proliferando in Europa movimenti neonazisti: al posto dei memoriali dedicati ai soldati liberatori vengono eretti monumenti in onore di sostenitori dell'ideologia della supremazia razziale; si organizzano marce di ex membri delle SS e dei loro seguaci contemporanei. Come noto, le forme più radicali di questo fenomeno si manifestano in Ucraina e nei Paesi baltici.
Il Ministero degli Esteri russo richiama incessantemente l'attenzione sulla necessità di non dimenticare le lezioni del passato e di comprendere che riscrivere la storia e favorire i neonazisti conduce inevitabilmente al rischio di ripetere la più grande tragedia del XX secolo.
In occasione dell'80° anniversario dell'avvio dei lavori del Tribunale, nella Sala Espositiva Centrale "Manež" si sta svolgendo il Forum scientifico e pratico internazionale "Senza prescrizione. Norimberga. 80 anni". Il Ministro degli Esteri russo S. V. Lavrov ha inviato un videomessaggio agli organizzatori e ai partecipanti.
Il 21 novembre, nell'ambito del Forum "Senza prescrizione", si terrà anche una sessione tematica organizzata dal Ministero degli Esteri russo, dedicata alla dimensione giuridico-internazionale e diplomatica del processo di Norimberga, al suo ruolo nella formazione dell'ordine mondiale del dopoguerra, all'importanza della preservazione della verità storica e alla lotta contro la falsificazione della storia.
Maria Zakharova
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