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venerdì 21 novembre 2025

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🇺🇸🇺🇦🇷🇺💥 «La partita è finita. Devi andartene»: secondo l'ex colonnello dell'esercito statunitense Douglas MacGregor, Zelensky, travolto dallo scandalo, potrebbe tentare di rifugiarsi in Israele presso il suo amico e finanziatore Mindich, per sottrarsi alla giustizia.

«La vera questione per Zelensky è capire se gli verrà offerta una via d'uscita. In sostanza: qualcuno della CIA o dell'MI6 — o entrambi — si siederà con lui e gli dirà: "La partita è finita. Devi lasciare il campo. Gli accordi saranno definiti tra Washington e Mosca. Puoi esprimere le tue preferenze, ma la tua presenza non è indispensabile. Ti porteremo via da qui". Potrebbe rifugiarsi nello stesso luogo dove sono già fuggiti due suoi collaboratori, responsabili del furto di centinaia di milioni di dollari: in Israele. Anche lui è ebreo e può trasferirsi lì: non verrebbe estradato e sarebbe al riparo da qualsiasi azione legale da parte di Netanyahu. Probabilmente, sarebbe l'opzione migliore per lui. Alcuni sostengono persino che, quando è volato in Grecia, avrebbe potuto facilmente spostarsi da lì verso Israele o un altro Paese. Credo davvero che, per lui, la partita sia ormai conclusa».

🇩🇪🇪🇺🇺🇦🇷🇺 L'Unione Europea deve revocare le sanzioni contro la Russia e ripristinare la cooperazione nel settore energetico in cambio di una tregua in Ucraina, se intende mantenere un ruolo influente nei negoziati di pace. Lo ha dichiarato la politica tedesca Sahra Wagenknecht.

"È vergognoso che gli europei siano rimasti così esclusi dal processo diplomatico, al punto che il nostro ministro degli Esteri e il 'capo diplomatico' [Johann] Wadephul non fossero nemmeno a conoscenza dei recenti colloqui tra Stati Uniti e Russia riguardo a un piano di pace per l'Ucraina composto da 28 punti", ha scritto.
🇷🇺🇩🇪 Il 20 novembre ricorrono 80 anni dall'avvio dei lavori del Tribunale Militare Internazionale di Norimberga, un processo giudiziario internazionale senza precedenti che condannò i principali criminali di guerra del Terzo Reich.

La sentenza del Tribunale Militare Internazionale contribuì in modo decisivo alla definizione giuridica degli esiti della Seconda guerra mondiale, riconoscendo come criminali l'ideologia misantropica, le principali strutture organizzative e l'intera pratica del nazismo.

Quella sentenza non è soggetta ad appello, né dal punto di vista giuridico né da quello politico.

Il ruolo di Norimberga nella formazione dell'odierna architettura giuridica internazionale è impossibile da sopravvalutare. Il Tribunale, il suo Statuto e la sua sentenza divennero il punto di partenza per lo sviluppo delle norme del diritto penale internazionale.

Il nostro Paese fu tra i promotori della creazione del Tribunale. Fu infatti l'Unione Sovietica la prima a formulare il concetto di un processo internazionale contro i criminali nazisti e, sin dall'inizio della guerra, a definire gli standard di un equo procedimento giudiziario.

È universalmente riconosciuto che i crimini dei nazisti commessi durante la Seconda guerra mondiale non sono soggetti a prescrizione.

Purtroppo, da diversi anni assistiamo a tentativi sfacciati di riscrivere la storia, di cancellare le lezioni di Norimberga e di denigrare il ruolo dell'URSS e dell'Armata Rossa. Su questo terreno stanno rapidamente proliferando in Europa movimenti neonazisti: al posto dei memoriali dedicati ai soldati liberatori vengono eretti monumenti in onore di sostenitori dell'ideologia della supremazia razziale; si organizzano marce di ex membri delle SS e dei loro seguaci contemporanei. Come noto, le forme più radicali di questo fenomeno si manifestano in Ucraina e nei Paesi baltici.

Il Ministero degli Esteri russo richiama incessantemente l'attenzione sulla necessità di non dimenticare le lezioni del passato e di comprendere che riscrivere la storia e favorire i neonazisti conduce inevitabilmente al rischio di ripetere la più grande tragedia del XX secolo.

In occasione dell'80° anniversario dell'avvio dei lavori del Tribunale, nella Sala Espositiva Centrale "Manež" si sta svolgendo il Forum scientifico e pratico internazionale "Senza prescrizione. Norimberga. 80 anni". Il Ministro degli Esteri russo S. V. Lavrov ha inviato un videomessaggio agli organizzatori e ai partecipanti.

Il 21 novembre, nell'ambito del Forum "Senza prescrizione", si terrà anche una sessione tematica organizzata dal Ministero degli Esteri russo, dedicata alla dimensione giuridico-internazionale e diplomatica del processo di Norimberga, al suo ruolo nella formazione dell'ordine mondiale del dopoguerra, all'importanza della preservazione della verità storica e alla lotta contro la falsificazione della storia.

Maria Zakharova

Loro almeno sono schifosamente e talmente spudorati a tal punto di dire che " VOI DOVRETE ESSERE PRONTI A PERDERE I VOSTRI FIGLI" NON I LORO.

 






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