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venerdì 28 novembre 2025
Russia-Ungheria: concluso al Cremlino incontro Putin-Orban, focus su energia e Ucraina
NOVA0103 3 EST 1 NOV Russia-Ungheria: concluso al Cremlino incontro Putin-Orban, focus su energia e Ucraina Mosca, 28 nov - (Agenzia_Nova) - Si e' concluso al Cremlino l'incontro tra il presidente russo Vladimir Putin e il primo ministro ungherese Viktor Orban. Secondo quanto riferito dal Cremlino, i colloqui sono durati quasi quattro ore. Un video diffuso dai media russi mostra Putin accompagnare Orba'n alla sua auto al termine della visita. Nel corso dell'incontro, Putin ha affermato che le relazioni bilaterali si basano su "quanto di meglio abbiamo avuto finora", lodando Orban per la difesa degli interessi ungheresi. Il presidente russo ha riconosciuto un calo del 23 per cento del fatturato commerciale nel 2024 a causa di restrizioni esterne, ma ha previsto una crescita "modesta ma superiore al sette per cento" per il 2025. Putin ha inoltre sottolineato la solidita' della cooperazione energetica tra i due Paesi. Orban ha definito la stabilita' delle forniture russe "fondamento della sicurezza energetica dell'Ungheria" e ha ribadito l'interesse di Budapest a proseguire il dialogo energetico con Mosca. Il premier magiaro ha anche offerto la disponibilita' dell'Ungheria a fornire una piattaforma per i negoziati sull'Ucraina, dichiarando che il Paese e' "pronto a facilitare il completamento con successo di questo processo". (Rum)
+++ CORTE COSTITUZIONALE: AGENDA DEI LAVORI 1 E 2 DICEMBRE +++
+++ CORTE COSTITUZIONALE: AGENDA DEI LAVORI 1 E 2 DICEMBRE +++ (AGENPARL) - Fri 28 November 2025 Ufficio Comunicazione e Stampa della Corte costituzionale Comunicato del 28 novembre 2025 Agenda dei lavori 1 e 2 dicembre CAMERA DI CONSIGLIO 1 DICEMBRE UDIENZA PUBBLICA 2 DICEMBRE 1, 2 e 3) Codice della strada/Reato di guida dopo l'assunzione di sostanze stupefacenti/Mancata specificazione degli effetti al momento della guida 14) Giudice onorario/Requisiti per il conferimento dell'incarico/Titoli di preferenza 4) Reato di danneggiamento/Sospensione condizionale della pena/Subordinazione all'effettiva riparazione del danno cagionato dal reato 15) Regione autonoma Valle d'Aosta/Durata del mandato del sindaco, del vicesindaco e del Consiglio comunale/Limite dei mandati/Incompatibilità alla carica di assessore per parenti, affini e coniuge del sindaco o vicesindaco 5) Deformazione dell'aspetto della persona mediante lesioni permanenti al viso/ Trattamento sanzionatorio 16) Regione autonoma della Sardegna/SSR/Poteri del direttore generale su nomine apicali/Commissariamento straordinario delle aziende sanitarie 6) Reato di rapina/Lieve entità del fatto/Divieto di prevalenza della circostanza attenuante sulla circostanza aggravante della recidiva reiterata 7) Prescrizione e decadenza/Cause di sospensione per rapporti tra le parti/Sospensione della prescrizione tra i coniugi e tra le parti di un'unione civile/Applicazione anche ai conviventi stabili e legati fra loro da vincolo di affettività familiare /Omessa previsione 8) Stranieri/Emersione rapporti di lavoro/Istanza di regolarizzazione/Casi di esclusione dalle procedure/Cittadini stranieri che risultino segnalati, anche in base ad accordi o convenzioni internazionali in vigore per l'Italia, ai fini della non ammissione nel territorio dello Stato/Preclusione della verifica, in concreto, di pericolosità e della sussistenza dei requisiti per l'accoglimento o meno dell'istanza 9) Reati e pene/Cause di non punibilità/Esclusione della punibilità per particolare tenuità del fatto/Inapplicabilità ai reati di competenza del giudice di pace 10) Processo penale - Sospensione del procedimento con messa alla prova dell'imputato - Previsione che la sospensione del procedimento con messa alla prova dell'imputato non può essere concessa più di una volta 11) Procedimento penale/Misure cautelari/Divieto di avvicinamento ai luoghi frequentati dalla persona offesa/ Modalità di controllo/ Disciplina 12) Reati e pene/ Utilizzo di documenti contraffatti o alterati (da altri)/Trattamento sanzionatorio pari a quanto previsto per la contraffazione o alterazione di documenti 13)Reati e pene/Concorso di circostanze aggravanti e attenuanti/Divieto di prevalenza delle circostanze attenuanti generiche dell'articolo 62-bis codice penale sulla recidiva reiterata dell'articolo 99, quarto comma, codice penale La prossima settimana, nella Camera di consiglio del 1° dicembre, la Corte tratterà le seguenti questioni di costituzionalità riguardanti: 1, 2 e 3) l'articolo 187 del decreto legislativo numero 285 del 1992 (Nuovo codice della strada), come modificato dalla legge numero 177 del 2024, nella parte in cui prevede che è punito "chiunque guida dopo aver assunto sostanze stupefacenti o psicotrope" in assenza di ogni specificazione in ordine al periodo temporale di assunzione ed ai perduranti effetti di tale assunzione al momento della guida; 4) l'articolo 635, quinto comma, del codice penale, nella parte in cui impone, nei casi di danneggiamento di cui ai precedenti commi, di subordinare il beneficio della sospensione condizionale della pena all'eliminazione delle conseguenze dannose o pericolose del reato, ovvero, se il condannato non si oppone, alla prestazione di attività non retribuita a favore della collettività per un tempo determinato; in via gradata, il medesimo comma nella parte in cui è applicabile ai fatti (di cui al precedente secondo comma, numero 1), commessi sulle cose indicate nell'articolo 625, primo comma, numero 7), del codice penale; in via ulteriormente gradata, nella sola parte in cui è applicabile ai fatti (di cui al precedente secondo comma, numero 1), commessi sulle cose esposte alla pubblica fede; 5) l'articolo 583-quinquies del codice penale, inserito dalla legge numero 69 del 2019, nella parte in cui stabilisce la pena minima di otto anni di reclusione per il reato di «deformazione dell'aspetto della persona mediante lesioni permanenti al viso»; 6) l'articolo 69, quarto comma, del codice penale, nella parte in cui contempla il divieto di prevalenza della circostanza attenuante della lieve entità del fatto introdotta dalla Corte costituzionale con sentenza numero 86 del 2024 per il reato di rapina propria e impropria sulla circostanza aggravante della recidiva reiterata di cui all'articolo 99, quarto comma del codice penale; 7) l'articolo 2941, numero 1 del codice civile e l'articolo 1, comma 18, della legge numero 76 del 2016 (Regolamentazione delle unioni civili tra persone dello stesso sesso e disciplina delle convivenze), nella parte in cui non prevedono che la prescrizione dei diritti sia sospesa anche fra conviventi stabili e legati fra loro da vincolo di affettività familiare; 8) l'articolo 103, comma 10, lettera b), del decreto-legge numero 34 del 2020 (Misure urgenti in materia di salute, sostegno al lavoro e all'economia, nonché di politiche sociali connesse all'emergenza epidemiologica da COVID-19), come convertito con modificazioni, nella parte in cui dispone che non sono ammessi alle procedure di emersione di rapporti di lavoro, previste dal medesimo articolo 103, commi 1 e 2, i cittadini stranieri «che risultino segnalati, anche in base ad accordi o convenzioni internazionali in vigore per l'Italia, ai fini della non ammissione nel territorio dello Stato», e preclude, in tal modo, all'amministrazione la verifica in concreto di pericolosità e, comunque, la sussistenza dei requisiti per l'accoglimento o meno dell'istanza di regolarizzazione; 9) l'articolo 131-bis del codice penale (Esclusione della punibilità per particolare tenuità del fatto), nella parte in cui non è applicabile anche nel procedimento davanti al giudice di pace; 10) l'articolo 168-bis, quarto comma, del codice penale, «nella parte in cui prevede il divieto di concessione una seconda volta della sospensione con messa alla prova dell'imputato anche per l'ipotesi in cui il procedimento in cui la messa alla prova era stata già concessa si sia concluso con una sentenza di proscioglimento» e, in via gradata, «nella parte in cui esclude che possa essere concessa una seconda volta la messa alla prova, pur dopo che siano decorsi tre anni dalla sentenza di proscioglimento per estinzione del reato per l'esito positivo della messa alla prova»; 11) gli articoli 282-ter, commi 1 e 2, e 275-bis del codice di procedura penale nella parte in cui: a) dispongono l'applicazione automatica delle procedure di controllo a distanza di cui all'articolo 275-bis, del codice di procedura penale, per il delitto di cui all'articolo 612-bis del codice penale (atti persecutori); b) impongono una distanza minima, "comunque non inferiore a cinquecento metri", dalla persona offesa o dai luoghi da essa frequentati in caso di applicazione della misura cautelare di cui all'articolo 282-ter del codice di procedura penale (divieto di avvicinamento) anche nell'ipotesi in cui l'indagato e la vittima dimorino all'interno del medesimo immobile; c) prescrivono l'applicazione obbligatoria, anche congiunta, di ulteriori misure cautelari (anche) più gravi, anche nell'ipotesi di accertata non fattibilità tecnica, delle procedure di controllo di cui all'articolo 275-bis del codice di procedura penale; d) prescrivono la necessaria verifica, al momento dell'esecuzione della misura cautelare, mediante la notificazione dell'ordinanza, della fattibilità tecnica delle procedure di controllo di cui all'articolo 275-bis del codice di procedura penale da parte della polizia giudiziaria delegata per l'esecuzione; 12) l'articolo 5, comma 8-bis, del decreto legislativo numero 286 del 1998 (Testo unico delle disposizioni concernenti la disciplina dell'immigrazione e norme sulla condizione dello straniero), nella parte in cui, ai fini del trattamento sanzionatorio delle falsità documentali in esso configurate, equipara l'utilizzo di documenti contraffatti o alterati (da altri) alla contraffazione o alterazione di documenti, non prevedendo, in particolare, che la pena edittale per il delitto di utilizzo di documenti contraffatti o alterati sia determinata riducendo di un terzo la pena prevista per le condotte di contraffazione o alterazione dei documenti medesimi, analogamente a quanto disposto dall'articolo 489 del codice penale; 13) l'articolo 69, quarto comma, del codice penale, nella parte in cui prevede il divieto di prevalenza delle circostanze attenuanti generiche di cui all'articolo 62-bis del codice penale sulla recidiva reiterata, prevista dall'articolo 99, quarto comma, del codice penale. Nell'Udienza pubblica del 2 dicembre la Corte affronterà le seguenti questioni di costituzionalità riguardanti: 14) l'articolo 4, comma 4, del decreto legislativo numero 116 del 2017 (Riforma organica della magistratura onoraria e altre disposizioni sui giudici di pace, nonché disciplina transitoria relativa ai magistrati onorari in servizio, a norma della legge numero 57 del 2016), che, nello stabilire i criteri di precedenza per il conferimento dell'incarico di magistrato onorario, validi a parità di titoli preferenziali, individua, nell'ordine, «la maggiore anzianità professionale o di servizio, con il limite massimo di dieci anni di anzianità» (comma 4, lettera a) e «la minore età anagrafica» (comma 4, lettera b); 15) l'articolo 30-bis, comma 2-ter, della legge Regione Valle d'Aosta numero 54 del 1998 (Sistema delle autonomie in Valle d'Aosta), come introdotto dall'articolo 3, comma 4, della legge regionale numero 4 del 2025, nella parte in cui prevede che chi ha ricoperto per quattro mandati consecutivi la carica di sindaco o quella di vicesindaco nei comuni con popolazione fino a cinquemila abitanti non è, allo scadere del quarto mandato, immediatamente ricandidabile nella medesima carica, a meno che uno dei quattro mandati non abbia avuto durata inferiore a due anni, sei mesi e un giorno per causa diversa dalle dimissioni volontarie; l'articolo 22, commi 1 e 7, come modificati dall'articolo 3, comma 1, della legge regionale numero 4 del 2025,nella parte in cui prevedono il divieto che gli assessori comunali siano scelti al di fuori dei consiglieri comunali; l'articolo 22, comma 6, come modificato dall'articolo 3, comma 1, della legge regionale numero 4 del 2025, nella parte in cui prevede il divieto che della giunta possano far parte il coniuge, i parenti e gli affini in primo grado del sindaco e del vicesindaco; 16) l'articolo 6, comma 1, secondo periodo, della legge della Regione autonoma della Sardegna numero 8 del 2025 (Disposizioni urgenti di adeguamento dell'assetto organizzativo ed istituzionale del sistema sanitario regionale. Modifiche alla legge regionale numero 24 del 2020), nella parte in cui prevede che, a seguito dell'insediamento dell'organo di vertice dell'azienda, il direttore generale, entro i successivi sessanta giorni, conferma o sostituisce il direttore amministrativo, il direttore sanitario e il direttore dei servizi sociosanitari, introducendo un meccanismo di cessazione automatica degli incarichi in corso; l'articolo 14, comma 1, della medesima legge regionale, ove prevede che la Giunta regionale, entro quarantacinque giorni dall'entrata in vigore della legge, commissaria in via straordinaria le otto aziende sanitarie regionali, l'azienda ospedaliera ARNAS "G. Brotzu", l'AREUS e le due aziende ospedaliero-universitarie, determinando la decadenza e l'immediata cessazione dalle funzioni dei direttori generali in carica alla data di insediamento del commissario di ciascuna azienda. Tutte le questioni "in agenda" sono consultabili sul sito www.cortecostituzionale.it alla voce calendario dei lavori. Le ordinanze e i ricorsi che pongono le questioni sono consultabili sempre sul sito alla voce atti di promovimento. I ricorsi per conflitto di attribuzioni tra poteri dello Stato sono riportati sul sito soltanto dopo il giudizio di ammissibilità e successivamente al loro deposito per la fase del merito. Roma, 28 novembre 2025 2025-11-28 13:20:36 4526105 POL Agenparl Italia,Gnews,Politica Interna https://agenparl.eu/2025/11/28/corte-costituzionale-agenda-dei-lavori-1-e-2-dicembre/
NTW Press - Censimento autovelox: cosa cambia per le multe (e come chiederne l'annullamento)
NTW Press - Censimento autovelox: cosa cambia per le multe (e come chiederne l'annullamento)
Censimento autovelox: cosa cambia per le multe (e come chiederne l'annullamento)
Molti Comuni però segnalano difficoltà nella registrazione degli apparecchi: pioggia di ricorsi in arrivo

Venerdì 28 Novembre 2025 08:04
Dal 30 settembre 2025 è operativo il nuovo portale del Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti (MIT) dedicato al censimento nazionale degli autovelox. Entro 60 giorni, quindi entro il 30 novembre 2025, Comuni, Province e Regioni sono stati chiamati a registrare ogni dispositivo presente sul territorio, indicando marca, modello, posizione e documentazione tecnica.
Tra pochi giorni, dunque, l'obbligo diventa effettivo e tutte le sanzioni emesse da apparecchi non registrati rischiano di essere dichiarate nulle.
Una novità che introduce maggiore trasparenza, ma che apre anche a interrogativi giuridici e dubbi interpretativi.
Perché nasce il censimento nazionale degli autovelox
Il nuovo sistema deriva da un emendamento al Decreto Infrastrutture 2025 e dal decreto direttoriale n. 305, pubblicato a metà agosto.
La norma stabilisce che qualsiasi dispositivo utilizzato per rilevare violazioni dei limiti di velocità deve essere obbligatoriamente registrato sulla piattaforma nazionale del MIT.
La registrazione non è una formalità:
diventa condizione necessaria per la legittimità d'uso dell'autovelox
gli apparecchi non registrati devono essere spenti
le eventuali multe risultano giuridicamente invalide.
Omologazione vs approvazione: la differenza che può annullare le multe
Uno dei punti più controversi riguarda la distinzione tra approvazione ministeriale e omologazione dell'autovelox.
L'art. 142 del Codice della Strada stabilisce che solo i dispositivi omologati possono costituire prova certa dell'infrazione.
Negli ultimi anni numerosi tribunali hanno annullato sanzioni elevate con apparecchi solo approvati ma non omologati. La Corte di Cassazione, con un'ordinanza del 2024, ha confermato questo principio, aprendo la strada a una lunga serie di ricorsi.
Il nuovo decreto tende però a equiparare approvazione e omologazione, scelta che potrebbe generare nuove controversie legali.
Cosa cambia per gli automobilisti: più trasparenza e controlli più semplici
La principale novità per i cittadini riguarda la consultazione pubblica dei dati.
Il portale MIT metterà a disposizione:
elenco nazionale degli autovelox regolarmente censiti
mappe geolocalizzate
documentazione tecnica disponibile.
Chi riceve una multa potrà quindi verificare:
se il dispositivo è registrato
se è presente tutta la documentazione richiesta
se l'apparecchio risulta omologato
Se un autovelox non appare nell'elenco, la multa può essere contestata perché potenzialmente nulla.
Gli esperti prevedono un significativo aumento dei ricorsi, prima per la mancata registrazione, poi per la mancata omologazione.
Navigatori e app: arrivano le mappe ufficiali degli autovelox registrati
Il censimento introduce anche una rivoluzione per i sistemi di navigazione.
Le mappe ufficiali degli autovelox pubblicate dal MIT diventeranno un riferimento certificato:
le app potranno mostrare solo dispositivi realmente presenti, attivi e registrati
diminuiranno le false segnalazioni
aumenterà la precisione delle notifiche agli automobilisti.
In futuro, controllare il navigatore significherà verificare in tempo reale la presenza di autovelox regolarmente autorizzati, grazie alla sincronizzazione con il portale ministeriale.
Il ruolo del Portale dell'Automobilista
Il Portale dell'Automobilista è la piattaforma ufficiale del MIT che raccoglie dati e servizi su:
patenti
veicoli
assicurazioni
revisioni
punti patente.
Ora diventa anche il centro operativo del censimento degli autovelox: qui gli enti locali devono registrare i propri dispositivi, rendendo pubblici i dati e garantendo maggiore trasparenza.
Per i cittadini rappresenta un punto di accesso essenziale per controllare la correttezza delle sanzioni.
Comuni in difficoltà: rischi, ritardi e possibili ricorsi
Molte amministrazioni, soprattutto quelle più piccole, hanno segnalato problemi nel rispettare i 60 giorni imposti dal decreto:
mancanza di personale tecnico
difficoltà nella raccolta dei documenti
sistemi di gestione poco digitalizzati.
Errori o ritardi nell'inserimento dei dati possono:
bloccare l'utilizzo degli autovelox
invalidare le sanzioni già emesse
far esplodere i contenziosi con gli automobilisti.
I giudici saranno chiamati a valutare caso per caso la validità dei verbali emessi nel periodo di transizione.
Sicurezza stradale e incassi comunali: i nodi irrisolti
L'obiettivo ufficiale del censimento è aumentare trasparenza, legalità e tutela degli automobilisti.
Tuttavia, molti osservatori segnalano due criticità:
Sicurezza stradale
lo spegnimento di numerosi dispositivi potrebbe ridurre la capacità di deterrenza;
le strade potrebbero diventare meno sicure nel breve periodo.
Entrate comunali
molti Comuni si troveranno a gestire un calo degli introiti derivanti dalle multe;
la sostenibilità dei bilanci locali potrebbe risentirne.
L'equilibrio tra trasparenza, tutela dei cittadini e sicurezza stradale sarà la vera sfida dei prossimi mesi.
Censimento autovelox: cosa cambia per le multe (e come chiederne l'annullamento)
Molti Comuni però segnalano difficoltà nella registrazione degli apparecchi: pioggia di ricorsi in arrivo

Venerdì 28 Novembre 2025 08:04
Dal 30 settembre 2025 è operativo il nuovo portale del Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti (MIT) dedicato al censimento nazionale degli autovelox. Entro 60 giorni, quindi entro il 30 novembre 2025, Comuni, Province e Regioni sono stati chiamati a registrare ogni dispositivo presente sul territorio, indicando marca, modello, posizione e documentazione tecnica.
Tra pochi giorni, dunque, l'obbligo diventa effettivo e tutte le sanzioni emesse da apparecchi non registrati rischiano di essere dichiarate nulle.
Una novità che introduce maggiore trasparenza, ma che apre anche a interrogativi giuridici e dubbi interpretativi.
Perché nasce il censimento nazionale degli autovelox
Il nuovo sistema deriva da un emendamento al Decreto Infrastrutture 2025 e dal decreto direttoriale n. 305, pubblicato a metà agosto.
La norma stabilisce che qualsiasi dispositivo utilizzato per rilevare violazioni dei limiti di velocità deve essere obbligatoriamente registrato sulla piattaforma nazionale del MIT.
La registrazione non è una formalità:
diventa condizione necessaria per la legittimità d'uso dell'autovelox
gli apparecchi non registrati devono essere spenti
le eventuali multe risultano giuridicamente invalide.
Omologazione vs approvazione: la differenza che può annullare le multe
Uno dei punti più controversi riguarda la distinzione tra approvazione ministeriale e omologazione dell'autovelox.
L'art. 142 del Codice della Strada stabilisce che solo i dispositivi omologati possono costituire prova certa dell'infrazione.
Negli ultimi anni numerosi tribunali hanno annullato sanzioni elevate con apparecchi solo approvati ma non omologati. La Corte di Cassazione, con un'ordinanza del 2024, ha confermato questo principio, aprendo la strada a una lunga serie di ricorsi.
Il nuovo decreto tende però a equiparare approvazione e omologazione, scelta che potrebbe generare nuove controversie legali.
Cosa cambia per gli automobilisti: più trasparenza e controlli più semplici
La principale novità per i cittadini riguarda la consultazione pubblica dei dati.
Il portale MIT metterà a disposizione:
elenco nazionale degli autovelox regolarmente censiti
mappe geolocalizzate
documentazione tecnica disponibile.
Chi riceve una multa potrà quindi verificare:
se il dispositivo è registrato
se è presente tutta la documentazione richiesta
se l'apparecchio risulta omologato
Se un autovelox non appare nell'elenco, la multa può essere contestata perché potenzialmente nulla.
Gli esperti prevedono un significativo aumento dei ricorsi, prima per la mancata registrazione, poi per la mancata omologazione.
Navigatori e app: arrivano le mappe ufficiali degli autovelox registrati
Il censimento introduce anche una rivoluzione per i sistemi di navigazione.
Le mappe ufficiali degli autovelox pubblicate dal MIT diventeranno un riferimento certificato:
le app potranno mostrare solo dispositivi realmente presenti, attivi e registrati
diminuiranno le false segnalazioni
aumenterà la precisione delle notifiche agli automobilisti.
In futuro, controllare il navigatore significherà verificare in tempo reale la presenza di autovelox regolarmente autorizzati, grazie alla sincronizzazione con il portale ministeriale.
Il ruolo del Portale dell'Automobilista
Il Portale dell'Automobilista è la piattaforma ufficiale del MIT che raccoglie dati e servizi su:
patenti
veicoli
assicurazioni
revisioni
punti patente.
Ora diventa anche il centro operativo del censimento degli autovelox: qui gli enti locali devono registrare i propri dispositivi, rendendo pubblici i dati e garantendo maggiore trasparenza.
Per i cittadini rappresenta un punto di accesso essenziale per controllare la correttezza delle sanzioni.
Comuni in difficoltà: rischi, ritardi e possibili ricorsi
Molte amministrazioni, soprattutto quelle più piccole, hanno segnalato problemi nel rispettare i 60 giorni imposti dal decreto:
mancanza di personale tecnico
difficoltà nella raccolta dei documenti
sistemi di gestione poco digitalizzati.
Errori o ritardi nell'inserimento dei dati possono:
bloccare l'utilizzo degli autovelox
invalidare le sanzioni già emesse
far esplodere i contenziosi con gli automobilisti.
I giudici saranno chiamati a valutare caso per caso la validità dei verbali emessi nel periodo di transizione.
Sicurezza stradale e incassi comunali: i nodi irrisolti
L'obiettivo ufficiale del censimento è aumentare trasparenza, legalità e tutela degli automobilisti.
Tuttavia, molti osservatori segnalano due criticità:
Sicurezza stradale
lo spegnimento di numerosi dispositivi potrebbe ridurre la capacità di deterrenza;
le strade potrebbero diventare meno sicure nel breve periodo.
Entrate comunali
molti Comuni si troveranno a gestire un calo degli introiti derivanti dalle multe;
la sostenibilità dei bilanci locali potrebbe risentirne.
L'equilibrio tra trasparenza, tutela dei cittadini e sicurezza stradale sarà la vera sfida dei prossimi mesi.
📢🇷🇺🇭🇺🇮🇳—Orban ha annunciato che si incontrerà oggi a Mosca con il presidente Putin per parlare degli ultimi sviluppi nelle trattative sul conflitto in corso e sulla fornitura di gas e petrolio al paese. Allo stesso tempo, Peskov ha annunciato che il presidente della Federazione Russa sarà in visita ufficiale in India settimana prossima, su invito di Modi. 🇮🇹Segui Contronarrazione
NTW Press - Incidenti con fuga: da inizio anno a oggi rintracciati 169 conducenti, per 34 è scattata anche l'omissione di soccor
NTW Press - Incidenti con fuga: da inizio anno a oggi rintracciati 169 conducenti, per 34 è scattata anche l'omissione di soccorso
Incidenti con fuga: da inizio anno a oggi rintracciati 169 conducenti, per 34 è scattata anche l'omissione di soccorso
L'ultimo caso pochi giorni fa quando un'anziana automobilista ha urtato due mezzi in sosta nel parcheggio di un supermercato e si è allontanata. La signora è stata sanzionata. Nel caso di feriti, anche lievi, è prevista anche la denuncia

Reggio nell'emilia, Venerdì 28 Novembre 2025 10:23
Un'anziana conducente è stata rintracciata e sanzionata dagli agenti della Polizia locale di Reggio Emilia dopo aver danneggiato due auto in sosta durante una manovra e un maldestro tentativo di far perdere le proprie tracce.
Incidenti con fuga
REGGIO EMILIA – Nei giorni scorsi, all'interno del parcheggio del Conad Le Querce, un'ottantenne alla guida di un'utilitaria ha danneggiato la fiancata di due mezzi nel tentativo di infilare la propria auto in un parcheggio troppo stretto. Nonostante il duplice urto la donna ha innescato la retromarcia e si è allontanata per parcheggiare un'altra zona del piazzale. All'uscita del supermercato, tuttavia, l'improvvida conducente ha trovato gli agenti della Polizia locale ad aspettarla: oltre ai danni ora dovrà pagare anche una sanzione, ai sensi dell'articolo 189 del Codice della Strada, da 87 a 344 euro con la decurtazione di due punti sulla patente.
34 gli automobilisti denunciati per omissione di soccorso
Dall'inizio dell'anno ad oggi il comando di Polizia locale di Reggio Emilia ha sanzionato 169 conducenti che dopo aver fatto un incidente hanno tentato di allontanarsi dal luogo per sfuggire alle proprie responsabilità. Di questi, in 135 casi si è trattato di sinistri con soli danni alle cose, mentre sono 34 gli automobilisti rintracciati dagli agenti della Polizia locale che sono stati deferiti all'autorità giudiziaria per aver cercato di fuggire da un incidente in cui una persona era rimasta ferita. Il Codice della Strada considera, infatti, l'allontanamento da un sinistro con feriti, un reato particolarmente grave anche in caso di contusioni lievi. Una volta rintracciato a carico del conducente scatta sempre una denuncia per omissione di soccorso che, oltre al procedimento penale, comporta pesanti pene pecuniarie e una sospensione della patente che può andare da uno a 5 anni.
Incidenti con fuga: da inizio anno a oggi rintracciati 169 conducenti, per 34 è scattata anche l'omissione di soccorso
L'ultimo caso pochi giorni fa quando un'anziana automobilista ha urtato due mezzi in sosta nel parcheggio di un supermercato e si è allontanata. La signora è stata sanzionata. Nel caso di feriti, anche lievi, è prevista anche la denuncia

Reggio nell'emilia, Venerdì 28 Novembre 2025 10:23
Un'anziana conducente è stata rintracciata e sanzionata dagli agenti della Polizia locale di Reggio Emilia dopo aver danneggiato due auto in sosta durante una manovra e un maldestro tentativo di far perdere le proprie tracce.
Incidenti con fuga
REGGIO EMILIA – Nei giorni scorsi, all'interno del parcheggio del Conad Le Querce, un'ottantenne alla guida di un'utilitaria ha danneggiato la fiancata di due mezzi nel tentativo di infilare la propria auto in un parcheggio troppo stretto. Nonostante il duplice urto la donna ha innescato la retromarcia e si è allontanata per parcheggiare un'altra zona del piazzale. All'uscita del supermercato, tuttavia, l'improvvida conducente ha trovato gli agenti della Polizia locale ad aspettarla: oltre ai danni ora dovrà pagare anche una sanzione, ai sensi dell'articolo 189 del Codice della Strada, da 87 a 344 euro con la decurtazione di due punti sulla patente.
34 gli automobilisti denunciati per omissione di soccorso
Dall'inizio dell'anno ad oggi il comando di Polizia locale di Reggio Emilia ha sanzionato 169 conducenti che dopo aver fatto un incidente hanno tentato di allontanarsi dal luogo per sfuggire alle proprie responsabilità. Di questi, in 135 casi si è trattato di sinistri con soli danni alle cose, mentre sono 34 gli automobilisti rintracciati dagli agenti della Polizia locale che sono stati deferiti all'autorità giudiziaria per aver cercato di fuggire da un incidente in cui una persona era rimasta ferita. Il Codice della Strada considera, infatti, l'allontanamento da un sinistro con feriti, un reato particolarmente grave anche in caso di contusioni lievi. Una volta rintracciato a carico del conducente scatta sempre una denuncia per omissione di soccorso che, oltre al procedimento penale, comporta pesanti pene pecuniarie e una sospensione della patente che può andare da uno a 5 anni.
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