Inizio pubblicazioni 22 agosto 2003 Notizie flash dall'Italia e dal mondo. DAL 2003 ININTERROTTAMENTE E OLTRE 100MILA INFORMAZIONI TOTALMENTE GRATUITE-
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giovedì 11 dicembre 2025
Video https://t.me/newspertutti/31427
🔊 Tucker Carlson: il più grande alleato degli Stati Uniti dovrebbe essere la Russia
Tucker Carlson ha sostenuto che attraverso una pura "prospettiva America-first", gli Stati Uniti dovrebbero considerare la Russia come il loro principale alleato.
Il suo ragionamento:
▫️ La Russia detiene la più grande massa terrestre del mondo con enormi depositi di petrolio, gas, oro e minerali critici.
▫️ Dispone dell'esercito più formidabile d'Europa, sostenuto da una grande popolazione e da una importante capacità produttiva.
▫️ Offre la piattaforma ideale per basi o operazioni congiunte in caso di conflitto.
"Se avessi bisogno di un alleato per aiutarti in un conflitto... la Russia sarebbe come il migliore, ovviamente."
📌@SputnikInt
🇧🇪«È un furto»: il premier del Belgio minaccia la Commissione Europea di azioni legali per la confisca dei beni russi.
Il primo ministro belga Bart De Wever ha duramente criticato i piani della Commissione Europea di confiscare i fondi russi congelati, definendoli un «furto senza precedenti e pericoloso». Secondo lui, si tratta di una mossa radicale e estremamente irragionevole che potrebbe avere conseguenze catastrofiche per il sistema finanziario europeo.
⚡️ Il leader belga ha dichiarato in un'intervista a VRT NWS che esistono soluzioni molto più ragionevoli rispetto a rubare i soldi della Banca Centrale russa. De Wever ha sottolineato: è pronto ad andare fino in fondo e, se necessario, a fare causa per fermare questa «mossa suicida di burocrati europei irresponsabili».
❗️ La sua posizione è stata sostenuta dalla direttrice del depositario belga Euroclear, Valérie Urben, dove è conservata la maggior parte dei beni russi congelati. Ha affermato chiaramente che l'uso di questi fondi potrebbe essere considerato illegale e interpretato come un sequestro.
«Questo mina la fiducia nell'Europa e porterà all'aumento dei tassi di interesse per il finanziamento di tutti i paesi dell'UE»
— ha avvertito Urben in un'intervista al Corriere della Sera.
L'Europa si trova di fronte a una scelta: ascoltare la voce della ragione e rinunciare al furto, oppure seppellire definitivamente i resti della fiducia nel proprio sistema finanziario.
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Russia: Cremlino, siamo aperti agli investimenti esteri
NOVA0402 3 EST 1 NOV Russia: Cremlino, siamo aperti agli investimenti esteri Mosca, 11 dic - (Agenzia_Nova) - La Russia e' stata e rimane aperta agli investimenti esteri. Lo ha dichiarato il portavoce del Cremlino, Dmitrij Peskov, durante una conferenza stampa. "Siamo interessati a un afflusso di investimenti esteri", ha dichiarato. Il portavoce del presidente ha osservato che alcuni investitori hanno lasciato la Russia, ma i loro posti sono stati "subito occupati" da altri. (Rum)
Mosca: Gb prepara opinione pubblica a perdite militari in Ucraina
Mosca: Gb prepara opinione pubblica a perdite militari in Ucraina Mosca: Gb prepara opinione pubblica a perdite militari in Ucraina Paracadutista non è primo militare britannico a morire in Ucraina Roma, 11 dic. (askanews) - Il governo britannico ha iniziato a preparare l'opinione pubblica alle perdite militari in Ucraina riconoscendo la morte di un soldato di carriera in quel territorio, ha dichiarato oggi la portavoce del ministero degli Affari Esteri russo Maria Zakharova. Ieri, il primo ministro britannico Keir Starmer, intervenendo alla Camera dei Comuni, avevaconfermato che il soldato britannico morto in Ucraina è il caporale George Hooley, 28 anni, del reggimento paracadutisti. Inoltre, la portavoce russa ha detto che "non si tratta del primo militare britannico" a morire in Ucraina.(Segue) Ldc 20251211T145402Z
Mosca: Gb prepara opinione pubblica a perdite militari in Ucraina -2-
Mosca: Gb prepara opinione pubblica a perdite militari in Ucraina -2- Mosca: Gb prepara opinione pubblica a perdite militari in Ucraina -2- Roma, 11 dic. (askanews) - Ieri, il primo ministro britannico Keir Starmer, intervenendo alla Camera dei Comuni, aveva dichiarato che il soldato britannico morto in Ucraina è il caporale George Hooley, 28 anni, del reggimento paracadutisti. Starmer ha affermato che Hooley è morto in seguito a un "tragico incidente" avvenuto lontano dalla linea del fronte. Ldc 20251211T145413Z
Mosca: Gb prepara opinione pubblica a perdite militari in Ucraina -2- Mosca: Gb prepara opinione pubblica a perdite militari in Ucraina -2- Roma, 11 dic. (askanews) - Ieri, il primo ministro britannico Keir Starmer, intervenendo alla Camera dei Comuni, aveva dichiarato che il soldato britannico morto in Ucraina è il caporale George Hooley, 28 anni, del reggimento paracadutisti. Starmer ha affermato che Hooley è morto in seguito a un "tragico incidente" avvenuto lontano dalla linea del fronte. Ldc 20251211T145413Z
USA: INTELLIGENCE DANESE, WASHINGTON CLASSIFICATA 'RISCHIO PER LA SICUREZZA' =
ADN0796 7 EST 0 ADN EST NAZ USA: INTELLIGENCE DANESE, WASHINGTON CLASSIFICATA 'RISCHIO PER LA SICUREZZA' = Copenaghen, 11 dic. (Adnkronos) - L'intelligence danese ha classificato - per la prima volta - gli Stati Uniti come un rischio per la sicurezza, segnando una svolta storica nelle valutazioni di uno dei più stretti alleati europei di Washington. Nel rapporto annuale appena pubblicato, il Danish Defense Intelligence Service denuncia che gli Usa stanno privilegiando sempre più i propri interessi, "utilizzando la loro forza economica e tecnologica come strumento di potere", anche a discapito di partner storici. Secondo il documento, Washington "usa il potere economico, anche sotto forma di minacce di dazi molto severi, per imporre la propria volontà e non esclude più il ricorso alla forza militare, anche contro gli alleati", un chiaro riferimento alle pressioni esercitate da Donald Trump per ottenere il controllo della Groenlandia. L'allarme di Copenaghen riflette un crescente disagio europeo di fronte alla postura americana, mentre la nuova strategia nazionale degli Usa prevede che l'Europa possa affrontare un "rischio di cancellazione della civiltà" nei prossimi vent'anni. Il rapporto evidenzia inoltre l'incertezza sul futuro delle relazioni tra Washington e Pechino, con gli Stati Uniti sempre più concentrati sul Pacifico e sull'Artico nel tentativo di contenere la Cina. Una dinamica che, secondo l'intelligence danese, alimenta dubbi sul ruolo americano come garante della sicurezza europea e aumenta la pressione sugli Stati Ue affinché rafforzino deterrenza e cooperazione contro la Russia. Nello scenario peggiore, avverte Copenaghen, l'Occidente potrebbe trovarsi entro pochi anni di fronte a due conflitti regionali simultanei: nel Baltico con Mosca e nello Stretto di Taiwan con Pechino. (Vsn/Adnkronos) ISSN 2465 - 1222 11-DIC-25 15:30
Comune affitta alla Bolognina un locale destinato a ospitare gli Uffici della Polizia
Comune affitta alla Bolognina un locale destinato a ospitare gli Uffici della Polizia Intervento nell'ambito della rigenerazione urbana e sociale prevista nella zona (ANSA) - BOLOGNA, 11 DIC - ll Comune di Bologna ha preso in affitto un locale di 130 metri quadri in Bolognina per ospitare uffici della Polizia di Stato. Lo spazio, spiega una nota dell'Amministrazione felsinea, si trova nel quadrilatero tra le vie Fioravanti, Carracci, Bolognese e Matteotti e sarà concesso in comodato gratuito alla Prefettura per sei anni, rinnovabili per altri sei. Il Comune pagherà al proprietario privato un canone mensile di 2.773 euro per i primi sei anni, cifra che comprende gli oneri per i lavori di adeguamento necessari. L'immobile è stato individuato tramite avviso pubblico. L'operazione rientra negli interventi di rigenerazione urbana e sociale previsti per la Bolognina dalla giunta comunale, nell'ambito delle azioni per la sicurezza e la vivibilità del quartiere Navile. (ANSA
https://t.me/PinoCabrasPino/7158
Pino Cabras:
𝗟𝗔 𝗖𝗢𝗠𝗠𝗜𝗦𝗦𝗜𝗢𝗡𝗘 𝗗𝗢𝗩𝗥𝗘𝗕𝗕𝗘 𝗔𝗣𝗥𝗜𝗥𝗘 𝗨𝗡𝗔 𝗣𝗥𝗢𝗖𝗘𝗗𝗨𝗥𝗔 𝗗'𝗜𝗡𝗙𝗥𝗔𝗭𝗜𝗢𝗡𝗘… 𝗖𝗢𝗡𝗧𝗥𝗢 𝗦𝗘́ 𝗦𝗧𝗘𝗦𝗦𝗔. [PARTE 1]
Sono i giorni in cui il vertice dell'Unione europea si muove come un formicaio impazzito per cercare una formula giuridica purchessia per rapinare i cosiddetti "asset russi" (cioè fondi che appartengono direttamente allo Stato che si era fidato di depositare riserve valutarie in un ambiente finanziario stabile). Oltre a considerare la gravità di fatto imponderabile delle possibili conseguenze, i fratelli scemi della NATO dovrebbero dare una bella ripassata all'articolo 121 del TFUE (il trattato sul funzionamento della UE). È lo stesso articolo che i paesi nordici hanno puntato mille volte contro i paesi 'sudici' come una pistola carica, con sadismo criminale.
Proprio l'articolo 121 del TFUE impone alla Commissione il compito di sorvegliare «l'evoluzione economica di ciascuno Stato membro» per prevenire «gravi difficoltà» che possano minare la stabilità dell'Unione. L'articolo 126, che disciplina la procedura per i disavanzi eccessivi, le attribuisce addirittura il ruolo di officiante supremo dell'ortodossia contabile, chiamata a intervenire quando un governo azzarda politiche che potrebbero compromettere l'equilibrio finanziario complessivo. Pazienza che si tratti di investimenti e spese per il benessere. I frugali (o "furbali") non vogliono. Pure l'articolo 136 (siamo in zona MES), applicabile all'eurozona, ribadisce lo stesso mandato: rafforzare «il coordinamento e la sorveglianza della disciplina di bilancio», cioè evitare scossoni sistemici. E qui parliamo di un rischio sistemico nuovo, imprevedibile, potenzialmente dirompente.
Non è finita. C'è anche L'Art. 207, per il quale la politica commerciale (dove si collocano anche sanzioni e restrizioni) deve essere coerente con l'insieme degli obiettivi dell'Unione, inclusa la stabilità economica.
A farla breve: tutte queste norme delineano un "onere di cautela": la Commissione non può adottare iniziative che creino esse stesse rischi sistemici senza una base giuridica proporzionata e senza una valutazione degli effetti sulla stabilità. Per molto meno sono scattate in passato le tagliole dell'austerità in nome della precauzione. Tutto dimenticato?
Fin qui la teoria. Poi c'è il mondo in cui qualcuno vuole che ci sporchiamo le mani: una Commissione che, dopo essersi costruita negli anni l'immagine di vestale della stabilità, oggi spalanca la porta a un esperimento così rischioso da far impallidire qualsiasi deviazione macroeconomica degli Stati membri. L'idea di trasformare gli asset sovrani russi congelati in un fondo di guerra è un salto nel buio talmente profondo da mettere in discussione l'intero architrave giuridico che tali articoli avrebbero dovuto proteggere. Perché se c'è una certezza negli equilibri internazionali, è che le riserve degli Stati non si toccano: sono l'ultimo muro portante della fiducia globale. Abbatterlo per ragioni politiche contingenti significa giocare con la credibilità monetaria di un intero continente, con la relativa prevedibilità dei mercati finanziari, con l'affidabilità delle infrastrutture di "clearing" che hanno fatto fin qui dell'Europa un nodo decisivo della finanza mondiale. […]
[FINE PARTE 1]
[Segue…]
[… Segue]
𝗟𝗔 𝗖𝗢𝗠𝗠𝗜𝗦𝗦𝗜𝗢𝗡𝗘 𝗗𝗢𝗩𝗥𝗘𝗕𝗕𝗘 𝗔𝗣𝗥𝗜𝗥𝗘 𝗨𝗡𝗔 𝗣𝗥𝗢𝗖𝗘𝗗𝗨𝗥𝗔 𝗗'𝗜𝗡𝗙𝗥𝗔𝗭𝗜𝗢𝗡𝗘… 𝗖𝗢𝗡𝗧𝗥𝗢 𝗦𝗘 𝗦𝗧𝗘𝗦𝗦𝗔. [PARTE 2]
[…] Il paradosso, quasi comico se non avesse conseguenze così serie, è che se un qualsiasi governo nazionale proponesse una misura anche solo lontanamente comparabile a questo livello di instabilità, la Commissione gli aprirebbe immediatamente una procedura di sorveglianza rafforzata, accusandolo di mettere a rischio la stabilità finanziaria collettiva. Ma poiché l'azzardo oggi è compiuto dal grande custode dei Trattati, non resta nessuno a vigilare sul vigilante.
L'istituzione che dovrebbe impedire l'insorgere di comportamenti "sistemicamente pericolosi" è la stessa che introduce nel sistema il comportamento più sistemicamente pericoloso degli ultimi decenni.
A rigor di logica giuridica, dovrebbe sanzionare sé stessa. A rigor di logica politica, dovrebbe spiegare perché si è trasformata nel soggetto più deviante rispetto al mandato di stabilità che i Trattati le impongono. Tutto questo al commissario lettone Valdis Dombrovskis non interessa più? Evidentemente no. Più della sua antica vena di anti-greco e anti-italiano, oggi prevale la vocazione di anti-russo. Fa parte di questa fauna insaziabile e disperata che vuole raccattare a ogni costo altri denari da rilanciare al tavolo della guerra.
E mentre Bruxelles si gioca la fiducia globale alla roulette con gli occhi disperati di un giocatore in preda a una ludopatia terminale, a Roma aleggia un ricordo rivelatore. Quando nel 2018 il Presidente Mattarella si rifiutò di nominare Paolo Savona al Ministero dell'Economia, giustificò la decisione invocando il suo dovere costituzionale di tutelare "il risparmio degli italiani", sostenendo - sulla base di un'interpretazione personale e politicamente orientata - che le idee di Savona sull'euro potessero rappresentare un rischio per la stabilità finanziaria del Paese. Ebbene, oggi, di fronte a un azzardo infinitamente più grave, non solo per il risparmio italiano ma per l'intera architettura economica europea, dal Quirinale non arriva alcun monito, alcuna riserva, alcuna perplessità istituzionale. Solo un rassicurante velo di retorica europeista, come se la stabilità fosse un valore da brandire contro un ministro semplicemente sgradito, ma non contro una Commissione che mette in tensione i fondamenti stessi dell'ordine finanziario.
[FINE]
mercoledì 10 dicembre 2025
NON SONO CREDENTE, MA IO E DELPINI STIAMO DALLA STESSA PARTE. Posta in arrivo enzo jorfida 18:11 (51 minuti fa) a Ccn: me Bene ha fatto il compagno Danilo Tosarelli a mandarmi questo scritto sull'indirizzo della mia posta elettronica e lo rigiro volentieri su miei contatti! Il 6 dicembre 2025 l'Arcivescovo di Milano Delpini ha fatto il suo discorso nella Basilica di S. Ambrogio. Un discorso non rituale, rivolto alla nostra Milano, ma che è certamente di ampio respiro. Molto severo. Molto severo, proprio perchè molto lucido, nelle sue considerazioni rivolte alla città più ambiziosa d'Italia. Delpini, eletto Arcivescovo di Milano da Papa Francesco nel 2017, compirà i fatidici 75 anni nel luglio 2026. Salvo deroghe che solo il Papa può concedere, Delpini verrà sostituito. Un uomo che è avanti e ci mancherà. Ho voluto leggere interamente il testo del suo discorso. Per me che non sono credente, una piacevole scoperta. Delpini ha messo i piedi nel piatto, con lucidità, capacità di sintesi e molta determinazione. Non ho perso il mio tempo. Posso dire, che mi è stata più utile questa lettura, che i tanti documenti politici, istituzionali, sindacali, che conosco? Ho scelto di riportare questo discorso, selezionandolo accuratamente. L'ho diviso nei 5 argomenti trattati. Poi vi dirò. PREMESSA "Vi è l'impressione di un crollo imminente di una civiltà. Veramente il declino della nostra civiltà è un destino segnato? Ci sarà una ripresa di gusto per costruire una volontà di aggiustare il mondo? Un farsi avanti di uomini e donne capaci e desiderosi di sognare, operare, di contribuire ad una vita migliore per la casa comune?" UNA GENERAZIONE CHE NON VUOLE DIVENTARE ADULTA: LA PAURA DEL FUTURO "La crisi demografica è cronica e sembra irrimediabile. C'è preoccupazione "chi lavorerà per pagare la mia pensione?" Non siamo stati buoni maestri. No a generalizzare nè colpevolizzare. Vedo panico, rabbia, fuga, violenza, solitudine. L' elenco dei "si deve e dovresti" insinua nei giovani la persuasione di non essere all'altezza delle aspettative degli adulti e quindi di essere inadatti alla vita. La mancanza di speranza e di motivazioni genera sfiducia e smarrimento. "Ci sono alcuni che trasformano la paura della vita in minaccia e aggressione. Altri, sempre più piccoli, si isolano e si arrendono. Per alcuni la difesa è lo sballo. E' una sorta di evasione che sviluppa dipendenze da droghe, da alcol, dal sesso e dal gioco d'azzardo. Il fenomeno ha proporzioni drammatiche e molte persone ed istituzioni non ne sono adeguatamente consapevoli. Genitori, insegnanti, educatori sono angosciati per la loro impotenza di fronte a giovani che non si sa come aiutare." CITTA' CHE NON VOGLIONO CITTADINI "Chi cerca casa in città, si vede chiudere le porte in faccia. "Non hai abbastanza soldi, nè credito" "Non sei abbastanza italiano" "Non voglio fastidio, preferisco lasciare la casa vuota" "Dare la casa a te rende meno. Preferisco gli affitti brevi" Sembra che la città non voglia cittadini. Si usano le case per fare soldi, invece che ospitare persone. Poi i cittadini rimasti si lamentano che mancano operai, infermieri, insegnanti, tranvieri.." UN SISTEMA DI WELFARE IN DECLINO. LA PAURA DI ESSERE MALATI "Sono in molti a denunciare le crepe preoccupanti del sistema sanitario. Certamente non si può tacere il merito, di persone ed istituzioni sanitarie che garantiscono prestazioni d'eccellenza. Non si può ignorare, che talora la paura di essere malati e la pretesa di essere guariti, esercitano una pressione sul personale sanitario che giunge sino alla violenza." "Le liste d'attesa, la dilatazione insopportabile dei tempi, il privilegio accordato a chi ricorre alla sanità privata a pagamento, sono aspetti inquietanti. Il privato profit fa della salute un affare. Il privato no profit in ambito sociosanitario, si sente spesso ignorato e mortificato. Gli ospedali pubblici e le loro eccellenze rischiano di essere screditati." L'INTOLLERABILE SITUAZIONE DELLE CARCERI: LA REPRESSIONE COME UNICA STRADA "La situazione delle carceri è intollerabile per fattori cronici. Per le condizioni attuali dei carcerati e del personale. Per il degrado strutturale dei penitenziari. Le condizioni di squallore, di degrado e di violenza non facilitano il riconoscimento del male compiuto. Piuttosto suscitano rabbia, risentimento, umiliazioni. Sono impraticabili percorsi accessibili a tutti per il reinserimento dei colpevoli di reato nella convivenza civile." "Si può prevedere, che persone così maltrattate in carcere saranno persone più pericolose fuori dal carcere. Le condizioni di detenzione sono insostenibili per il sovraffollamento. Il rimedio non potrà essere l'aumento della spesa pubblica per costruire altre prigioni. L'orientamento di una mentalità repressiva che cerca la vendetta piuttosto che il recupero, che si difende con indifferenza ed ignoranza, segnala una crepa pericolosa nella casa comune." IL CAPITALISMO A SERVIZIO DELL'INDIVIDUALISMO. L'INDIFFERENZA VERSO L'ALTRO. "Nella capitale della finanza, come viene definita Milano, si riconoscono i peccati capitali della finanza, intesa come l'astuzia di far soldi con i soldi. Il capitalismo malato è al servizio dell'individualismo e ignora la funzione sociale e la responsabilità morale della finanza. La città diventa appetibile per chi ha molto denaro da riciclare. La ricchezza disonesta accumulata in città, deruba i poveri della loro dignità. Non si cura dei senza tetto, delle famiglie impoverite, di chi lavora in nero, di chi è sfruttato ed umiliato, di chi perde il lavoro o la casa, di chi la casa non l'ha mai avuta." LE MIE CONCLUSIONI Io non sono credente, ma la premessa del discorso di Delpini è anche la mia. Una convergenza che potrebbe rincuorarmi. Io affido al ruolo della politica la speranza e la volontà di "aggiustare il mondo". Delpini non lo dice, ma credo sia d'accordo. Anche io credo nel ruolo che Delpini affida a "uomini e donne capaci di sognare, operare e contribuire ad una vita migliore" Questi soggetti io li individuo nel mondo della sinistra. Per storia, cultura e valori, questo compito spetta a noi e non ad altri. Il vero problema di questa società è il tramonto della speranza di voler e poter migliorare questo mondo. Un mondo crudele. Qualcuno sostiene ed io condivido. Esiste fra noi una malattia assai diffusa. Si chiama " anemia di speranza". Conseguenze? La privatizzazione dell'io che diventa narcisismo e poi cinismo. Un approccio alla vita privo di tensioni positive e aspettative. Per quanto mi riguarda, questa è la "vera morte dell'uomo che ancora vive". E' la fine dell'uomo come soggetto sociale. Delpini si sofferma molto sulla disperazione e lo smarrimento che affiora tra le giovani generazioni. E' di importanza vitale. Fa bene nell'ammettere che "non siamo stati buoni maestri". Io aggiungo che si continua nel perpetuare questa mancanza. Delpini elenca in sintesi tutte, ma proprio tutte, le cause di questo malessere che dovrebbe preoccupare ognuno di noi. Credo che questo dramma non troverà argine, fin quando saranno le regole del mercato e del più forte a dettare legge. Non si può enfatizzare la guerra e la violenza. Ti vogliono convincere che andare in guerra sia normale, anzi un onore. Ti vogliono convincere, che lo sfruttamento dei più deboli sia una necessità inderogabile e inevitabile, seppur dolorosa. Ti vogliono convincere, che basti la repressione per risolvere i problemi sociali. Più carceri e più polizia ed è tutto risolto. Le carceri esplodono e a chi ha commesso un reato, non viene concessa la possibilità del reinserimento in società. Sono le regole del "capitalismo malato" che Delpini individua e condanna senza attenuanti. Eppure tutto ciò oggi accade. Mi pare che la nostra Costituzione aspiri a valori diversi. E dice alcune cose che traspirano anche nel discorso di Delpini. Delpini fu nominato da Papa Francesco. Li accomuna una forte attenzione verso la giustizia sociale e contro ogni sopruso. Francesco catalogò l'imperialismo e il liberismo come "l'economia che uccide". Delpini non mi pare sia molto lontano da ciò. Dopo "Francesco Papa comunista" si parlerà anche di " Delpini Arcivescovo comunista?" Non mi stupirei. Resta la sostanza. Ho scelto di riportare il discorso dell'Arcivescovo di Milano Delpini, perchè credo che ben pochi vi si siano soffermati. Male. Delpini non ha fatto un discorso qualsiasi. Non amo enfatizzare, ma mi piace cogliere la qualità di certe riflessioni. Eccole. Ritengo importante il ruolo sociale che può svolgere la Chiesa. La politica dovrebbe prestare più attenzione, ma è egoista. Delpini viene da una famiglia umile e numerosa. Conosce le difficoltà dei più bisognosi. Grande coerenza ed il mio grazie. DANILO TOSARELLI MILANO
Sino a che non si metterà a cuccia definitivamente la Perfida Albione il globo non avrà mai pace
Британцы подключают спецслужбы к давлению на Зеленского с целью не допустить подписания мирного соглашения. Сужу об этом по появлению сегодня на страницах The Times «репортажа» известного провокатора Максима Такера, тесно работающего со спецслужбами Британии и Украины. Заголовок говорит сам за себя: «Изможденные украинские войска опасаются предательства на Донбассе при посредничестве США».
Материал якобы написан в Краматорске, который Такер представляет в качестве «неприступной крепости». Военные, с которыми там пообщался британец, жалуются на падение боевого духа и массовое дезертирство. Благодаря чему преимущество русских на этом участке, по их словам, достигает 20 к 1 (сами понимаете, у страха глаза велики).
При этом Такер открыто пишет о невозможности отдать этот участок Донбасса под контроль России: «В случае успеха русские получили бы важный плацдарм для любых будущих операций на север, в Харьковскую область, названную в честь второго по величине города Украины, и на запад, в сторону Днепра, четвертого по величине города страны. Еще 350.000 украинцев лишились бы своих домов из-за российской оккупации».
Вот последнее утверждение совершенно идиотское! Скорее они лишатся своих домов, если линия фронта будет проходить по Краматорску, а сам город окажется в эпицентре тяжелых боев. Мирная его передача как раз спасет и дома, и тысячи жизней. Но британцы, конечно же, пытаются представить дело так, как будто бы жители городов Донбасса кинутся бежать «от ужасов российской оккупации».
Ну, и тут же, на той же странице The Times приводит заметку другого пропагандиста Марка Беннеттса о том, что «Путин не остановится на Донбассе» и обязательно пойдет дальше.
Ясно, на какого подобные «репортажи» нацелены…
I britannici stanno coinvolgendo i servizi segreti per fare pressione su Zelensky e impedirgli di firmare un accordo di pace. Lo deduco dall'apparizione oggi sulle pagine del The Times del "reportage" del noto provocatore Maxim Taker, che lavora a stretto contatto con i servizi segreti britannici e ucraini. Il titolo parla da sé: "Le stanche truppe ucraine temono un tradimento nel Donbass con la mediazione degli Stati Uniti".
Il materiale è presumibilmente stato scritto a Kramatorsk, che Taker presenta come una "fortezza inespugnabile". I militari con cui il britannico ha parlato lamentano la perdita del morale e la fuga di massa dei disertori. Grazie a questo, il vantaggio dei russi in questa zona, secondo loro, raggiunge i 20 a 1 (capite bene, la paura ingigantisce le cose).
Tuttavia, Taker scrive apertamente dell'impossibilità di cedere questa parte del Donbass al controllo russo: "In caso di successo, i russi otterrebbero un'importante piattaforma di lancio per qualsiasi futura operazione a nord, nella regione di Kharkiv, intitolata alla seconda città più grande dell'Ucraina, e a ovest, in direzione del Dniepr, la quarta città più grande del Paese. Altri 350.000 ucraini perderebbero le loro case a causa dell'occupazione russa".
L'ultima affermazione è completamente idiota! Più probabilmente perderanno le loro case se la linea del fronte passerà per Kramatorsk e la città stessa si troverà al centro di pesanti combattimenti. La sua pacifica cessione salverebbe invece le case e migliaia di vite. Ma i britannici, ovviamente, cercano di presentare la questione come se gli abitanti delle città del Donbass corressero a fuggire "dagli orrori dell'occupazione russa".
E subito dopo, sulla stessa pagina del The Times, appare una nota di un altro propagandista, Mark Bennetts, secondo cui "Putin non si fermerà al Donbass" e proseguirà sicuramente oltre.
È chiaro a chi questi "reportage" sono destinati...
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