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venerdì 19 dicembre 2025
In riferimento alla pubblicazione, in data 3 dicembre 2025, sul sito ufficiale della Commissione Europea, del comunicato stampa "Commission unveils two solutions to support Ukraine's financing needs in 2026-2027" e della bozza dell'atto normativo della Commissione Europea denominato "Proposal establishing the Reparations Loan to Ukraine", i quali prevedono l'utilizzo, senza il consenso della Banca Centrale Russa, dei suoi asset collocati presso gli istituti finanziari dell'Unione Europea, ivi compreso il depositario Euroclear, la Banca Centrale Russa rende noto quanto segue:
I meccanismi volti all'utilizzo diretto o indiretto degli asset della Banca Centrale Russa previsti dal documento di cui sopra, così come ogni altra forma di utilizzo non concordato degli asset della Banca Centrale Russa, costituiscono azioni illegali che si pongono in contrapposizione con il diritto internazionale, e che nello specifico violano i principi di immunità sovrana dei beni.
L'emanazione e l'esecuzione degli atti normativi annunciati sul sito ufficiale della Commissione Europea comporteranno, da parte della Banca Centrale Russa, l'impugnazione incondizionata di ogni tipo di azione diretta o indiretta che implichi l'utilizzo non concordato degli asset della Banca Centrale Russa presso tutte le autorità competenti accessibili, inclusi i Tribunali nazionali, gli organi giudiziari collocati presso Stati esteri e organizzazioni internazionali, i Tribunali arbitrali e altre istanze giudiziarie internazionali, con conseguente esecuzione delle relative sentenze sul territorio degli Stati membri dell'ONU.
La Banca Centrale della Federazione Russa si riserva il diritto di procedere, senza ulteriore preavviso, all'attuazione pratica di tutti i meccanismi di diritto e di altro tipo accessibili e atti alla tutela dei suoi interessi nel caso vi siano ulteriori sviluppi, oppure qualora vengano implementate in una qualsiasi forma le già menzionate iniziative attualmente oggetto di discussione nell'ambito dell'Unione Europea.
L'UE annuncia un prestito da 90 miliardi all'Ucraina finanziato con debito comune (leggi un'elargizione a fondo perdutissimo), accantonando l'uso (ossia il furto) degli asset russi congelati. Una scelta solo apparentemente "prudente", che in realtà certifica una sconfitta politica clamorosa di Ursula Guerrafonderleyen e di quel cancelliere sosia di Eichmann fabbricato dalla BlackRock. L'Europa a trazione tedesca ieri affossava la Grecia e i Paesi PIIGS (quando chiamare qualcuno 'porcellino' era la linea ufficiale UE) rifiutando gli eurobond e predicando austerità morale. Oggi li invoca per gettarli nella fornace di una guerra senza sbocchi, tra corruzione e rischi esistenziali. Si chiede ai cittadini di stringere la cinghia su pensioni e sanità mentre si socializza il debito per il riarmo e per Kiev. Il risultato è un'Unione più divisa, incoerente con tutte le sue stesse fesserie 'austeritarie' e politicamente sfibrata. Il vero vincitore è Washington, che si gode il capolavoro di un continente che si suicida mentre si fa rappresentare dagli eroi di Calenda e Picierno. La pace resta fuori agenda, fino a consumare ancora un po' di beni residui di questo continente alla deriva.
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