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sabato 1 novembre 2025

Perché oggi nessuno grida allo scandalo? Perché tutto censurato? Dov'è finita oggi la battaglia per la libertà di informazione? Forse perché c'è di mezzo israele? Vergogna! Una giornalista, Giulia Bertotto a cui va la mia totale solidarietà, ieri è stata aggredita e cacciata via dalla manifestazione pro israele. Immaginate se fosse successo a una manifestazione per la Palestina. Immaginate se a qualche giornalista di Libero, il Tempo, il Giornale, Repubblica, Corriere della Sera avessero detto "rotta in culo" e poi l'avessero cacciata.



T.me/GiuseppeSalamone

Nel frattempo quei criminali degli Usa continuano ad armare fino ai denti Taiwan. 

Oltre a questo, fanno rabbrividire le parole del presidente di Taiwan, Lai Ching-te: 

"Abbiamo nuove attrezzature e tecnologie, ma abbiamo anche bisogno di nuovo addestramento, per migliorare efficacemente le nostre capacità di combattimento".

Sostanzialmente come l'Ucraina in passato, apre le porte per accogliere militari Usa sul proprio territorio. Con la scusa dell'addestramento.

Immaginate se i Cinesi facessero lo stesso in Messico...

T.me/GiuseppeSalamone
In Venezuela c'è il petrolio, tanto petrolio. In Palestina c'è il gas, tanto gas, e dei fanatici che hanno un progetto criminale e messianico. In Sudan c'è oro. Tanto oro.

E infatti l'Occidente cosa fa? Muove guerre e genocidi contro questi popoli. In Venezuela stanno accelerando: infatti si parla di un attacco militare statunitense a breve. Lì i pezzi del puzzle sono stati messi tutti al loro posto. La neo premio Nobel Machado ha detto (lo ha detto veramente!) che l'unica soluzione è un intervento armato e che ha un piano per le prime 100 ore dopo la cacciata di Maduro. Parole gravissime che qui non trovano spazio né indignazione.

In Palestina non credo ci sia bisogno di aggiungere altro: abbiamo visto tutti quello che sta succedendo, mentre in Sudan la situazione è appena sfuggita di mano.

Le milizie RSF combattono contro le Forze Armate Sudanesi (SAF). Le RSF sono finanziate e sostenute dagli Emirati Arabi (che sostengono anche milizie pro-israele in Palestina, in Libano e anche in Yemen) attraverso le armi che ricevono principalmente dal Regno Unito e anche dall'Italia. A proposito dell'Italia, è bene sapere che gli Emirati sono considerati uno dei partner principali per il famoso Piano Mattei.

Le RSF stanno facendo quello che ha fatto e continua a fare Israele ai palestinesi. Se a quest'ora dietro le RSF ci fossero la Cina, la Russia o l'Iran, le immagini, da brividi, ce le farebbero vedere a reti unificate. Pensate che hanno già ammazzato circa 150.000 sudanesi e creato 12 milioni di profughi.

Il "gioco", se così lo possiamo chiamare, è sempre lo stesso: imperialismo occidentale a guida a stelle e strisce. Però poi ci raccontano che i cattivi stanno sempre altrove e che dobbiamo avere paura della Russia e della Cina.


T.me/GiuseppeSalamone

Immaginate se un soldato britannico si fosse arruolato nell'esercito di Mosca e fosse stato ucciso dai militari Russi. A quest'ora avremmo le edizioni straordinarie. Invece qui silenzio assoluto. 

Ecco cosa succede se vai a combattere per la "democrazia" Ucraina, per Zelensky, per la Nato e per conto di Bruxelles. Succede che non solo ti usano come carne da macello, ma addirittura ti fanno fuori. Ti legano le mani dietro la schiena con le fascette, ti ammazzano e ti buttano in un fiume. 

Questa è la denuncia di Brenda Chadwick, la mamma di un ragazzo di 31 anni che si era arruolato per combattere tra le fila del "partigiano" Zelensky. Un'inchiesta del Telegraph svela che il ragazzo è stato ucciso dai suoi commilitoni. 

E svela anche come le autorità ucraine e quelle britanniche non vogliono far luce sull'accaduto.  Stanno sostenendo questa porcheria. Stanno sostenendo questo schifo. E la chiamano difesa della democrazia...


T.me/GiuseppeSalamone
Corea: la denuclearizzazione è illusione 

La Corea del Nord ha definito la denuclearizzazione della penisola coreana un "sogno irrealizzabile". Il vice ministro degli Esteri Pak Myong Ho ha detto che anche se Seul lo ripete "mille volte", lo status nucleare della DPRK non cambierà. 🧪🛡️

Seul nei giorni scorsi aveva chiesto alla Cina di svolgere un ruolo "costruttivo" per riaprire i colloqui e ridurre le tensioni. Il presidente sudcoreano Lee Jae Myung ha anche detto di sostenere un nuovo dialogo tra il presidente Donald Trump e Kim Jong Un. 🤝🇰🇷🇨🇳

Trump ha fatto sapere che "gli piacerebbe rivedere" Kim e che potrebbe usare le sanzioni come leva, ma Pyongyang ribadisce che le sue forze nucleari "esisteranno per sempre" per difendere sovranità e integrità territoriale. ⛔️

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