DIR1092 3 LAV 0 RR1 R/INT /TXT LAVORO. LICENZIATO PERCHÉ HA PAURA VOLARE, OPERAIO FA APPELLO IL GIUDICE NELLA PRIMA SENTENZA HA DATO RAGIONE ALL'AZIENDA (DIRE) Bologna, 19 nov. - Non si arrende il lavoratore bolognese licenziato per aver rifiutato di partire in trasferta negli Stati Uniti con i colleghi a causa della paura di volare. Il Tribunale di Bologna ha dato ragione all'azienda, confermando il licenziamento e sostenendo che l'aviofobia non era stata adeguatamente documentata. Una sentenza "ingiusta", secondo la Fiom-Cgil di Bologna che assisterà il metalmeccanico nel ricorso. "Il lavoratore, assunto come cablatore dal 2002 e da sempre esentato da trasferte aeree per una aerofobia certificata, si è visto richiedere improvvisamente, nel febbraio 2024, di fare le pratiche per ottenere il passaporto, evidentemente in vista di una trasferta non specificata", riferisce il sindacato. "Subiva quindi una contestazione disciplinare e poi una sanzione di sospensione. Al primo confronto con la società con la dovuta assistenza sindacale su una questione che incideva direttamente sulla sua salute, il lavoratore si diceva disponibile a provvedere a dotarsi di passaporto. Il giorno dopo veniva poi licenziato", è la ricostruzione della Fiom. "Il Tribunale di Bologna, con una motivazione che riteniamo gravemente ingiusta, ha qualificato la condotta del lavoratore come 'grave insubordinazione' e ha ritenuto sussistente la recidiva. Abbiamo pertanto presentato per il tramite dei nostri legali immediato appello contro questa decisione, convinti che in secondo grado emergerà con chiarezza l'infondatezza del licenziamento", fa sapere la Fiom. (Vor/ Dire) 12:08 19-11-25
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