DIR2681 3 POL 0 RR1 R/INT /TXT DIFESA. "ATTIVITÀ MILITARI SENZA VINCOLI AMBIENTALI", SARDEGNA IN RIVOLTA IN COMMISSIONE PARLAMENTARE PROPOSTA FDI, IRA M5S-SINISTRA FUTURA (DIRE) Cagliari, 19 nov. - Una proposta di legge con il fine ultimo "di ribadire e chiarire che la difesa e la sicurezza nazionale devono essere di esclusiva competenza dello Stato", e un'eventuale "accresciuta autonomia legislativa delle regioni non potrà e non dovrà interferire automaticamente con lo Stato nella gestione dei siti militari, ma sarà sempre richiesto il previo consenso dello stato maggiore della difesa". Questo il cuore della norma presentata ieri alla commissione Difesa della Camera dalla deputata di Fdi, Maria Paola Chiesa, proposta nata sul solco del conflitto in Ucraina, e che in queste ore sta scatenando in Sardegna la furiosa reazione delle forze politiche che animano il campo largo, in particolare del M5s. "Fratelli d'Italia presenta un disegno di legge che bloccherà di fatto le leggi regionali a tema ambientale per decidere su strutture militari e aree di addestramento- tuonano i parlamentari i pentastellati Sabrina Licheri, Ettore Licheri, Susanna Cherchi e Mario Perantoni-. Una decisione gravissima che per la Sardegna suona come una campana a morto, dopo essere stata per decenni terra di conquista con azioni che hanno pregiudicato dal punto di vista ambientale e economico intere aree dell'isola". Ma cosa prevede la norma di Chiesa? Con le parole della deputata, e in riferimento alle attività addestrative e logistiche militari, "nonché all'individuazione e alla gestione dei sedimi e dei poligoni militari", si propone che le disposizioni in materia ambientale degli enti territoriali "siano esercitate compatibilmente con le esigenze di sicurezza e difesa nazionale". Occorre dunque evitare "che leggi regionali in materia ambientale possano automaticamente applicarsi alle aree militari", e questo per prevenire "contenziosi tra lo Stato e le regioni e per evitare che gli stessi possano ritardare o minacciare la prontezza operativa della struttura militare".(SEGUE) (Api/ Dire) 17:33 19-11-25
DIR2682 3 POL 0 RR1 R/INT /TXT DIFESA. "ATTIVITÀ MILITARI SENZA VINCOLI AMBIENTALI", SARDEGNA IN RIVOLTA -2- (DIRE) Cagliari, 19 nov. - Abbastanza appunto per scatenare le reazioni della politica sarda, su un tema, quello delle servitù militari, da sempre sensibile nell'isola: "Il vergognoso silenzio dei deputati sardi e dei consiglieri regionali di centrodestra li rende complici di un'iniziativa legislativa che potrebbe compromettere ulteriormente e irreversibilmente il nostro territorio, ancora una volta- la presa di posizione di Desirè Manca, assessora regionale al Lavoro-. Non possiamo accettare che vengano create ulteriori aree potenzialmente soggette a inquinamento, rischi ambientali o presenza di ordigni inesplosi". Dalla giunta di Todde anche il commento di Francesco Spanedda, assessore agli Enti locali: "La proposta depositata in Parlamento per rafforzare la competenza esclusiva dello Stato sulle aree che riguardano la 'difesa e sicurezza nazionale' rappresenta un tentativo evidente di scavalcare le nostre tutele paesaggistiche e ambientali, e soprattutto lo Statuto speciale". Secondo questa proposta, rimarca Spanedda, "nelle aree militari le norme regionali si applicherebbero solo se compatibili con le esigenze della Difesa e previo via libera dello stato maggiore. Tradotto: basterebbe invocare la 'sicurezza nazionale' per neutralizzare le nostre leggi e aggirare qualunque strumento di governo del territorio. Questo è inaccettabile per una Regione autonoma". All'attacco anche Alessandro Solinas, consigliere regionale del M5s: "Un ulteriore grave attacco alla nostra isola si sta portando avanti con la riproposizione della proposta di legge della deputata Chiesa per introdurre nell'ordinamento militare una deroga alla pianificazione ambientale regionale per le installazioni militari. Duole constatare ancora una volta che il centrodestra sardo continua a tacere di fronte a questo nuovo, gravissimo episodio". (SEGUE) (Api/ Dire) 17:33 19-11-25
DIR2683 3 POL 0 RR1 R/INT /TXT DIFESA. "ATTIVITÀ MILITARI SENZA VINCOLI AMBIENTALI", SARDEGNA IN RIVOLTA -3- (DIRE) Cagliari, 19 nov. - Il nuovo impulso all'iter in commissione Difesa della legge a firma Chiesa conferma per Solinas "il perdurare del preoccupante sodalizio politico ai danni della Sardegna che avevamo già denunciato a suo tempo". A prendere posizione anche Sinistra Futura, forza politica che nel Consiglio regionale sardo esprime Luca Pizzuto, Paola Casula, Peppino Canu: "Più poligoni e basi militari, più inquinamento, maggiore dipendenza dei territori sardi dall'economia di guerra- si legge in una nota-. Nel silenzio generale dei parlamentari sardi di partito, Fratelli d'Italia ha presentato una norma per bloccare tutte le leggi regionali in materia ambientale di fronte a strutture militari, come poligoni, basi e centri di stoccaggio delle forze armate. In soldoni, per Fdi le leggi regionali in materia ambientale non potranno produrre effetti sulle aree militari". Mentre il governo sta lavorando per "garantire maggiore autonomia alle regioni ricche del nord, al contempo sta provando a stracciare le prerogative delle altre regioni, in particolare chi come la Sardegna sconta un rapporto diretto e pesante con le basi militari. È una indecenza a discapito della salvaguardia dell'ambiente dei territori e della tutela della salute dei cittadini e delle cittadine sarde". (Api/ Dire) 17:33 19-11-25
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