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lunedì 3 gennaio 2011
ANSA/ LAVORO: GUERRA A STRESS, DA GENNAIO OBBLIGO VALUTAZIONE IN AZIENDA E IN UFFICIO SOTTO ESAME ANCHE CARICHI E RITMI
(ANSA) - ROMA, 3 GEN - Guerra allo stress da lavoro. E'
scattato dal primo gennaio l'obbligo per le aziende e gli uffici
di valutare non solo i fattori di rischio tradizionali legati,
per esempio, all'uso di sostanze pericolose o a particolari
macchinari, ma anche orario, turni, ripetitivita' delle azioni
quotidiane, carichi e ritmi di lavoro. E ancora: i percorsi di
carriera e persino le lamentele del personale o i rapporti
conflittuali tra i colleghi.
Nei luoghi di lavoro le persone passano buona parte della
loro giornata, qui costruiscono i propri progetti e ambizioni
professionali. Il lavoro non solo quindi mezzo per sostenersi ma
anche fonte di realizzazione e dunque anche di stress.
I piu' stressati? Gli infermieri, gli addetti ai call center
o agli uffici reclami, gli autotrasportatori. E, a sorpresa,
anche molti lavoratori del pubblico impiego, dove il blocco
delle assunzioni aumenta i carichi di lavoro, il ricorso allo
straordinario. Talvolta senza gratificazioni. Quindi anche nuove
figure professionali che si aggiungono alla tradizionale figura
dell' operaio in fabbrica, mirabilmente tratteggiata da Chaplin
in 'Tempi moderni'.
Nel 2004 il cosiddetto 'stress da lavoro correlato' e' stato
tradotto in un accordo a livello europeo recepito quattro anni
dopo in Italia dalle parti sociali. Viene definito cosi':
''Condizione che pu essere accompagnata da disturbi o
disfunzioni di natura fisica, psicologica o sociale conseguenza
del fatto che taluni individui non si sentono in grado di
corrispondere alle richieste o aspettative riposte in loro''.
Lo stress lavoro-correlato colpisce il 22% dei lavoratori in
Europa. Con un costo di oltre 20 miliardi di euro l'anno. Dagli
studi condotti emerge che una percentuale compresa tra il 50% e
il 60% di tutte le giornate lavorative perse e' riconducibile
allo stress.
Obiettivo della valutazione, l' eliminazione o perlomeno la
riduzione al minimo dei fattori di rischio. In base alle
previsioni del Testo unico sulla salute e sicurezza del lavoro,
e' gia' stata diramata la circolare del ministero del Lavoro
che recepisce le indicazioni della commissione consultiva
istituita presso lo stesso dicastero.
La valutazione sara' effettuata su gruppi di lavoratori
esposti ai rischi dello stress allo stesso modo (per esempio i
turnisti oppure i dipendenti di un settore). Non quindi sul
singolo il quale potrebbe avere una percezione troppo personale
delle condizioni di lavoro. E sara' in due step: una necessaria,
quella preliminare, nel corso della quale saranno rilevati
indicatori oggettivi e verificabili; l'altra eventuale se la
prima riveli elementi di rischio da stress lavoro-correlato e le
correzioni risultino inefficaci.
Sara' effettuata, come per tutti gli altri fattori di
rischio, dal datore di lavoro avvalendosi del Responsabile del
servizio di prevenzione e protezione con il coinvolgimento del
medico competente se nominato e con la consultazione del
rappresentante dei lavoratori per la sicurezza.
L' obbligo per i datori di lavoro scatta quindi dal prossimo
anno dopo un lunga incubazione. ''Siamo piuttosto in ritardo -
commenta il segretario confederale della Uil, Paolo Carcassi -
per questo era importante partire. Poi ci potranno essere
elementi di affinamento. Noi - dice ancora il dirigente
sindacale - puntavamo ad una fase di coinvolgimento e
consultazione dei lavoratori''. Ma le aziende sono pronte?
''Quelle piu' grandi si' anzi alcune gia' lo fanno, - risponde -
per quelle medio-piccole ci sara' qualche problema''. La
Confartigianato gia' nei giorni scorsi ha diffuso una nota in
cui parla di ''ennesima incombenza normativa di provenienza
europea a carico delle aziende''. Stress, in questo caso, per i
datori di lavoro. Stress da lavoro. (ANSA).
RED-BRB
03-GEN-11 15:31 NNNN
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