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lunedì 9 maggio 2011

Biopsia alla prostata, pericolo di infezioni

SALUTE. BIOPSIA ALLA PROSTATA, PERICOLO DI INFEZIONI
STUDIO PUBBLICATO SUL "LOS ANGELES TIMES"

(DIRE - Notiziario Sanita') Roma, 9 mag. - Quando parliamo di
biopsia ci riferiamo a quell'esame medico che consiste nel
prelievo di una porzione o di un frammento di tessuto da un
organismo vivente.
Il tessuto prelevato viene quindi analizzato, al fine di
escludere o confermare un sospetto di malattia, come
infiammazioni o tumori.
Secondo uno studio pubblicato sul "Los Angeles Times", pero', la
biopsia alla prostata, per verificare l'eventuale presenza di un
cancro, puo' comportare delle gravi infezioni.
Lo studio, infatti, ha rilevato che molti uomini ogni anno di
sottopongono al test per il cancro alla prostata, ma il dato
allarmante e' che risulta essere crescente il numero di pazienti
che si ammala di infezioni potenzialmente letali, che sono
addirittura resistenti ai farmaci.
Cio' accade perche' spesso il prelievo per sottoporre i pazienti
al test per il cancro alla prostata viene effettuato con l'ago
(agobiopsia), che viene inviato attraverso il retto e poi verso
la prostata. In questo processo si crea il rischio che alcuni
batteri delle viscere vengono spostati nella vescica e, poi,
nella prostata, per cui il paziente si imbatte in una situazione
critica di infezione batterica.
Per tal motivo si consiglia ai pazienti di stare molti attenti
quando, per verificare un eventuale tumore alla prostata, si
sottopongano allo screening, una procedura che misura il livello
di PSA, una proteina prodotta dalle cellule della prostata che,
in caso di tumore, risulta essere particolarmente elevata.
Oltretutto questo tipo di procedura non accerta sempre con
certezza la presenza di un eventuale tumore, quindi, in accordo
con il medico, e' bene sottoporsi ad analisi ed esami piu'
precisi.

(Wel/ Dire)
15:55 09-05-11

NNNN

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