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domenica 10 luglio 2011

CRISI: PRODI, L'ITALIA PAGA PER LA DEBOLEZZA DEL GOVERNO

CRISI: PRODI, L'ITALIA PAGA PER LA DEBOLEZZA DEL GOVERNO
L.ELETTORALE: SERVE UN SISTEMA BIPOLARE E MAGGIORITARIO
(ANSA) - ROMA, 10 LUG - Sull'assalto alle banche e ai titoli
di Stato ''pesa in particolare l'incapacita' della leadership
europea di affrontare i problemi della moneta unica. Ma se in
questo quadro l'Italia ha ricevuto la bastonata piu' forte il
motivo e' che lo scossone europeo ha coinciso con un momento di
grande debolezza e di fortissime tensioni interne al governo
italiano: le polemiche fra ministri e fra partiti hanno dato un
messaggio di sbandamento che e' una vera manna per chi vuole
giocare al ribasso''. Per Romano Prodi, intervistato
dall'Unita', ''le debolezze strutturali dell'economia italiana
costituiscono il problema di fondo, ma in questo caso i fattori
politici sono stati determinanti''.
Alla base della fragilita' dei paesi dell'Unione, spiega l'ex
premier, c'e' ''l'atteggiamento del tutto contraddittorio da
parte dei governi e dei leader politici: sanno benissimo che e'
interesse dei loro Paesi, Germania compresa, che l'euro rimanga
saldo, ma ognuno di loro insegue il populismo di casa propria,
rendendo cosi' il problema sempre piu' grave''.
Sulla gestione della crisi dei debiti pubblici, ''la dottrina
dominante e' consistita nel rinvio continuo'', sottolinea Prodi.
''Alla base di questa dinamica, purtroppo, sta una fiducia molto
fragile nell'Europa. Non si vuole comprendere che l'Europa non
puo' essere costruita a meta': fatta la moneta unica, manca la
meta' delle grandi decisioni politiche, a partire dalla politica
estera. Soprattutto - aggiunge - non funziona il cosiddetto
motore a due cilindri franco-tedesco''.
Tornando in Italia, Prodi parla della legge elettorale.
''Abbiamo bisogno di governi stabili, legittimati dal voto dei
cittadini, e di un Parlamento realmente legato ai territori e
agli elettori'', sostiene. ''L'Italia, per risolvere i suoi
problemi, ha bisogno del bipolarismo e del maggioritario''.
L'ex presidente del Consiglio oggi interviene anche con un
editoriale sul Messaggero in cui affronta il tema delle societa'
di rating. ''Se nei mercati agissero agenzie non americane,
siano esse europee o cinesi o indiane, il metro di giudizio
sarebbe certamente meno sospetto'', scrive. In merito
all'aumento del costo del denaro deciso dalla Bce, ''per mettere
a posto i bilanci pubblici c'e' bisogno soprattutto di crescita,
di occupazione e di un euro che non continui ad aumentare di
valore nei confronti del dollaro. Questi obiettivi dovranno
avere l'assoluta priorita' da parte della Bce, almeno fino a
quando continueremo a essere tranquilli nei confronti
dell'inflazione''.(ANSA).

Y89-PAT
10-LUG-11 08:59 NNNN

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