25 marzo 2008. Aperto un varco nel paese scandinavo: dopo uno studio
durato più di due anni l’Istituto di assicurazione danese giudica come patologia
professionale quattro casi di malattia del gomito del tennista
ROMA - In Danimarca quattro casi di malattia del gomito del tennista, per intenso e prolungato uso del mouse del computer, sono stati recentemente dichiarati come malattie professionali. Questo significa che le quattro persone in questione riceveranno un indennizzo patrimoniale per le lesioni subite sul lavoro. Con questa sentenza il sistema danese si discosta dalla prassi consolidata nella maggior parte dei Paesi europei e del resto del mondo, dove le patologie connesse all'utilizzo del computer non vengono quasi mai riconosciute come di origine professionale perché non ci sono sufficienti prove della loro correlazione con il lavoro.
L'aver riconosciuto questi quattro casi non significa però un riconoscimento generalizzato e automatico di tutte le possibili lesioni provocate dall'utilizzo del mouse del computer. Il Comitato consultivo, che studia e giudica i casi per validare le malattie professionali, ha deciso che la manifestazione della patologia può essere presa in considerazione solo nei casi in cui c'è un utilizzo quotidiano e molto intenso del mouse. Due dei quattro casi, infatti, riguardavano operatori Cad (disegnatori grafici per la progettazione), che utilizzavano il mouse per un periodo di 7/9 ore al giorno per un arco temporale di molti anni. Un terzo caso era quello di un tecnico di tipografia adibito all'impaginazione di testi ed immagini.
La reiterazione dello stesso movimento per molti anni può portare ad una cronicità della malattia. L'epicondilite è una patologia degenerativa infiammatoria che, anche se abbastanza comune e spesso invalidante, a causa della sintomatologia quasi sempre modesta nelle fasi iniziali, è sottovalutata e giudicata come qualcosa di clinicamente banale. Al contrario, le difficoltà terapeutiche e la frequenza delle ricadute richiedono una valutazione clinica e diagnostica rigorosa, così come una applicazione di misure preventive corrette.
Il riconoscimento dei quattro casi da parte dell'Arbejdsskadestyrelsen (l'Istituto di assicurazione infortuni danese) è giunto dopo un lungo e complesso processo di studi durato più di due anni. Infatti sebbene gli studi non abbiano portato prove scientificamente sufficienti all'identificazione della patologia, evidenziavano comunque un nesso di casualità tra l'utilizzo particolarmente intenso del mouse e la patologia imputata.
(sac/roma)
ROMA - In Danimarca quattro casi di malattia del gomito del tennista, per intenso e prolungato uso del mouse del computer, sono stati recentemente dichiarati come malattie professionali. Questo significa che le quattro persone in questione riceveranno un indennizzo patrimoniale per le lesioni subite sul lavoro. Con questa sentenza il sistema danese si discosta dalla prassi consolidata nella maggior parte dei Paesi europei e del resto del mondo, dove le patologie connesse all'utilizzo del computer non vengono quasi mai riconosciute come di origine professionale perché non ci sono sufficienti prove della loro correlazione con il lavoro.
L'aver riconosciuto questi quattro casi non significa però un riconoscimento generalizzato e automatico di tutte le possibili lesioni provocate dall'utilizzo del mouse del computer. Il Comitato consultivo, che studia e giudica i casi per validare le malattie professionali, ha deciso che la manifestazione della patologia può essere presa in considerazione solo nei casi in cui c'è un utilizzo quotidiano e molto intenso del mouse. Due dei quattro casi, infatti, riguardavano operatori Cad (disegnatori grafici per la progettazione), che utilizzavano il mouse per un periodo di 7/9 ore al giorno per un arco temporale di molti anni. Un terzo caso era quello di un tecnico di tipografia adibito all'impaginazione di testi ed immagini.
La reiterazione dello stesso movimento per molti anni può portare ad una cronicità della malattia. L'epicondilite è una patologia degenerativa infiammatoria che, anche se abbastanza comune e spesso invalidante, a causa della sintomatologia quasi sempre modesta nelle fasi iniziali, è sottovalutata e giudicata come qualcosa di clinicamente banale. Al contrario, le difficoltà terapeutiche e la frequenza delle ricadute richiedono una valutazione clinica e diagnostica rigorosa, così come una applicazione di misure preventive corrette.
Il riconoscimento dei quattro casi da parte dell'Arbejdsskadestyrelsen (l'Istituto di assicurazione infortuni danese) è giunto dopo un lungo e complesso processo di studi durato più di due anni. Infatti sebbene gli studi non abbiano portato prove scientificamente sufficienti all'identificazione della patologia, evidenziavano comunque un nesso di casualità tra l'utilizzo particolarmente intenso del mouse e la patologia imputata.
(sac/roma)
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