MANOVRA. 30MILA ISCRITTI A GRUPPO FACEBOOK
'VATICANOPAGATU'
(DIRE) Roma, 20 ago. - Ha superato quota
trentamila iscritti il
gruppo Facebook che chiede al Vaticano di rinunciare a
una parte
delle sue prerogative per contribuire a risanare i conti
pubblici
italiani.
Il gruppo, che ha anche un sito web,
all'indirizzo
www.vaticanopagatu.org, si propone di "far pagare la manovra
finanziaria anche al Vaticano, visti i miliardi
di euro che noi
italiani gli versiamo da tanto tempo".
(Rai/
Dire)
14:59 20-08-11
NNNN
Manovra/ Ici Vaticano, protesta sul web.Civati al
Pd: riflettiamo
Sul sito del partito, commenti arrabbiati degli
utenti
Roma, 20 ago. (TMNews) - Mentre, alla vigilia della
discussione
parlamentare sulla manovra, monta sul
web la protesta contro
l'esenzione fiscale sugli immobili della Chiesa, con
migliaia di
utenti che partecipano a gruppi (su Facebook, "Vaticano pagaci
tu
la manovra finanziaria" ha superato i 30mila
iscritti e cresce di
minuto in minuto, e ce ne sono anche altri) e firmano
petizioni
online ("Ici applicata a tutti i beni immobili del
Vaticano
presenti sul territorio italiano"), la questione stenta
a
decollare nel dibattito tra le forze politiche presenti in
Parlamento.
"Eppure ora il tema non è da accademia: c'è una
necessità", dice Pippo
Civati, 'rottamatore' del Pd che due
giorni fa sul suo blog si è espresso
senza equivoci: "Ma perché
la Chiesa non fa opera di carità e misericordia
rinunciando alle
esenzioni fiscali sugli immobili per alleviare le sofferenze
dei
credenti?". Una "riflessione che anche il Pd dovrebbe
affrontare", è
l'invito di Civati. Tanto più che sul sito del
partito, sotto il testo del
'contro-piano Democratico' sulla
crisi, ci sono già diversi commenti che
notano l'assenza della
"proposta di 'far pagare le tasse anche alla Chiesa'
(il più
grande immobiliarista italiano)", si legge.
"Nel momento in
cui a tutti si chiede uno sforzo considerevole
per fare sacrifici, termine
tra l'altro vicino alla cultura
ecclesiastica, Bagnasco oltre a spiegarci che
l'evasione è uno
scandalo e che c'è bisogno che la finanziaria non colpisca
la
famiglia, dovrebbe valutare quanto pesano le esenzioni fiscali
per i
beni immobili della Chiesa sul bilancio dello Stato",
aggiunge Civati,
ricordando di essere "da tempo impegnato in una
campagna più generica per
tassare gli immobili e detassare il
lavoro, che calza a pennello per il
ragionamento odierno sui beni
del Vaticano".
Una posizione alquanto
isolata all'interno delle forze politiche
anche di sinistra. E di certo
questa volta Civati non potrà
contare nemmeno sul suo collega 'rottamatore'
Matteo Renzi, con
il quale pure ha condiviso la battaglia di critica alla
dirigenza
del Pd. Il sindaco di Firenze, si sa, è di cultura cattolica.
Ma
Civati insiste: "Non è una questione di laicisti contro
cattolici, io
non tocco l'otto per mille e non mi addentro in
Concordato e Patti
Lateranensi. Da laico proveniente dalla
cultura dell'Ulivo, io dico solo,
senza alcuna strumentalità, che
se il momento è tragico lo è per tutti, anche
la Chiesa dovrebbe
rendersene conto. E' come per la 'casta' della politica".
Quanto
a eventuali sensazioni di isolamento nel partito, "bisogna
capirsi:
se il momento è tragico, a mali estremi, estremi
rimedi".
Mau
201451 ago 11
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