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mercoledì 15 febbraio 2012
ASTRONOMIA:BUCO NERO VIA LATTEA DIVORA ANCHE ASTEROIDI
ASTRONOMIA:BUCO NERO VIA LATTEA DIVORA ANCHE ASTEROIDI
(NOTIZIARIO SCIENZA E TECNICA)
(ANSA) - MILANO, 15 FEB - Gli asteroidi sono il 'piatto'
preferito dal gigantesco buco nero Sagittarius A* situato al
centro della Via Lattea: proprio questa golosita' sarebbe la
causa dell'emissione di frequenti flussi di raggi X rilevati
dall'osservatorio orbitante Chandra della Nasa. E' quanto
sostengono gli astronomi coordinati dall'universita' britannica
di Leicester in uno studio in corso di pubblicazione su Monthly
Notices of the Royal Astronomical Society.
Per diversi anni l'osservatorio Chandra ha rilevato quasi
quotidianamente particolari flussi di raggi X emessi dal buco
nero supermassivo Sagittarius A*. Questi 'lampi' (che gli
addetti ai lavori chiamano 'flare') durano diverse ore e la loro
intensita' puo' arrivare ad essere pari a cento volte quello che
e' il livello della radiazione normalmente emessa dal buco nero.
''Ci sono stati finora molti dubbi sulla presenza di asteroidi
in un ambiente cosi' ostile come quello che circonda un buco
nero supermassiccio'', spiega il primo autore dello studio,
Kastytis Zubovas dell'universita' di Leicester in Gran Bretagna.
''La cosa eccitante - aggiunge - e' che il nostro studio
suggerisce la presenza di un gran numero di questi corpi celesti
per riuscire a produrre questi flare''. Secondo le stime dei
ricercatori, intorno a Sagittarius A* c'e' addirittura una vera
e propria nuvola composta di migliaia di miliardi tra asteroidi
e comete, strappati via dalle loro stelle madri. Quelli che
vengono a transitare a meno di 150 milioni di chilometri dal
buco nero (piu' o meno la distanza che separa la Terra dal Sole)
verrebbero sbriciolati dalle forze di marea esercitate dal suo
intenso campo di attrazione gravitazionale. I frammenti
verrebbero poi vaporizzati dall'attrito durante il passaggio
attraverso il leggero gas ad altissima temperatura che fluisce
costantemente verso il buco nero, proprio come accade a una
meteora nella sua corsa attraverso l'atmosfera terrestre. In
questa fase viene prodotto un flare e quello che rimane
dell'asteroide viene poi inghiottito dal buco nero. Secondo i
calcoli dei ricercatori, per generare lampi di raggi X simili a
quelli registrati da Chandra, il buco nero deve inghiottire
dei 'bocconi' con un raggio minimo di dieci chilometri. E non
solo: come gli asteroidi, anche i pianeti rocciosi potrebbero
finire nelle sue fauci facendo schizzare in alto la sua
luminosita'.(ANSA).
Y25-BG
15-FEB-12 01:00 NNNN
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