COMUNICATO STAMPA
SICUREZZA, FORNICOLA (COCER CC): APPELLO AL MINISTRO DI PAOLA ED ALLA
CAMERA DEI DEPUTATI. SONO PREOCCUPATO PER L’EMENDAMENTO INTRODOTTO DAL SENATO
AL MILLEPROROGHE E CHE RIGUARDA LA RAPPRESENTANZA MILITARE. SI VADA AD ELEZIONI
IMMEDIATE.
”Il processo di integrazione dei militari nel tessuto sociale è ancora in pericolo. L’emendamento dei Senatori Scanu-Saltamartini recentemente approvato, in seconda lettura, dal Senato tende ad introdurre ulteriori inaccettabili limitazioni alla libertà di ciascun militare di poter rappresentare gli interessi della sua categoria. Sarebbe grave considerare non più eleggibile nella Rappresentanza Militare un militare dopo aver svolto tre consiliature. Un provvedimento che potrebbe essere censurato anche sotto il profilo della costituzionalità.
Si
vada ad elezioni immediate confermando il testo già uscito in prima lettura
dalla Camera dei Deputati ed inizi subito il confronto per una radicale riforma
della Rappresentanza Militare che, in materia di sicurezza, ha già mostrato
chiari ed inquietanti aspetti di involuzione democratica.
Roma, 18 febbraio 2012
Delegato CoCeR CC
Michele Fornicola
1 commento:
La disposizione normativa prodotta col decreto milleproroghe va interpretato come l'ennesimo attentato alla democrazia delle rappresentanze militari. Premesso che ritengo si dovrebbero svolgere le elezioni per le rappresentanze militari e sindacali in concomitanza con le elezioni politiche al fine di realizzare dei seri tavoli di lavoro finalizzati al buon andamento della Pubblica Amministrazione. Il rappresentante militare deve avere il diritto di rappresentare i suoi elettori per tutte le volte che questi lo scelgono con la libera espressione del voto in regolari sessioni elettorali. Impedirne la rieleggibilità in eterno deve essere compito degli elettori e non di un provvedimento inserito nel decreto milleproroghe. Se un rappresentante mal rappresenta i propri elettori semplicemente non verrà rieletto. Ma impedirne la rielezione a priori comporta un gravissimo indebolimento politico della rappresentanza e quindi un attacco alla sua democraticità. I militari oggi sono politicamente più deboli ed escono sconfitti dal decreto milleproroghe perché il politico o il rappresentante del sindacato o di una rappresentanza militare che sa che può essere rieletto farà il possibile per bene operare. Invece ora con il danno arrecato dal milleproroghe succederà che la rappresentanza al secondo mandato, sapendo di non poter essere rieletta, non si curerà assolutamente di condurre battaglie o semplicemente di rappresentare le esigenze del personale. VERGOGNA!!!
Massimiliano Palmas
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