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domenica 19 febbraio 2012

SALUTE: PERIODI DI DIGIUNO PROTEGGONO CERVELLO DA ALZHEIMER


SALUTE: PERIODI DI DIGIUNO PROTEGGONO CERCELLO DA ALZHEIMER

(ANSA) - ROMA, 19 FEB - Il digiuno per periodi di tempo
regolari potrebbero aiutare a proteggere il cervello contro le
malattie degenerative, secondo i ricercatori statunitensi del
National Institute on Ageing di Baltimora che, all'assemblea
annuale dell'Associazione Americana per l'Avanzamento della
Scienza (Aaas) in corso a Vancouver, hanno annuciato di aver
trovato la prova che dimostra come periodi di interruzione
totale dell'assunzione di cibo per uno o due giorni alla
settimana potrebbere proteggere il cervello nei confronti di
alcuni dei peggiori effetti del morbo di Alzheimer, di Parkinson
e altri disturbi.
"Ridurre l'apporto calorico potrebbe aiutare il cervello, ma
tagliando in questo modo l'assunzione di cibo non e' detto sia
il metodo migliore per innescare questa protezione. E 'probabile
che sia meglio continuare a periodi intermittenti di digiuno, in
cui si mangia quasi nulla, e quindi avere periodi in cui si
mangia quanto si vuole'' ha precisato Mark Mattson, capo del
laboratorio dell'Istituto di neuroscienze. "In altre parole, il
tempo sembra essere un elemento cruciale per questo processo",
Mattson ha detto.
Un taglio alla dieta quotidiana di circa 500 calorie - che
ammonta a poco pi— di qualche verdura e un po' di tŠ - per due
giorni su sette ha chiari effetti benefici nei loro studi, ha
affermato Mattson, che e' anche professore di neuroscienze
presso la Johns Hopkins University School of Medicine a
Baltimora. Gli scienziati sanno da tempo che una dieta
ipocalorica Š una ricetta per la longevita': si e' visto che
ratti e topi allevati con quantit… limitate di cibo hanno
aumentato il periodo di vita fino al 40%. Un effetto simile Š
stato osservato negli esseri umani. Ma Mattson e il suo team
hanno esteso questo concetto ulteriormente. Essi sostengono che
il digiuno per periodi di tempo regolari potrebbero aiutare a
proteggere il cervello contro le malattie degenerative,
ritardandone l'insorgenza. ''E' quanto suggeriscono i nostri
esperimenti sugli animali suggeriscono chiaramente", ha detto
Mattson che ha anche individuato uno specifico meccanismo
attraverso il quale la crescita dei neuroni nel cervello pu•
essere influenzata da apporti energetici ridotti. "Le cellule
del cervello sono messi sotto stress lieve, in maniera analoga
agli effetti dell'attivit… fisica sulle cellule muscolari", ha
detto Mattson concludendo che "l'effetto complessivo Š
favorevole". Se queste sperimentazioni potranno essere
confermate anche dagli studi, avviati dal team Usa sull'impatto
del digiuno sul cervello tramite risonanza magnetica e altre
tecniche, Mattson ha detto che una persona potrebbe ottimizzare
le funzioni del cervello sottoponendosi a cicli di "restrizione
energetica intermittente". In altre parole, si potrebbe ridurre
l'assunzione di cibo al minimo per due giorni a settimana,
mentre indulgere per gli altri cinque. "Abbiamo scoperto che da
un punto di vista psicologico che funziona piuttosto bene. Si
pu• sopportare per due giorni, se si sa che nei successivi
cinque giorni si pu• mangiare liberamente" ha concluso.

MON
19-FEB-12 16:44 NNNNSALUTE: PERIODI DI DIGIUNO PROTEGGONO CERCELLO DA ALZHEIMER
RICERCATORI BALTIMORA, TAGLIO CALORIE A INTERMITTENZA
(ANSA) - ROMA, 19 FEB - Il digiuno per periodi di tempo
regolari potrebbero aiutare a proteggere il cervello contro le
malattie degenerative, secondo i ricercatori statunitensi del
National Institute on Ageing di Baltimora che, all'assemblea
annuale dell'Associazione Americana per l'Avanzamento della
Scienza (Aaas) in corso a Vancouver, hanno annuciato di aver
trovato la prova che dimostra come periodi di interruzione
totale dell'assunzione di cibo per uno o due giorni alla
settimana potrebbere proteggere il cervello nei confronti di
alcuni dei peggiori effetti del morbo di Alzheimer, di Parkinson
e altri disturbi.
"Ridurre l'apporto calorico potrebbe aiutare il cervello, ma
tagliando in questo modo l'assunzione di cibo non e' detto sia
il metodo migliore per innescare questa protezione. E 'probabile
che sia meglio continuare a periodi intermittenti di digiuno, in
cui si mangia quasi nulla, e quindi avere periodi in cui si
mangia quanto si vuole'' ha precisato Mark Mattson, capo del
laboratorio dell'Istituto di neuroscienze. "In altre parole, il
tempo sembra essere un elemento cruciale per questo processo",
Mattson ha detto.
Un taglio alla dieta quotidiana di circa 500 calorie - che
ammonta a poco pi— di qualche verdura e un po' di tŠ - per due
giorni su sette ha chiari effetti benefici nei loro studi, ha
affermato Mattson, che e' anche professore di neuroscienze
presso la Johns Hopkins University School of Medicine a
Baltimora. Gli scienziati sanno da tempo che una dieta
ipocalorica Š una ricetta per la longevita': si e' visto che
ratti e topi allevati con quantit… limitate di cibo hanno
aumentato il periodo di vita fino al 40%. (ANSA).

MON/MRB
19-FEB-12 16:48 NNNN

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