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sabato 17 marzo 2012

GIUSTIZIA: DAL 20 MARZO MEDIAZIONE OBBLIGATORIA PER LE LITI CONDOMINIALI


GIUSTIZIA: DAL 20 MARZO MEDIAZIONE OBBLIGATORIA PER LE LITI CONDOMINIALI =
GUERRIERO (CESCOND), LE VIE LEGALI DIFFICILMENTE RISOLVONO I
PROBLEMI

Roma, 17 mar. (Adnkronos) - Rumori, odori molesti, uso degli
spazi comuni: secondo i dati 2011 di Cescond, Centro studi nazionale
di diritto condominiale e immobiliare, oltre un quinto delle cause
civili pendenti in Italia riguardano il condominio. Ma dal 20 marzo
questo scenario dovrebbe cambiare. Entra infatti in vigore il decreto
Milleproroghe che prevede la mediazione anche per le liti
condominiali: prima di andare in Tribunale, sara' quindi obbligatorio
effettuare un tentativo di conciliazione davanti a un esperto
abilitato.

"Le vie legali non sempre risolvono i problemi, anzi: se la
gente valutasse bene tempi, costi e possibilita' di successo,
difficilmente deciderebbe di imbarcarsi in un procedimento giudiziale
- afferma Rocco Guerriero, presidente del Cescond - L'obbligatorieta'
della mediazione e' una novita' importante alla quale siamo
favorevoli, ma non bisogna dimenticare che da anni esiste un altro
rimedio extragiudiziale che consente di risolvere le questioni in
tempi ancora piu' brevi, con costi certi e senza ricorrere a un
giudice: l'arbitrato".

Lo scopo dichiarato di Cescond e' "prevenire le liti con
consulenze e seminari gratuiti organizzati in tutta Italia, attraverso
i quali si diffondono i principi di base del diritto condominiale a
proprietari e inquilini". Evitare le diatribe, tuttavia, non e' sempre
possibile e quindi l'associazione ha istituito una camera arbitrale
che si occupa solo di liti di condominio e locazione. (segue)

(Sin/Col/Adnkronos)
17-MAR-12 17:40

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GIUSTIZIA: DAL 20 MARZO MEDIAZIONE OBBLIGATORIA PER LE LITI CONDOMINIALI (2) =

(Adnkronos) - "Purtroppo, molti credono che l'unica strada per
ottenere giustizia sia quella di ricorrere in Tribunale, trascurando
metodi alternativi, piu' rapidi e meno dispendiosi - sostiene il
presidente di Cescond, Guerriero - La legislazione italiana ha
previsto l'istituto dell'arbitrato, che consente di risolvere una
controversia in via definitiva, con l'emissione di un lodo che e'
equiparabile a una sentenza".

Ma "gli avvocati, a cui ci si rivolge in caso di controversia,
difficilmente avvisano di questa possibilita'" e i motivi per
Guerriero "sono semplici: una causa in Tribunale si trascina per anni
e le parcelle lievitano continuamente. Si sa sempre quando si inizia,
ma mai quando si finisce. L'arbitrato, al contrario, ha tempi e costi
certi, tanto che e' utilizzato da societa' e banche, in particolare
quando ci sono grandi interessi economici".

In materia condominiale, l'arbitrato puo' sostituire e integrare
la mediazione: "Nel caso in cui le parti non giungano a un accordo
nella fase di mediazione, si rischia che dopo mesi passati a tentare
la pace si debba ricominciare dalla strada tradizionale del tribunale
- spiega il presidente di Cescond - Con l'arbitrato invece si puo'
saltare la mediazione e arrivare subito a una soluzione".

(Sin/Col/Adnkronos)
17-MAR-12 17:41

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