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mercoledì 4 aprile 2012

BIOLOGIA: CELLULE CERVELLO COLTIVATE SU NANOCELLULOSA


BIOLOGIA: CELLULE CERVELLO COLTIVATE SU NANOCELLULOSA
(NOTIZIARIO SCIENZA E TECNICA)
(ANSA) - ROMA, 04 APR - Cellule nervose coltivate su
nanoimpalcature di cellulosa potrebbero essere il primo passo
verso la creazione di modelli tridimensionali del cervello. Il
risultato si deve a un gruppo di ricercatori svedesi
dell'universita' di Chalmers e dell'universita' di Gothenburg i
quali hanno mostrato che la nanocellulosa stimola la formazione
di un network di neuroni.
La nuova tecnica, secondo i ricercatori, potrebbe contribuire
alle ricerche sul cervello in particolare studi che riguardano
la malattia di Alzheimer e la malattia di Parkinson. ''E' stata
una grande sfida'' ha osservato uno degli autori, Paul
Gatenholm, dell'universita' di Chalmers. ''Dopo molti
esperimenti - ha aggiunto - abbiamo scoperto un metodo per far
attaccare le cellule nervose all'impalcatura caricando questa di
una carica positiva''.
Quando le cellule nervose si attaccano alle impalcature,
iniziano a svilupparsi e a generare contatti le une con le
altre, le sinapsi. In questo modo e' stata realizzata una rete
di neuroni composta di centinaia di cellule. Secondo gli
esperti, usando impulsi elettrici e sostanze chimiche sarebbe
possibile simulare anche gli impulsi nervosi del cervello. La
capacita' di coltivare cellule nervose sulla nanocellulosa e' un
importante passo in avanti in quanto il materiale ha molti
vantaggi.
''Nella nanocellulosa - ha aggiunto Gatenholm - possono
essere creati dei pori che permettono ai neuroni di crescere in
una matrice tridimensionale. Cio' crea un ambiente di
coltivazione realistico, piu' simile a un cervello vero''.
L'obiettivo della ricerca e' sviluppare un cervello artificiale
che potrebbe aprire possibilita' completamente nuove nella
ricerca sul cervello ed eventualmente potrebbe guidare allo
sviluppo anche di biocomputer. Se riusciranno a sviluppare un
cervello artificiale i ricercatori hanno in programma lo studio
delle sinapsi fra cellule nervose, che e' uno dei primi segni
della malattia di Alzheimer. In futuro questa struttura,
rilevano gli esperti, potrebbero fornire anche un'alternativa
agli esperimenti sugli animali nel campo delle ricerche sul
cervello.(ANSA).

Y75-BG
04-APR-12 01:00 NNNN

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