SALUTE: INATTIVAZIONE ENZIMA PERMETTE DI RICONOSCERE VIRUS HIV =
(AGI) - Milano, 23 lug. - (NOTIZIA CON EMBARGO ORE 21) -
Spegnere un enzima per rendere visibile il virus HIV-1,
responsabile dell'Aids, e poterlo eliminare definitivamente.
Viene pubblicato oggi su Proceedings of the National Academy of
Sciences (PNAS), il lavoro di un team di ricercatori coordinati
da Maria Vittoria Schiaffino dell'Istituto Scientifico Ospedale
San Raffaele e da Guido Poli dell'Universita' Vita-Salute San
Raffaele di Milano. Lo studio, principalmente svolto da Ilaria
Palmisano e Giulia Della Chiara, in collaborazione con
Antonello Mai dell'Universita' la Sapienza di Roma, indaga i
meccanismi molecolari con cui le cellule si difendono da virus
e da altri parassiti genetici (tra cui alcuni dei vettori
utilizzati in terapia genica) che si inseriscono nel genoma.
(AGI)
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NNNNSALUTE: INATTIVAZIONE ENZIMA PERMETTE DI RICONOSCERE VIRUS HIV (2)=
(AGI) - Milano, 23 lug. - E' da tempo noto che in presenza di
DNA virale, o comunque estraneo, le cellule dei mammiferi si
attivano spegnendo le sequenze esogene, al fine di impedirne
l'espressione e la diffusione. Questo meccanismo protettivo
presenta pero' degli inconvenienti perche' riduce l'efficacia
delle terapie antivirali. I ricercatori hanno esaminato, in
particolare, il virus HIV-1, responsabile dell'AIDS. Dopo
essersi inserito nel genoma cellulare, HIV viene spento in una
percentuale dei casi, andando a costituire una riserva di
cellule infettate invisibili e quindi non attaccabili, ne' dal
nostro sistema immunitario, ne' dalla terapia antivirale
corrente. Il team del San Raffaele ha identificato un nuovo
meccanismo epigenetico che permettera' di disegnare una
possibile strategia per affrontare questo problema, scoprendo
che le cellule riattivano il DNA esogeno silenziato quando
vengono deprivate di componenti necessari per la loro crescita,
quali gli aminoacidi essenziali. (AGI)
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NNNNSALUTE: INATTIVAZIONE ENZIMA PERMETTE DI RICONOSCERE VIRUS HIV (3)=
(AGI) - Milano, 23 lug. - Un elemento cruciale in questa
risposta cellulare e' dato dall'inattivazione di un enzima,
chiamato "istone deacetilasi 4 (HDAC4)", che normalmente
contribuisce alla regolazione epigenetica dell'espressione dei
geni. La soppressione della sua attivita' determina
sorprendentemente anche la riaccensione delle sequenze virali
estranee al genoma. Poiche' per questo enzima esistono gia'
inibitori specifici, essi potrebbero essere ulteriormente
sviluppati per protocolli sperimentali finalizzati alla cura,
ovvero dell'eradicazione, del virus HIV. Il professor Guido
Poli, responsabile dell'Unita' di Immunopatogenesi dell'AIDS e
impegnato proprio in questi giorni nella presentazione dello
studio alla Conferenza Mondiale sull'AIDS di Washington
commenta: "l'attuale terapia antivirale disponibile contro
l'HIV e' assai efficace nel controllare e bloccare la
diffusione del virus attivato, ma non riesce a riconoscere ed
eliminare le cellule infettate in cui il virus e'
temporaneamente spento (latente). Quindi non e' possibile
arrivare a una vera guarigione, perche' il virus latente puo'
sempre riattivarsi a seguito della sospensione della terapia,
come in effetti avviene nella maggioranza dei pazienti".
L'utilizzo di inibitori specifici dell'enzima HDAC4 potrebbe
invece, associato alla terapia antivirale, riattivare i virus
latenti rendendoli visibili e quindi eliminabili, limitando gli
effetti tossici sull'organismo, dato che nello studio del San
Raffaele gli inibitori di HDAC4 si sono dimostrati, almeno in
vitro, ben tollerati dalle cellule. (AGI)
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