Translate

venerdì 17 agosto 2012

MAFIA. ZAGREBELSKY: IL RICORSO DEL COLLE É GIÀ VINTO


Mafia/ Zagrebelsky a Colle: No conflitto attribuzione basta legge
Giurista: Si raggiunge stesso fine di distruggere intercettazioni

Roma, 17 ago. (TMNews) - "Sarebbe un fatto devastante, al limite
della crisi costituzionale, che la Consulta desse torto al
presidente della Repubblica" sul terreno del conflitto di
attribuzione sollevato dal Capo dello Stato rispetto ai
magistrati di Palermo che indagano sulla trattativa Stato-mafia.
Sarebbe devastante "che si verificasse una così acuta
contraddizione proprio sul terreno di principi che sia l'uno che
l'altra sono chiamati a difendere. Così nel momento stesso in cui
il ricorso è stato proposto è stato anche vinto". E' quanto
scrive il giurista Gustavo Zagrebelsky in un lungo editoriale su
'Repubblica' nel quale sostiene che non si tratta "di una contesa
ad armi pari ma della richiesta di un'alleanza in vista di una
sentenza schiacciante". E consiglia chiaramente di ricorrere alla
legislazione ordinaria "con la distruzione delle intercettazioni
per la parte riguardante il presidente della Repubblica". Insomma
si chiede il giurista: "Che bisogno c'è d'un conflitto
costituzionale?".

"A perdere - aggiunge Zagrebelsky - sarà anche la Corte: se, per
improbabile ipotesi, desse torto al presidente, sarà accusata
d'irresponsabilità, dandogli ragione sarà accusata di
cortigianeria". Sulle intercettazioni casuali che riguardino il
Capo dello Stato dal punto di vista giuridico "non c'è niente di
niente" e quindi si deve pensare o a una "lacuna" o a un
consapevole "silenzio dei Costituenti": in questo caso una
decisione della Corte "che facesse pendere la bilancia da una
parte o dall'altra non sarebbe applicazione della Costituzione ma
legislazione costituzionale in forma di sentenza costituzionale".
E infine: "Signor presidente non si lasci fuorviare dal coro di
pubblici consensi", nel nome della "leale collaborazione" tra
istituzioni vale la legge ordinaria per raggiungere il "fine" di
distruggere le intercettazioni. "Forse che i magistrati di
Palermo - conclude Zagrebelsky - hanno detto di rifiutarsi di
applicare lealmente la legge?".

Vep



170900 ago 12
MAFIA. ZAGREBELSKY: IL RICORSO DEL COLLE É GIÀ VINTO
ALTRIMENTI SAREBBE DEVASTANTE, CONSULTA ESCE SCONFITTA COMUNQUE

(DIRE) Roma, 17 ago. - "È un giudizio nel quale una parte getta
tutto il suo peso, istituzionale e personale, che e' tanto,
sull'altra, l'autorita' giudiziaria, il cui peso, al confronto,
e' poco. Quali che siano gli argomenti giuridici, realisticamente
l'esito e' scontato". Cosi' Gustavo Zagrebelsky, su Liberta' e
giustizia, a proposito del conflitto di attribuzione sollevato
dal Colle nei confronti dell'utilizzo delle intercettazioni
telefoniche nell'inchiesta sulla trattativa Stato-mafia.
"Presidente e Corte, ciascuno per la sua parte- dice l'insigne
costituzionalista- sono entrambi "custodi della Costituzione".
Sarebbe un fatto devastante, al limite della crisi
costituzionale, che la seconda desse torto al primo; che si
verificasse una cosi' acuta contraddizione proprio sul terreno di
principi che sia l'uno che l'altra sono chiamati a difendere.
Cosi', nel momento stesso in cui il ricorso e' stato proposto, e'
stato anche gia' vinto. Non e' una contesa ad armi pari, ma, di
fatto, la richiesta d'una alleanza in vista d'una sentenza
schiacciante".
Il professore Zagrebelsky osserva che "a perdere sara' anche
la Corte: se, per improbabile ipotesi, desse torto al Presidente,
sara' accusata d'irresponsabilita'; dandogli ragione, sara'
accusata di cortigianeria. Il giudice costituzionale, ovviamente,
e' obbligato al solo diritto. Ma perche' cosi' possa essere, e'
lecito attendersi che gli si risparmi, per quanto possibile,
d'essere coinvolto in conflitti di tal genere, non nell'interesse
della tranquillita' della Corte e dei suoi giudici, ma
nell'interesse della tranquillita' del diritto".

(Com/Rai/ Dire)
12:31 17-08-12

NNNN
MAFIA: ZAGREBELSKY A COLLE, NO CONFLITTO ATTRIBUZIONE, BASTA LEGGE =
SI RAGGIUNGE STESSO FINE DI DISTRUGGERE INTERCETTAZIONI

Roma, 17 ago. (Adnkronos) - ''Sarebbe un fatto devastante, al
limite della crisi costituzionale'', che la Consulta ''desse torto''
al presidente della Repubblica sul terreno del conflitto di
attribuzione sollevato dal Capo dello Stato rispetto ai magistrati
della Procura di Palermo che indagano sulla trattativa Stato-mafia.
''Sarebbe devastante che si verificasse una cosi' acuta contraddizione
proprio sul terreno di principi che sia l'uno che l'altra sono
chiamati a difendere. Cosi' nel momento stesso in cui il ricorso e'
stato proposto, e' stato anche gia' vinto''. E' quanto scrive il
giurista Gustavo Zagrebelsky in un lungo editoriale su 'Repubblica'
nel quale sostiene che non si tratta ''di una contesa ad armi pari ma
della richiesta di un'alleanza in vista di una sentenza
schiacciante''.

Zagrebelsky suggerisce di ricorrere alla legislazione ordinaria
''con la distruzione delle intercettazioni per la parte riguardante il
presidente della Repubblica''. Il giurista si chiede: ''Che bisogno
c'e' d'un conflitto costituzionale?. A perdere sara' anche la Corte:
se, per improbabile ipotesi, desse torto al presidente, sara' accusata
d'irresponsabilita', dandogli ragione sara' accusata di
cortigianeria''.

Sulle intercettazioni casuali che riguardino il Capo dello Stato
dal punto di vista giuridico, avverte il giurista, ''non c'e' niente
di niente'' e, quindi, si deve pensare o a una "lacuna" o a un
consapevole ''silenzio dei Costituenti'': in questo caso una decisione
della Corte ''che facesse pendere la bilancia da una parte o
dall'altra non sarebbe applicazione della Costituzione ma legislazione
costituzionale in forma di sentenza costituzionale''. Infine: ''Signor
presidente non si lasci fuorviare dal coro di pubblici consensi'', nel
nome della ''leale collaborazione'' tra istituzioni vale la legge
ordinaria per raggiungere il "fine" di distruggere le intercettazioni.
"Forse che i magistrati di Palermo -conclude Zagrebelsky- hanno detto
di rifiutarsi di applicare lealmente la legge?".

(Pol/Ct/Adnkronos)
17-AGO-12 13:20

NNNN
Mafia/ Monaco (Pd): Da Zagrebelsky tesi lucide e argomentate
"Unisce rispetto per istituzioni e amore per Costituzione"

Roma, 17 ago. (TMNews) - "Sono convincenti le tesi, lucide e
argomentate, di Gustavo Zagrebelsky sul conflitto di attribuzione
sollevato dal Quirinale presso la Consulta". Lo afferma in una
nota Franco Monaco (Pd). "Tesi che danno atto delle limpide
intenzioni della presidenza della Repubblica ma che non tacciono
la preoccupazione per le conseguenze sugli equilibri
costituzionali futuri di una sentenza largamente prevedibile.
Tesi, quelle di Zagrebelsky, che uniscono rispetto per le alte
istituzioni e superiore amore per la verità e per la
Costituzione. E' il contributo autonomo, critico ancorché non
polemico, che ci si attende dagli studiosi".

Red/Ska

171425 ago 12

INTERCETTAZIONI. MONACO (PD): MEGLIO ZAGREBELSKY DI MONTI


(DIRE) Roma, 17 ago. - "Gustavo Zagrebelsky e' piu' convincente
di Monti in tema di intercettazioni, con specifico riguardo al
conflitto di attribuzioni sollevato dal Quirinale presso la
Consulta". Lo dice il senatore del Pd Franco Monaco.
"Sulle colonne di Repubblica, in forma lucida e argomentata-
ricorda Monaco- Zagrebelsky da' atto delle limpide intenzioni
della presidenza della Repubblica ma non tace la motivata
preoccupazione per le conseguenze sugli equilibri costituzionali
futuri di una sentenza della Corte largamente prevedibile. Tesi,
quelle di Zagrebelsky, che uniscono rispetto per le alte
istituzioni e superiore amore per la verita' e per la
Costituzione. È il contributo autonomo, critico ancorche' non
polemico, che ci si attende dagli studiosi. Contributo, va detto,
francamente raro in questi casi".

(Com/Rai/ Dire)
18:23 17-08-12

NNNN

Nessun commento: